Infiammazione colon destro
Buongiorno, ho recentemente avuto un episodio di forte dolore addominale associato a diarrea liquida e febbre molto alta (40.5). Il medico di base mi ha consigliato di recarmi in pronto soccorso dove i segni e sintomi sono stati indagati tramite RX addome e successivamente TAC addome con mezzo di contrasto. Sono stati inoltre eseguiti esami del sangue da cui è emersa una lieve monocitosi ed un marcato aumento della PCR (intorno a 16). Gli accertamenti radiologici hanno consentito di apprezzare un'inspessimento delle pareti del colon dx e dell'ultima ansa ileale con ipodensità degli strati più esterni della parete ed iperemia della mucosa e linfoadenomegalie satelliti in diagnosi differenziale tra forma infiammatoria o, meno verosimilmente, alterazioni di tipo produttivo. I restanti organi indagati non hanno mostrato anomalie.
Agli esami strumentali sono seguite una visita chirurgica ed una visita GEL i cui esiti, nella sostanza, hanno ricalcato quelli della TAC ovvero la necessità di eseguire ulteriori indagini per determinare la natura del disturbo.
Il giorno successivo, dopo aver iniziato terapia antibiotica EV con ciprofloxacina e metronidazolo, essendo sfebbrato ed essendo altresì rientrato il forte dolore addominale del giorno prima, sono stato dimesso con l'indicazione di presentarmi al termine della cura antibiotica (ciproxin 3 cp/die e metronidazolo 250 6 cp/die per 10 giorni) per eseguire una colonscopia.
Nel corso dell'esame non sono state rilevate evidenze macroscopiche di lesioni di alcun genere né è stato possibile apprezzare l'esistenza di processi flogistici in corso. Sono stati eseguiti prelievi random di tessuto da sottoporre ad esame istologico. Gli esiti hanno evidenziato la presenza di lievi infiammazioni della mucosa (su quasi tutti i campioni) di cui, però, non è stata indicata l'origine consigliando l'esecuzione di ulteriori accertamenti. Preciso che tra l'accesso al pronto soccorso ed il termine della terapia antibiotica, ho avuto un calo ponderale di 4kg che a distanza di circa 2 settimane non ho ancora recuperato.
In conclusione, da ciò che ho capito, credo sia ragionevole escludere che possa trattarsi di una neoplasia, ma ciò che mi sfugge è a quali altri accertamenti potrei sottopormi dal momento che, per quanto ne so, l'indagine di elezione per determinare l'origine di una malattia intestinale è proprio l'esame istologico.
Quali sono le prossime mosse da fare? Avendo una colonscopia sostanzialmente pulita ed essendo residuali i segni infiammatori rilevati all'istologico, è ragionevole considerare chiusa la vicenda? Ci sono altri accertamenti a cui potrebbe essere opportuno che mi sottoponga? E' possibile che un Crohn o una RCU facciano il loro esordio con sintomi come quelli che ho manifestato su un intestino che fino al giorno prima non aveva mai dato alcun problema?
Grazie.
Agli esami strumentali sono seguite una visita chirurgica ed una visita GEL i cui esiti, nella sostanza, hanno ricalcato quelli della TAC ovvero la necessità di eseguire ulteriori indagini per determinare la natura del disturbo.
Il giorno successivo, dopo aver iniziato terapia antibiotica EV con ciprofloxacina e metronidazolo, essendo sfebbrato ed essendo altresì rientrato il forte dolore addominale del giorno prima, sono stato dimesso con l'indicazione di presentarmi al termine della cura antibiotica (ciproxin 3 cp/die e metronidazolo 250 6 cp/die per 10 giorni) per eseguire una colonscopia.
Nel corso dell'esame non sono state rilevate evidenze macroscopiche di lesioni di alcun genere né è stato possibile apprezzare l'esistenza di processi flogistici in corso. Sono stati eseguiti prelievi random di tessuto da sottoporre ad esame istologico. Gli esiti hanno evidenziato la presenza di lievi infiammazioni della mucosa (su quasi tutti i campioni) di cui, però, non è stata indicata l'origine consigliando l'esecuzione di ulteriori accertamenti. Preciso che tra l'accesso al pronto soccorso ed il termine della terapia antibiotica, ho avuto un calo ponderale di 4kg che a distanza di circa 2 settimane non ho ancora recuperato.
In conclusione, da ciò che ho capito, credo sia ragionevole escludere che possa trattarsi di una neoplasia, ma ciò che mi sfugge è a quali altri accertamenti potrei sottopormi dal momento che, per quanto ne so, l'indagine di elezione per determinare l'origine di una malattia intestinale è proprio l'esame istologico.
Quali sono le prossime mosse da fare? Avendo una colonscopia sostanzialmente pulita ed essendo residuali i segni infiammatori rilevati all'istologico, è ragionevole considerare chiusa la vicenda? Ci sono altri accertamenti a cui potrebbe essere opportuno che mi sottoponga? E' possibile che un Crohn o una RCU facciano il loro esordio con sintomi come quelli che ho manifestato su un intestino che fino al giorno prima non aveva mai dato alcun problema?
Grazie.
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Direi che può considerare chiusa la vicenda grazie agli accertamenti che ha fatto. Probabile un processo infiammatorio sui generis ed aspecifico, ossia non da crohn o rcu.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 936 visite dal 19/10/2018.
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