Emetofobia
Salve sono una donna di 34 anni e soffro di EMETOFOBIA,convivo con questo distirbo dall'età di 10 anni e ancora oggi non sono riuscita a superarlo.In passato per la morte di mio figlio ho sofferto anche di anoressia, avevo deciso di non voler più mangiare ma per me non era difficile visto che ho il terrore di vomitare, così ho rischiato di morire. Oggi per fortuna e grazie alla mia splendida bambina di 11 anni ne sono uscita, ma sono sempre magra perchè ho paura di mangiare, penso che tutto mi faccia male e che il mio stomaco non lo digerisce così preferisco mangiare pochissimo. Sono davvero consapevole che è solo la mia testa ma anche se provo a non pensarci il mio stomaco non lo vuole. Non so cosa fare vi prego aiutatemi. Grazie.
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Gentile signora,
la perdita di un figlio e' senza dubbio il dolore piu' grande che un essere umano puo' essere costretto a subire. Sono pertanto pienamente comprensibili le sue difficolta' di approccio nei confronti della vita, ivi compresa l'anoressia, con la quale ha combattuto, e anche l'emetofobia, che spesso ad essa si associa.
Si tratta tuttavia, come dice la parola stessa, di una "fobia" e come tale va affrontata, con l'aiuto di uno Psichiatra o di uno Psicoterapeuta. Non sembra trattarsi insomma di un problema organico sul quale le Scienze Gastroenterologiche sono in grado di agire piu' di tanto, ma se si rivolge ai suddetti Specialisti sono certo che potra' trovare con successo la giusta via per il benessere, sia del corpo che della mente.
Cordiali saluti
la perdita di un figlio e' senza dubbio il dolore piu' grande che un essere umano puo' essere costretto a subire. Sono pertanto pienamente comprensibili le sue difficolta' di approccio nei confronti della vita, ivi compresa l'anoressia, con la quale ha combattuto, e anche l'emetofobia, che spesso ad essa si associa.
Si tratta tuttavia, come dice la parola stessa, di una "fobia" e come tale va affrontata, con l'aiuto di uno Psichiatra o di uno Psicoterapeuta. Non sembra trattarsi insomma di un problema organico sul quale le Scienze Gastroenterologiche sono in grado di agire piu' di tanto, ma se si rivolge ai suddetti Specialisti sono certo che potra' trovare con successo la giusta via per il benessere, sia del corpo che della mente.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
[#2]
Ex utente
Buongiorno Dottore,volevo ringraziarla per avermi risposto, seguirò il suo consiglio e troverò il modo di farmi aiutare. Non sono d'accordo sul psichiatra che non credo mi possa aiutare visto che in passato se gli avessi dato ascolto ora non sarei qui a parlare lucidamente con lei. Non voglio giudicare il loro lavoro, non è di mia competenza ma per quanto mi riguarda se avessi preso le medicine che mi erano state prescritte non sarei stata in grado di prendermi cura di mia figlia. Purtroppo ma anche per fortuna andando dal psichiatra mi sono trovata a vedere persone non in grado di capire cosa succedeva intorno a loro che mi hanno portato a non voler fare la stessa fine avendo una bambina che aveva bisogno di una madre lucida. Cercherò di parlare magari con un psicologo o come dice lei con un psicoterapeuta, sperando di riuscire a risolvere questa brutta fobia che non mi permette di godermi a pieno, per esempio: "una cena con amici o una bella serata in un ristorante". Le mando i più sinceri saluti e la ringrazio di vero cuore.
[#3]
Non voglio difendere il lavoro dei Medici Specialisti in Psichiatria, ma e' un luogo comune quello che "curano soltanto con le medicine". Forse nel suo caso uno Psichiatra sarebbe arrivato alla sua stessa conclusione, e cioe' che i farmaci non servono e che invece serve una "terapia della parola" con uno psicologo o uno psicoterapeuta. Naturalmente dico "forse", perche' non la conosco e inoltre non e' il mio campo.
Tuttavia e' un fatto molto positivo che lei abbia compreso da sola quale sia la strada migliore da seguire: segno che la soluzione del problema non e' affatto lontana... Le manca davvero poco per godersi "una cena con amici o una bella serata in un ristorante", e certamente un supporto psicologico agevolera' il processo.
Cordiali saluti
Tuttavia e' un fatto molto positivo che lei abbia compreso da sola quale sia la strada migliore da seguire: segno che la soluzione del problema non e' affatto lontana... Le manca davvero poco per godersi "una cena con amici o una bella serata in un ristorante", e certamente un supporto psicologico agevolera' il processo.
Cordiali saluti
[#6]
Ex utente
Buongiorno dott. Spina,
mi scusi se la disturbo ancora, questa volta però non è per me. Non so se ciò che sto per chiederle è di sua competenza e se così non fosse le chiderei cortesemente di consigliarmi a chi posso rivolgermi. Mio marito soffre di un disturbo (che non so come si chiama) visto che nessuno è stato in grado di fornirmi una risposta. Spesso durante la notte si sveglia di soprassalto e accusa dei dolori forti allo stomaco,comincia a sudare freddo e gli viene da svenire. E' costretto, se si trova in piedi ad andarsi a sdraiare altrimenti rischia di cadere per terra.Ciò che mi fa preoccupare è che anche sdraiandosi lui sviene. Ha questo disturbo dall'età di 15 anni è l'ha sempre associato a qualcosa, ad esempio: "una caduta in cui si è rotto il braccio, la morte del nonno, il non aver digerito", perchè nei sui sintomi c'è anche la senzazioni di voler vomitare ma alla fine non vomita. CI siamo rivolti al nostro medico che gli ha fatto fare la cura del sonno diagnosticandogli un'apnea. Ci ha spiegato che mentre dorme lui va in apnea per qualche minuto ma non è stato in grado di darci una risposta su ciò che gli accade. L'altra sera stava giocando al computer mi ha riferito di essersi addormentato e di essersi svegliato accusando subito dopo i sintomi di cui sopra le ho elencato,di essersi messo sul divano e di essere svenuto. Io purtroppo dormivo e l'ho trovato al mattino sul divano a dormire. Adesso lui ha 36 anni e comincio sul serio a preoccuparmi. Questa volta non è successo niente che possiamo associare al suo malessere. Le chiedo cortesemente un suo consiglio, non so cosa pensare ho anche valutato la possibilità che fosse lo stomaco ma lui mangia di tutto e digerisce bene, la cura del sonno non ha rilevato niente di preoccupante allora mi chiedo possibile che non si riesce a capire perchè quest'uomo dall'età di 15 anni soffre di questo disturbo? Se non è il sonno e non è forse lo stomaco allora che cosè? In attesa di una sua risposta le porgo i miei più sinceri saluti. Lella.
mi scusi se la disturbo ancora, questa volta però non è per me. Non so se ciò che sto per chiederle è di sua competenza e se così non fosse le chiderei cortesemente di consigliarmi a chi posso rivolgermi. Mio marito soffre di un disturbo (che non so come si chiama) visto che nessuno è stato in grado di fornirmi una risposta. Spesso durante la notte si sveglia di soprassalto e accusa dei dolori forti allo stomaco,comincia a sudare freddo e gli viene da svenire. E' costretto, se si trova in piedi ad andarsi a sdraiare altrimenti rischia di cadere per terra.Ciò che mi fa preoccupare è che anche sdraiandosi lui sviene. Ha questo disturbo dall'età di 15 anni è l'ha sempre associato a qualcosa, ad esempio: "una caduta in cui si è rotto il braccio, la morte del nonno, il non aver digerito", perchè nei sui sintomi c'è anche la senzazioni di voler vomitare ma alla fine non vomita. CI siamo rivolti al nostro medico che gli ha fatto fare la cura del sonno diagnosticandogli un'apnea. Ci ha spiegato che mentre dorme lui va in apnea per qualche minuto ma non è stato in grado di darci una risposta su ciò che gli accade. L'altra sera stava giocando al computer mi ha riferito di essersi addormentato e di essersi svegliato accusando subito dopo i sintomi di cui sopra le ho elencato,di essersi messo sul divano e di essere svenuto. Io purtroppo dormivo e l'ho trovato al mattino sul divano a dormire. Adesso lui ha 36 anni e comincio sul serio a preoccuparmi. Questa volta non è successo niente che possiamo associare al suo malessere. Le chiedo cortesemente un suo consiglio, non so cosa pensare ho anche valutato la possibilità che fosse lo stomaco ma lui mangia di tutto e digerisce bene, la cura del sonno non ha rilevato niente di preoccupante allora mi chiedo possibile che non si riesce a capire perchè quest'uomo dall'età di 15 anni soffre di questo disturbo? Se non è il sonno e non è forse lo stomaco allora che cosè? In attesa di una sua risposta le porgo i miei più sinceri saluti. Lella.
[#7]
Gentile Utente,
la ringrazio per la fiducia che ripone nelle mie capacita', ma questi disturbi sono troppo lontanti dalle mie conoscenze per poterle dare un parere, per di piu' senza aver visitato suo marito.
Le consiglio di postare il suo ultimo quesito nelle sezioni di Otorinolaringoiatria o di Neurologia: speriamo che qualcuno dei nostri Specialisti possa darle un buon consiglio quanto prima.
Cordiali saluti.
la ringrazio per la fiducia che ripone nelle mie capacita', ma questi disturbi sono troppo lontanti dalle mie conoscenze per poterle dare un parere, per di piu' senza aver visitato suo marito.
Le consiglio di postare il suo ultimo quesito nelle sezioni di Otorinolaringoiatria o di Neurologia: speriamo che qualcuno dei nostri Specialisti possa darle un buon consiglio quanto prima.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.8k visite dal 21/01/2009.
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