Circa 3 anni fa in seguito a continui episodi di disfagia serale
Salve, ho 45 anni e circa 3 anni fa in seguito a continui episodi di disfagia serale, in pratica non riuscivo proprio a ingoiare, la sensazione era che il cibo si bloccasse nell'esofago con conseguente dolore toracico, ho effettuato una visita grastroenterologa e un esofagogastroduodenoscopia il cui responso è stato "Cardias tendente allo scivolamento. Gastrite cronica antrale".
Mi sono stati prescritti IPP, in particolare omeprazolo 10mg, farmaco che ha di fatto completamente cancellato questi sintomi.
Il problema è che in questi 3 anni ho provato più volte a interrompere il trattamento, mi capita ogni tanto di farlo per 2-3 giorni ogni 10-20 gg, e non ho alcun problema, se però lo faccio per un periodo superiore, 4 o 5 giorni, quella sintomatologia comincia nuovamente a farsi viva e sono costretto a prendere nuovamente l'omeprazolo.
Avendo letto che l'omeprazolo alla lunga può portare effetti collaterali anche gravi, sono condannato a convivere con questo farmaco o ci sono alternative? quale potrebbe essere la soluzione o quantomeno il migliore compromesso?
Si tenga presente che non ho altri sintomi quali bruciore, mal di stomaco, ecc.
Grazie.
Mi sono stati prescritti IPP, in particolare omeprazolo 10mg, farmaco che ha di fatto completamente cancellato questi sintomi.
Il problema è che in questi 3 anni ho provato più volte a interrompere il trattamento, mi capita ogni tanto di farlo per 2-3 giorni ogni 10-20 gg, e non ho alcun problema, se però lo faccio per un periodo superiore, 4 o 5 giorni, quella sintomatologia comincia nuovamente a farsi viva e sono costretto a prendere nuovamente l'omeprazolo.
Avendo letto che l'omeprazolo alla lunga può portare effetti collaterali anche gravi, sono condannato a convivere con questo farmaco o ci sono alternative? quale potrebbe essere la soluzione o quantomeno il migliore compromesso?
Si tenga presente che non ho altri sintomi quali bruciore, mal di stomaco, ecc.
Grazie.
[#1]
Se il farmaco è necessario per controllare i sintomi deve essere assunto anche in modo cronico. Gli effetti collaterali non sono affatto scontati e l'alternativa alla terapia medica è quella chirurgica (plastica antireflusso)
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 23/08/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.