Ernia iatale e riflusso
Salve,
Scrivo per conto di mio marito che essendo irlandese non potrebbe scrivere in questo forum in italiano. Viviamo in Irlanda e da Aprile 2018, mio marito accusava problemi di digestione e forti bruciori di stomaco. Dopo varie visite dal medico curante , dove solo gastro protettori erano stati assegnati, e' stato consigliato di fare un breath test per vedere qualora ci fosse un' ulcera. Il breath test e' risultato positivo e il medico ha assegnato un trattamento di un mese di antibiotici. Successivamente visto che ancora mio marito continuava ad avere dolori e riflusso e' stato consigliato di eseguire una gastroscopia. La gastroscopia a giugno ha evidenziato molto riflusso gastro esofageo e un'ernia iatale di 3 cm. Il gastroenterologo irlandese ha confermato che non c'erano piu' tracce di ulcera peptica. E' stato assegnato cosi solo per il riflusso Pantium 40mg ( pantoprozole) una volta al giorno per un mese. Dopo aver preso Pantium per un mese non solo non ci sono stati miglioramenti ma mio marito ha momenti in cui sente il respiro corto e affannato piu' i soliti bruciori. Ieri siamo andati nuovamente dal gastroenterologo che ha comunque consigliato di raddoppiare la dose con 40mg la mattina e 20 mg di sera di Pantium e ha dismesso qualunque ipotesi che l'ernia iatale possa contribuire cosi' tanto al riflusso. Da oggi dunque mio marito deve nuovamente stare per un altro mese in terapia senza aver avuto ancora nessun sollievo dei sintomi. Mi domandavo se gentilmente potreste consigliarmi se questa cura sia giusta o se e' necessario fare altri tipi di tests.
Il dottore ha aggiunto che qualora questa cura non dovesse funzionare per un mese, bisognera' cambiare la cura con gaviscon e mutilium e che se anche questa non dovesse funzionare la conclusione del "dottore" e' che questo riflusso non sia gasto esofageo.
Potreste darmi un consiglio su cosa dovremmo fare? In Irlanda purtroppo la sanita' non e' uno dei punti forti del paese.
In attesa di risposta le porgo i miei cordiali saluti,
Stefania
Scrivo per conto di mio marito che essendo irlandese non potrebbe scrivere in questo forum in italiano. Viviamo in Irlanda e da Aprile 2018, mio marito accusava problemi di digestione e forti bruciori di stomaco. Dopo varie visite dal medico curante , dove solo gastro protettori erano stati assegnati, e' stato consigliato di fare un breath test per vedere qualora ci fosse un' ulcera. Il breath test e' risultato positivo e il medico ha assegnato un trattamento di un mese di antibiotici. Successivamente visto che ancora mio marito continuava ad avere dolori e riflusso e' stato consigliato di eseguire una gastroscopia. La gastroscopia a giugno ha evidenziato molto riflusso gastro esofageo e un'ernia iatale di 3 cm. Il gastroenterologo irlandese ha confermato che non c'erano piu' tracce di ulcera peptica. E' stato assegnato cosi solo per il riflusso Pantium 40mg ( pantoprozole) una volta al giorno per un mese. Dopo aver preso Pantium per un mese non solo non ci sono stati miglioramenti ma mio marito ha momenti in cui sente il respiro corto e affannato piu' i soliti bruciori. Ieri siamo andati nuovamente dal gastroenterologo che ha comunque consigliato di raddoppiare la dose con 40mg la mattina e 20 mg di sera di Pantium e ha dismesso qualunque ipotesi che l'ernia iatale possa contribuire cosi' tanto al riflusso. Da oggi dunque mio marito deve nuovamente stare per un altro mese in terapia senza aver avuto ancora nessun sollievo dei sintomi. Mi domandavo se gentilmente potreste consigliarmi se questa cura sia giusta o se e' necessario fare altri tipi di tests.
Il dottore ha aggiunto che qualora questa cura non dovesse funzionare per un mese, bisognera' cambiare la cura con gaviscon e mutilium e che se anche questa non dovesse funzionare la conclusione del "dottore" e' che questo riflusso non sia gasto esofageo.
Potreste darmi un consiglio su cosa dovremmo fare? In Irlanda purtroppo la sanita' non e' uno dei punti forti del paese.
In attesa di risposta le porgo i miei cordiali saluti,
Stefania
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Gentilissima, sarebbe opportuno potenziare la terapia con motilium e gaviscon. Inoltre eseguirei la titolazione della gastrinemia ( semplice prelievo di sangue) sotto terapia con pantoprazolo per verificare se suo marito sia resistente a questa categoria di farmaci.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 803 visite dal 02/08/2018.
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