Esofago di Barrett (M2 C3 sec Praga), 33 anni

Gentili dottori
Scrivo per mio marito (33 anni) cui è stato diagnosticato l’esofago di Barrett mediante esame istologico.
In data 4 luglio 2018 abbiamo fatto una gastroscopia di controllo che ha evidenziato:
Esofago: regolare per calibro e decorso. Al terzo distale lingula metaplasia longitudinale a circa 4 cm dalla giunzione esofago-gastrica e altra piccola lingula a 2 cm: biopsie multiple.
Cardias: in sede, continente
Stomaco: regolare per forma e volume. Mucosa del corpo nella norma: si eseguono comunque biopsie. In antro mucosa iperemica con aree biancastre interposte: biopsie.
Duodeno: DI e DII nella norma (si eseguono comunque biopsie in DII)
Conclusioni: Quadro endoscopico suggestivo per esofago di Barrett (M2 C3 sec Praga) in attesa di definizione istologica.
Vi allego risultati biopsia ricevuta dopo 2 settimane:
Materiale in esame: 1) bx DII; 2)bx antro; 3) bx corpo mucosa; 4)bx esofago
Descrizione morfologica: 1-2-3-4) frammenti grigiastri di cm 0,5 di diam max in aggregato rispettivamente
Descrizione Microscopica/Diagnosi:
1)Frammenti di mucosa duodenale patologicamente irrilevanti (villi, rapporto villo/cripta e linfociti intraepiteliali nella norma); 2-3) frammenti di mucosa gastrica tipo corpo e tipo antro sede di gastrite cronica superficiale; assenza di Hp; 4) frammenti morfologicamente riferibili a esofago di Barrett; assenza di displasia.


Il gastroenterologo ci ha consigliato un controllo tra 2 anni e a giorni ci darà una terapia. Mi chiedevo un po’ di cose:
- Il gastroenterologo mi ha detto che si tratterebbe di short Barrett, ma il medico di base dice che le due lingule “a 4 cm e a 2 cm” fanno riferimento alle misure, per cui si tratterebbe di un esofago di barrett sia lungo che corto?
- Non riesco ad accettare psicologicamente la diagnosi di “Esifago di Barrett” perché, per quanto io abbia letto che è possibile trattarlo, mi pare di aver capito che sia una bomba a orologeria che potrebbe scoppiare da un momento all’altro. Ho chiesto al medico se è possibile procedere con resezione esofago ma mi ha risposto che è un intervento troppo difficile. Posso capire che cosa dovrei aspettarmi? Capisco non ci siano displasie al momento, ma è vero che c’è un’alta probabilità che si formino?
- Ho letto che l’epitelio dell’esofago di Barrett può essere trattato endoscopicamente ma a noi non è stata prospettata alcuna soluzione del genere, solo un controllo tra 2 anni (che comunque mi sembrano troppi considerando l’alto rischio di cui ho letto in giro). C’è qualcosa che mio marito (ripeto, 33 anni) può fare nel frattempo per eliminare alla radice questo problema e permetterci di vivere sereni?
Grazie mille per l’ascolto e la pazienza. Attendo vostre risposte.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Gentilissima, l'esofago di Barrett non è una bomba ad orologeria. Si tranquillizzi. Ovviamente necessita di controlli nel tempo ed è razionale la prossima endoscopia fra 2 anni. La soluzione chirurgia va esclusa mentre può essere preso in considerazione il trattamento endoscopico considerando l'età di suo marito.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Gentile dottor Cosentino, speravo proprio che fosse lei a rispondermi. Mi chiedevo: con il trattamento endoscopico, elimineremmo il Barrett? Ed è vero che si tratta di long Barrett (come dice il medico di base) e non di short (come sostiene, invece, il gastroenterologo?
Un'ultima domanda: in che modo posso fare in modo che mio marito sia seguito da Lei? Noi siamo di Napoli, ma andrei perfino sulla Luna per fare in modo che stia bene.

Attendo una sua risposta e grazie mille.
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Utente
Utente
Ah, mi perdoni ma dimenticavo una cosa fondamentale. Al medico che ci ha seguito ho chiesto insistentemente di poter valutare un intervento ma mi è stato risposto che la dermoablazione - credo si chiami così, ma non ne sono certa - si sarebbe dovuta fare solo in caso di displasia e che non essendoci, riteneva non fosse il caso. Mi pare di capire che lei sia di differente parere e mi piacerebbe davvero tanto che mi aiutasse.
La ringrazio ancora (mi perdoni la frequenza delle risposte ma questa situazione mi ha stravolto).
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Gentilissima, un Barrett M2C3 ha una reale estensione di 5 cm (C3 = 3cm di Barrett circolare e M2 = 2 cm di Barrett a fiamma) Le attuali linee guida indicano il controllo ogni 2-3 anni in assenza di displasia mentre la comparsa di tale lesione o di alterazioni macroscopiche della mucosa metaplastica suggeriscono controlli diversi e/o interventi endoscopici di trattamento. Ci sono Centri in Italia che attuano il trattamento endoscopico anche sul semplice esofago di Barrett in assenza di displasia, considerando l'età. Noi ci atteniamo alle linee guida ma sarò ben lieto di seguire suo marito nel follow up. Stia tranquilla che l'evoluzione verso la displasia lieve è realmente
molto bassa.

Cordialmente
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Utente
Utente
D'accordo dottor Cosentino, in che modo posso mettermi in contatto con lei per i follow up? E soprattutto prendendo in esame il trattamento endoscopico sul Barrett semplice sarebbe possibile ridurlo? Tutto, purché mio marito stia bene.
Attendo sue notizie e un modo di mettermi in contatto con lei e/o con uno di questi centri che operano il trattamento endoscopico. Grazie mille.
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Utente
Utente
Un'altra cosa - mi scusi ma al momento davvero non penso ad altro - a che cosa servirebbe l'intervento endoscopico in assenza di displasia? E può farmi qualche nome di questi Centri? Perché non riesco a trovarne da sola. Grazie mille, attendo sue risposte.
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Utente
Utente
Gentile dottor Cosentino, inutile dirle che ormai il Barrett è un pensiero fisso per cui ho cercato di documentarmi il più possibile. C'è un aspetto, però, che mi lascia dubbiosa. Guardando le foto, non mi pare ci sia forte corrispondenza con il referto. Mi spiego meglio. Mi pare di aver capito che, secondo la classificazione di Praga, M sta per l'estensione massima della mucosa a fiamma e C per quella circonferenziale. Com'è possibile che la mucosa a fiamma sia meno estesa rispetto alla circonferenziale? Nemmeno nelle foto riesco a trovare una corrispondenza, solo che qui non riesco ad allegarle per mostrargliele.
Tra l'altro, leggo nel referto "lingula a 4 cm dalla giunzione esofago gastrica", ma poi nell'indicazione viene classificata con M2. Sono io che ho recuperato informazioni inesatte o è il caso di far ricontrollare il tutto, a suo avviso?

La ringrazio e mi scusi ancora
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Devo dire che è lei (ma non è un medico...) che interpreta male.
Per M s'intende la mucosa a fiamma che si estende oltre il limite di C. Quindi valutazione corretta.
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Utente
Utente
Dunque, in sostanza, si tratterebbe di un M3C5 se ho ben compreso. Ho modo di mandarle le foto da qualche parte per farle vedere perché mi sorgono questi dubbi?
Tra le altre cose, le ho inviate a un suo noto collega (magari gliene parlo in privato, perché qui non mi pare si possano scrivere nomi) che mi dice che, a suo avviso, non si tratta di un Barrett circonferenziale di 5 cm e mi ha invitato a ripetere tutti gli esami. C'è un numero a cui poterle inviare tutto?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Comincia a fare molta confusione (con sue personali interpretazioni) e non è mia intenzione continuare il discorso, né di pronunciarmi su delle immagini via web.

Auguroni.
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Utente
Utente
D'accordo dottore, la ringrazio e mi scusi per il disturbo.