Gastroscopia per celiachia e tempi di tempo dopo dieta senza glutine

Buongiorno, mentre sono in attesa di ottenere diagnosi per probabile sindrome di Sjogren, è emersa anche l'ipotesi di una possible celiachia, per alcuni sintomi apparsi devo dire quasi da un giorno all'altro.... Spontaneamente, comprendendo che i sintomi di malessere potevano essere legati all'ipotesi celiachia ho mantenuto una dieta senza glutine per circa 10 giorni. Ora, dopo la positività degli esami per gli anticorpi anti transglutaminasi e anti endomisio, mi è stata prescritta il prima possibile una gastroscopia con biopsia duodenale e mi è stato detto di riprendere la dieta con glutine per non falsare i risultati dell'esame. Ho letto che chi ha tenuto una dieta senza glutine deve riprendere l'assunzione del glutine per almeno 30-40 giorni prima della gastroscopia... Vale anche per me visto che ho tolto il glutine solo per dieci giorni? Vorrei poter fare l'esame il prima possibile per avere la diagnosi dato che mi trovo in un quadro clinico abbastanza complesso, con una malattia autoimmune non ancora diagnosticata chiaramente e apparentemente in evoluzione.

inoltre volevo sapere se è necessaria una giornata di riposo dopo la gastroscopia.

Grazie mille
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Con dieci giorni di dieta senza glutine non viene alterato il quadro endoscopico. Dopo la gastroscopia non vi è necessità di giorno di riposo.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Grazie mille. Quindi potrei farla anche tra una settimana?

inoltre mi hanno informato durante la prenotazione dell'esame che è necessario non mangiare e non bere dalla mezzanotte precedente all'esame (che si tiene alle 10.30 circa). Questo significherebbe per me non bere per circa 11 ore, data la mia situazione di disidratazione continua (occhi secchi, bocca secca, di notte arrivo a bere anche due litri di acqua se non sto bene), credo che arriverei in condizioni non molto lucide per affrontare l'esame... Mi hanno spiegato che serve per evitare il rischio di vomito,ma non può essere sufficiente non bere per 3-4 ore precedenti?

Preciso che ho ricevuto questa informazione da un impiegato del centralino che leggeva le indicazioni sulla preparazione dell'esame e non da un medico...

Grazie mille
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Tutte balle.... Può bere fino a 3 ore prima.


Cordialmente
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Utente
Utente
Ottimo! Grazie
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Utente
Utente
Buongiorno ritorno da lei dopo avere eseguito la gastroscopia, e ancora in attesa dei risultati della biopsia. L'endoscopista ha rilevato aree bianche e quindi la celiachia sembra altamente probabile, nonostante io non abbia mai avuto i classici sintomi intestinali . Allo stesso tempo ha rilevato anche una gastrite, di cui io ho sintomi rilevanti solo da poche settimane e che spesso mi impedisce di dormire e mi cosrtinge a bere litri di acqua senza riuscire a completare la digestione.

devo dire la probabile conferma di celiachia e la presenza di questa gastrite che è come 'scoppiata' un mese dopo i primi sintomi di malattia autoimmune (probabile sindrome Sjogren non ancora diagnosticata) mi hanno portato a rivalutare alcuni sintomi neurologici che avverto fin da gennaio, ancora prima dei sintomi siogren: stanchezza generale, stanchezza muscolare, mancanza di coordinamento nel camminare ovvero sensazione di inciampare continua (oltre a sensazione di vertigine sulle scale), mancanza di coordinamento nelle mani e di forza muscolare (ho difficoltà ad aprire bottiglie e confezioni di cibo)m confusione mentale, difficoltà di memoria anche a brevissimo termine, una sensazione di non riuscire a tradurre in azione (mentale o motoria) le mie volontà, come se fossi rallentata in tutte le azioni e pensieri... Ammetto che pensavo di fare un consulto neurologico perchè c'era in generale un calo cognitivo importante rispetto a soli pochi mesi prima e io ho 41 anni.

Riferendo al mio medico e anche al reumatologo, hanno attribuito inizialmente questi sintomi a 'stress' e leggera depressione... siamo poi stati presi da problemi oculistici più pressanti ee dal sospetto di siogren...

data la presenza di questi sintomi neurolooici già 5-6 mesi prima del riscontro di celiachia (senza sintomi intestinali per me) e gastrite (emersa nell'ultimo mese molto rfequente e importante) , ha senso che io faccia degli esami di accertamento sulle possibili carenze di vitamine/minerali e accertamenti sui possibili danni al sistema neurologici (nervi, cervello...)?

Lo chiedo perchè penso sia il caso di farlo dato l'importanza di questi sintomi, che tuttora persistono. Temo che riportando al mio medico i miei dubbi, si riapra l'ennesima discussione sullo stress...

Preciso che avendo ora io iniziato una dieta senza glutine la stanchezza è leggermente alleviata ma permangono i problemi piu 'neurologici'. Da un esame fatto a maggio si già si rilevava carenza di vitamina d (valore 8) e stavo prendendo dibase, ma non avendo ancora scoperto la celiachia e la gastrite credo non sia stato molto assorbito.

Inoltre vorrei sapere, la gastrite, se fosse autoimmune, va seguita da un reumatologo o da un gastroenterologo o da entrambi?
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Grazie mille
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