Abuso di lassativi e feci molli croniche
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 26 anni con un passato alle spalle burrascoso di disturbi alimentari di cui mi maledico. Sono passata dal binge eating in adolescenza sino alla bulimia con un breve periodo di anoressia. Quest’ultima ha portato in me gli effetti più disastrosi perché sono ricorsa a metodi quali vomito e abuso di lassativi come rimedio alle mie abbuffate. Tendo a specificare che la mia bulimia ha avuto la durata di due anni, con crisi di vomito tutti i giorni per circa 6 mesi. Per quanto riguarda invece l’abuso dei lassativi si è scatenata in me una vera e propria ossessione per la consistenza delle feci, le quali, non hanno più una consistenza regolare. Non sono mai stata stitica prima di ricorrere a questo metodo per “”svuotarmi”” ma si sa, la bulimia è irrazionale e porta a rovinarsi da soli. Assumevo pastiglie naturali - tipo 12 erbe acquistabili al supermercato come integratori alimentari - tutti i giorni. Questo è avvenuto per 5 anni, con tre anni in cui ne ho fatto uso sregolato eccedendo nelle dosi QUOTIDIANAMENTE. Arrivavo anche a 8-10 pastiglie al giorno: gli effetti erano naturalmente crampi e diarrea. Nonostante i dolori lancinanti continuai, nella stupida inconsapevolezza di essere un essere umano anche io, dunque anche io - come tutti - avrei avuto conseguenze severe. Quella che oggi vi scrive è una ragazza che non vive più, che ha paura ad andare stupidamente dal gastroenterologo e che ha vinto la sua battaglia contro i lassativi sospendendone l’uso da quasi due anni. La domanda che qui vi pongo è quali siano gli effetti di un uso così scellerato di queste pastiglie e se gli effetti comportino il tumore, malattia di cui ormai ho paura solo a pronunciare il nome.
Quali sono gli step che mi consigliate effettuare?
Ad oggi le mie feci sono molli, talvolta diarrea, e simil solide solo quando mi trovo fuori casa e mangio alimenti come il riso. I dolori addominali sono frequenti ma non quotidiani, anzi: certo è che le mie feci sembrano non formate, molto probabilmente per il veloce passaggio delle feci nell’intestino per l’irritazione conseguente dall’abuso. Il loro colore varia molto a seconda di quello che mangio, tanto che talvolta è possibile individuare parti di fibre di frutta in modo ben visibile. Ho avuto poi episodi di sanguinamento vivo, sulla carta igienica: ma sono pochi, circa 5 nel giro di un anno, con relativa infiammazione all’ano. So che tramite queste informazioni poco oggettive - perché non sono certo dati di analisi - non possiate dedurre molto sul mio attuale stato di salute ma vorrei il parere di voi esperti del settore. So che devo andare da un medico, ed anche in fretta, ed appunto per questo vorrei sapere come procedere.
Voglio ritornare a vivere senza la paura di morire nel giro di 15 anni. Vi scrivo con le lacrime agli occhi. Come ripeto, ho 26 anni. Ho smesso di fumare dopo due anni di tabagismo. Non bevo alcool e seguo una dieta sana con regolare consumo di frutta e verdura.
Grazie
Sono una ragazza di 26 anni con un passato alle spalle burrascoso di disturbi alimentari di cui mi maledico. Sono passata dal binge eating in adolescenza sino alla bulimia con un breve periodo di anoressia. Quest’ultima ha portato in me gli effetti più disastrosi perché sono ricorsa a metodi quali vomito e abuso di lassativi come rimedio alle mie abbuffate. Tendo a specificare che la mia bulimia ha avuto la durata di due anni, con crisi di vomito tutti i giorni per circa 6 mesi. Per quanto riguarda invece l’abuso dei lassativi si è scatenata in me una vera e propria ossessione per la consistenza delle feci, le quali, non hanno più una consistenza regolare. Non sono mai stata stitica prima di ricorrere a questo metodo per “”svuotarmi”” ma si sa, la bulimia è irrazionale e porta a rovinarsi da soli. Assumevo pastiglie naturali - tipo 12 erbe acquistabili al supermercato come integratori alimentari - tutti i giorni. Questo è avvenuto per 5 anni, con tre anni in cui ne ho fatto uso sregolato eccedendo nelle dosi QUOTIDIANAMENTE. Arrivavo anche a 8-10 pastiglie al giorno: gli effetti erano naturalmente crampi e diarrea. Nonostante i dolori lancinanti continuai, nella stupida inconsapevolezza di essere un essere umano anche io, dunque anche io - come tutti - avrei avuto conseguenze severe. Quella che oggi vi scrive è una ragazza che non vive più, che ha paura ad andare stupidamente dal gastroenterologo e che ha vinto la sua battaglia contro i lassativi sospendendone l’uso da quasi due anni. La domanda che qui vi pongo è quali siano gli effetti di un uso così scellerato di queste pastiglie e se gli effetti comportino il tumore, malattia di cui ormai ho paura solo a pronunciare il nome.
Quali sono gli step che mi consigliate effettuare?
Ad oggi le mie feci sono molli, talvolta diarrea, e simil solide solo quando mi trovo fuori casa e mangio alimenti come il riso. I dolori addominali sono frequenti ma non quotidiani, anzi: certo è che le mie feci sembrano non formate, molto probabilmente per il veloce passaggio delle feci nell’intestino per l’irritazione conseguente dall’abuso. Il loro colore varia molto a seconda di quello che mangio, tanto che talvolta è possibile individuare parti di fibre di frutta in modo ben visibile. Ho avuto poi episodi di sanguinamento vivo, sulla carta igienica: ma sono pochi, circa 5 nel giro di un anno, con relativa infiammazione all’ano. So che tramite queste informazioni poco oggettive - perché non sono certo dati di analisi - non possiate dedurre molto sul mio attuale stato di salute ma vorrei il parere di voi esperti del settore. So che devo andare da un medico, ed anche in fretta, ed appunto per questo vorrei sapere come procedere.
Voglio ritornare a vivere senza la paura di morire nel giro di 15 anni. Vi scrivo con le lacrime agli occhi. Come ripeto, ho 26 anni. Ho smesso di fumare dopo due anni di tabagismo. Non bevo alcool e seguo una dieta sana con regolare consumo di frutta e verdura.
Grazie
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Non pensi ai tumori.
1) DEVE farsi aiutare da uno psichiatra.
2) dal punto di vista gastroenterologico, farei prima una visita e poi, eventualmente, una colonscopia.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
1) DEVE farsi aiutare da uno psichiatra.
2) dal punto di vista gastroenterologico, farei prima una visita e poi, eventualmente, una colonscopia.
Resto a sua disposizione! Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.2k visite dal 08/07/2018.
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