La rettocolite ulcerosa
Buona sera ho una certa urgenze di avere un parere medico e le spiego perchè. Circa 8/9 mesi fa è stata diagnosticata la rettocolite ulcerosa a mio suocero. Il medico gli ha dato delle pastiglie e dei clipper cortisonici. I risultati non sono un granchè passa da momenti buoni a momenti decisamente + difficili. Lunedì sono riuscita a farlo ricoverare xchè la situazione era tragica: scariche continue, disidratato, ferro a zero, si addormentava dappertutto.... In ospedale gli hanno fatto cortisone direttamente in vena, il problema è che in questo modo il diabete fa i capricci. Ieri sera aveva ben 540. Hanno iniziato a fargli l'insulina (prima prendeva solo la pastiglia) ed il medico gli ha proposto una cura alternativa conl'azatioprina. Mettendo comunque in rilievo gli eventuali effetti collaterali. Lui ha parlato di pancreatite, di abbassamento dei globuli bianchi e quindi di + facilità a contrarre infezioni e malattie. Ora io vorrei sapere se vale la pena andare a migliorare la RCU provocando altre patologie. Dobbiamo dare una risp al medico domani spero che riusciate a dirmi qualcosa prima. Grazie
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Gentile signora,
la terapia cortisonica, spesso necessaria nella fase acuta della rettocolite ulcerosa, determina sicuramente uno scompenso glicemico nel paziente diabetico.
E' necessaria una accurata valutazione de rapporto rischi-benefici della terapia, ma la proposta di una alternativa alla terapia cortisonica (considerata la risposta in effetti collaterali indesiderati già ottenuta) quale l'azatioprina, è certamente indicata.
Per quel che riguarda l'ultima parte della sua richiesta, l'obiettivo della terapia nella RCU è di portare il paziente in fase di remissione completa dei sintomi, tuttavia, in considerazione delle delicate condizioni, si può puntare ad un miglioramento parziale. Questa valutazione è però possibile soltanto da parte dei sanitari che seguono direttamente il paziente.
Cordiali saluti.
la terapia cortisonica, spesso necessaria nella fase acuta della rettocolite ulcerosa, determina sicuramente uno scompenso glicemico nel paziente diabetico.
E' necessaria una accurata valutazione de rapporto rischi-benefici della terapia, ma la proposta di una alternativa alla terapia cortisonica (considerata la risposta in effetti collaterali indesiderati già ottenuta) quale l'azatioprina, è certamente indicata.
Per quel che riguarda l'ultima parte della sua richiesta, l'obiettivo della terapia nella RCU è di portare il paziente in fase di remissione completa dei sintomi, tuttavia, in considerazione delle delicate condizioni, si può puntare ad un miglioramento parziale. Questa valutazione è però possibile soltanto da parte dei sanitari che seguono direttamente il paziente.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
[#2]
Utente
La ringrazio x la tempestiva risposta. Ancora una domanda: quali sono effettivamente gli effetti collaterali dell'azatioprina? Vorrei sapere a cosa andiamo incontro. Ho sentito mio suocero proprio ora e mi dice che stasera non sono nemmeno riusciti a misurargli la glicemia è altissima. Gli hanno fatto 20cc di insulina invece che 8. Sono abbastanza preoccupata con il diabete così alto cosa rischia?
Saluti
Saluti
[#3]
Gentile signora,
i possibili effetti collaterali indesiderati dell'azatioprina sono molteplici (a carico del fegato, pancreas, midollo osseo tra gli altri) ed è per questo esplicitamente indicato (anche nel foglietto illustrativo) che il farmaco non dovrebbe essere usato a meno che il paziente non possa essere adeguatamente controllato per gli effetti tossici durante la terapia.
Tuttavia, in molti pazienti il farmaco è tollerato e non presenta gli effetti indesiderati temuti.
Mi sembra, da quel che scrive, che il controllo del diabete sia piuttosto difficile, quindi la terapia cortisonica non è adeguata al caso. Da qui la necessità di un'alternativa terapeutica.
Per quel che riguarda le complicanze del diabete, certamente in ambiente ospedaliero attueranno tutte le misure terapeutiche per prevenirle.
Cordiali saluti.
i possibili effetti collaterali indesiderati dell'azatioprina sono molteplici (a carico del fegato, pancreas, midollo osseo tra gli altri) ed è per questo esplicitamente indicato (anche nel foglietto illustrativo) che il farmaco non dovrebbe essere usato a meno che il paziente non possa essere adeguatamente controllato per gli effetti tossici durante la terapia.
Tuttavia, in molti pazienti il farmaco è tollerato e non presenta gli effetti indesiderati temuti.
Mi sembra, da quel che scrive, che il controllo del diabete sia piuttosto difficile, quindi la terapia cortisonica non è adeguata al caso. Da qui la necessità di un'alternativa terapeutica.
Per quel che riguarda le complicanze del diabete, certamente in ambiente ospedaliero attueranno tutte le misure terapeutiche per prevenirle.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 15/01/2009.
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