La conclusione che si tratti

Buonasera,
ho 30 anni, ipotiroidismo da tiroidite di Hashimoto in trattamento farmacologico e da anni ho a che fare con un intestino molto attivo, due o tre evacuazioni giornaliere, la prima, mattutina, piuttosto urgente, con feci ipoformate che si solidificano nelle successive.
Da discreto tempo ho manifestato un aumento dello stato ansioso, con crisi d'ansia e tendenza all'ipocondria.
Vorrei fare una premessa che non so se può essere collegata a quanto scriverò poi:
circa due anni fa ho sofferto, in occasione di un periodo di stress intenso e protratto, di episodi di candida vaginale, curati su indicazione del ginecologo ogni volta con un mese di fluconazolo.
Dopo l'ultima assunzione dello stesso, ho integrato, su consiglio del farmacista, una cura di mantenimento con estratto di semi di pompelmo e fermenti per alcuni mesi.
Ora la questione:
circa un anno e mezzo fa, ho iniziato a soffrire con cadenza più o meno mensile, di episodi di diarrea mattutina, che talvolta mi destavano dal sonno, che si risolvevano in circa due ore lasciando poi spazio a lieve dolenzia e flatulenze con emissione di muco. Poi benessere fino alla volta successiva.
Mi sottoposi a una visita dal gastroenterologo che dopo una eco delle anse (negativa a parte aspetto contratto di una flessura colica) mi prescrisse:
Screening della celiachia,
frazioni Ig A,M,G
PRIST
calprotectina fecale,
sangue occulto su 3 campioni
esame parassitologico su 3 campioni
scotch test
breath test al lattosio.

Negativo tutto.
In base a ciò mi prescrisse normix e fermenti e non ritenne opportuni altri accertamenti (anche il mio medico di base fu d'accordo e optò per colon irritabile).
Gli episodi di diarrea non si sono più manifestati ma soffro ancora, senza apparente motivo, in alcuni giorni,, di spasmi, doloretti gonfiore e presenza di muco nelle feci o emissione di muco con le flatulenze (ma mai sangue, come mai ce ne è stato in passato).
Talvolta si accompagna senso di stanchezza generale e fastidio alle articolazioni.
Tutto ciò dura qualche giorno.
Cerco di evitare alimenti che mi hanno sempre dato fastidio e di essere regolare negli orari dei pasti (anche se difficile causa lavoro).
La mia domanda è..è corretta la conclusione che si tratti di colon irritabile? il muco che vedo ogni tanto, sebbene non eccessivo mi agita un po'..
devo imparare a convivere con questa condizione?
Grazie.
[#1]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
Certo che chiedere a chi non può visitarla .......

A distanza direi intestino irritabile.

L'intestino irritabile non guarisce nel senso tradizionale del termine ma può essere tenuto a bada con apposita terapia che deve essere individualizzata dal Collega che la segue!
Cordiali saluti!

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

[#2]
Utente
Utente
Buonasera e grazie per la celerità,
non intendevo insinuare che qualcuno dovesse visitarmi a distanza, solo chiedere se foste in accordo con la conclusione, alla luce degli esami che ho eseguito perchè prescritti dallo specialista.
Grazie mille.
[#3]
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30k 1.1k
non posso che essere daccordo con il collega che la segue!
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