Risultato esame endoscopico

dottori riporto prima la colonscopia eseguita il 17/06/2008

motivo esame: sospetta IBD
referto: l'endoscopio viene introdotto per via anale fino al giunto sigma colon. l'esame nn può proseguire oltre per marcata fissità del giunto. diffuso stato di edema delle mucose esplorate con presenza di numerose lesioni aftiforme
conclusioni: sospetto di M. di crohn
il risultato della biopsia è:
frustoli di mucosa colica con flogosi parvicellulare variamente espressa da lieve a,focalmente, moderata, commista a minima quota granulocitaria attiva; reperti di mucodeplezione(quadro aspecifico)




invece questa mattina 13 gennaio 2009 ho eseguito una rettoscopia e volevo sapere il risultato...

motivo esame- rettocolite aspecifica-controllo

referto: esame endoscopico condotto per via anale fino al sigma medio. l'esame nn può proseguire oltre per la presenza di feci solide e normocromiche. a livello delle mucose esplorate accentuazione e distorsione della trama vascolare sotrtomucosa

conlusioni: sospetto di rcu in fase di quiescenza. devo aspettare ankora il risultato della biopsia.... se magari mi dite un pò entrambi i quadri grazie mille....cordiali saluti...
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
stiamo parlando di malattie infiammatorie croniche dell'intestino. entrambe possono essere trattate con terapia medica, può succedere che nel corso di queste malattie a volte venga richiesta l'opera del chirurgo. il consiglio è quello di rivolgersi ad un bravo specialista di gastroenterologia, specialista soprattutto di malattie infiammatorie croniche dell'intestino. auguri

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
La Malattia di Crohn (sospettata nel primo esame) e la rettocolite ulcerosa (citata nel secondo) sono le due principali, ma non le uniche, forme di malattia infiammatoria cronica dell'intestino (IBD). Esse, pur avendo delle caratteristiche in comune, si distinguono sulla base della localizzazione della malattia (cioé dipende dalla parte dell'intestino colpito) e dei reperti istologici, cioé delle biopsie. Nella diagnosi è inoltre estremamente importante la sintomatologia del paziente e la presenza o meno di manifestazione extra-intestinali. Perliamo di patologie multifattoriali, che hanno all'origine una alterata risposta del sistema immunitario ad agenti presenti nel lume intestinale. Sono entrambe ampiamente studiate e ben trattate da tempo, con cui è facile convivere se si è alleati del proprio gastroenterologo!!
Gli esami che lei ha riportato non sono, di per sé, conclusivi per l'una o per l'altra forma. Tra l'altro in nessuno dei due casi l'esame è stato completo, cioè non è stato visto tutto il colon né l'ileo. E' quindi importante, in particolare se lei ha dei sintomi intestinali, che si rivolga ad un centro di riferimento per queste patologie.

Dr.ssa Micaela Cretella

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Utente
Utente
riguardo alla rettoscopia di ieri nn sapete dirmi nient'altro? nn potete dirmi come si dovrebbe o potrebbe curare...
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
l'esame come anche riferito dalla collega deve essere completo, cioè condotto per tutta la lunghezza del colon e quando possibile dovrebbe essere esplorata la valvola ileocecale e l'ultima ansa ileale. sono importante i prelievi bioptici in modo da arrivare il più vicini alla diagnosi istologica. solo successivamente potrà essere istaurata la terapia medica più idonea. come consigliato da me e dalla collega un ottimo gastroenterologo potrà seguirla. meglio ancora se in un centro dedicato
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Utente
Utente
vabbe ma con l'ultimo esame nn è possibile diagnosticare o consigliare qualkosa?? ce mi trovo confuso....
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Utente
Utente
e poi volevo sapere anke un altra cosa.... cosa significa ke nn è potuto proseguire x marcata fissità del giunto
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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
Gentile utente, l'esame che lei ha effettuato non è stato completato perché, come lei ha riportato, nell'intestino c'erano ancora delle feci. Una valutazione parziale non può essere diagnostica perché si correrebbe il rischio di arrivare a conclusioni affrettate e sbagliate.
Nel caso in cui le venga fatta diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale, la terapia è generalmente di tipo medico, cioé farmaci, diversamente usati considerando la fase della malattia e la sua localizzazione. Attualmente si ricorre alla chirurgia in caso di complicanze, come stenosi, fistole o quantaltro.
Il consiglio rimane di rivolgersi ad un centro di riferimento: le deve essere fatta una diagnosi! Può eventualmente cercare sul sito web dell'Associazione Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (AMICI) quello più vicino a lei!
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Utente
Utente
ma scusi quindi a questo punto ho fatto tanta fatica x nulla?? io sono stato ricoverato 18 giorni a giugno e mi hanno solo fatto una colonscopia ke nn hanno nemmeno fatto completamente....e ora una rettoscopia....
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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
La diagnosi è spesso un percorso più lungo di quanto ci si aspetti in particolare in questo tipo di patologie, nelle quali non sempre è possibile dare subito un nome ed un cognome al problema.
Il rapporto tra medico e paziente deve essere di reciproca fiducia ed alleanza, per cui sono certa che i suoi medici curanti saranno lieti di rispondere alle sue domande e perplessità.
E' molto probabile che il secondo esame sia stato fatto proprio per cercare di fare una diagnosi opportuna, ma la presenza delle feci ne hanno ostacolato la completezza.
Tornando alla sua domanda sulla fissità del giunto: il colon è un tubo elastico e flessibile, che in genere asseconda il passaggio dell'endoscopio. In alcuni casi (ad esempio dopo interventi chirurgici per la presenza di aderenze, o in caso di stati infiammatori particolarmente floridi) perde questa flessibilità e rende difficoltosa la prosecuzione dell'esame.
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
non si scoraggi, la collega che finora ha collaborato alla conlenza, dice bene, dovrebbe però senza dubbio ripetere l'esame, per raggiungere la diagnosi indispensabile per l'eventale trattamento medico.
ci faccia sapere
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Utente
Utente
ma il mio dottore voleva vedere giusto un pò xke nn mi ha dato nessuna preparazione capite??? quindi io volevo sapere come si poteva provvedere riguardo a questi risultati....aspettanto la biopsia....
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
a volte cara signora capita che nonostante venga presa la dose corretta di farmaco per la preparazione alla colonscopia nonostante vengano rispettati i tempi di assunzione, nonostante venga osservata l'indicazione relativa alla dieta alimentare durante la preparazione stessa, nonostante il paziente (in questo caso veramente paziente) abbia l'impressione che tutto proceda bene, nonostante tutto il colon non sia perfettamnente preparato e l'endoscopista non possa eseguire un esame completo. in questi casi il "paziente" dovrà ripetere l'esame utilizzando le indicazioni dello specialista, per migliorare la preparazione.
coraggio ci tenga informati
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Utente
Utente
forse nn mi capite....il mio dottore ha voluto farmi la rettoscopia senza preparazione giusto x vedere com'è la situazione....e mi deve dare delle cure in base a questi risultati e alla biosia ke deve arrivarmi...io vi avevo kiesto cosa posso fare avendo questi risultati xke nn voglio eseguire altri esami....
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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
Gentile utente, per ora attenda l'esame istologico delle biopsie effettuate. Sappia comunque che, soprattutto se l'esito non è dirimente, il suo medico presto o tardi le proporrà nuovamente l'effettuazione di un esame endoscopico. Questo accadrà perché non si può instaurare una terapia corretta senza avere una diagnosi certa. Tantomeno si può fare nelle malattie infiammatorie croniche intestinali nelle quali, mi permetta la similitudine, la terapia viene cucita addosso al paziente come un vestito su misura.
In molti centri la colonscopia (esame antipatico, mi rendo conto..) può essere effettuata in sedazione profonda, riducendo al minimo i fastidi dell'esame.
Le ricordo che nel primo esame endoscopico si parlava di "sospetta Malattia di Crohn"; nel secondo esame si diceva "sospetta rettocolite ulcerosa in fase di quiescenza".
Come vede la diagnosi non è stata ancora formulata ed in queste condizioni l'unica cosa che può essere fatta è iniziare una terapia sintomatica, che non sempre è la più adeguata: il mio consiglio è di percorrere insieme al suo medico i passi necessari per una diagnosi definitiva, parlando con franchezza delle sue perplessità, o, come detto in precedenza, rivolgersi ad un centro di riferimento.
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Utente
Utente
ne parlerò....senta cosa vuol dire in fase di quiescenza? poi lei mi saprebbe dire piu o meno quali farmaci prendere?
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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
Queste due patologie (MDC e RCU) sono caratterizzate dall'alternare fasi di remissione (quiescenza) a fasi di riacutizzazione dei sintomi. Possiamo dire che la fase di quiescenza della patologia è la sua fase "dormiente".
Per ciò che concerne la terapia: esistono molteplici classi di farmaci utilizzate nel trattamento delle IBD, con lo scopo di INDURRE e MANTENERE la remissione dei sintomi: in altre parole i farmaci vengo utilizzati 1-per mandare via le manifestazioni della malattia; 2- per mantenere lo stato di benessere.
Poichè parliamo di patologie croniche, parliamo di una terapia cronica, cioè che deve essere assunta ANCHE quando si sta bene, per mantenere la remissione.
Questa si basa principalmente sull'uso di farmaci anti-infiammatori intestinali orali o per via locale (cioé tramite clisterini); in alcuni casi si può ricorrere all'uso di immunosoppressivi classici o di farmaci biologici. I corticosteroidi sono invece riservati alle fasi acute della patologia e non vengono più utilizzati a lungo termine.
Ricordi che i farmaci non devono curare il COLON ma il suo proprietario! Questo implica il fatto che non è uguale per tutti.
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Utente
Utente
dottori ho bisogno d'aiuto....da quando ho fatto l'ultima rettoscopia cioè 11 giorni fa sto sempre male ma proprio sempre....mattina pomeriggio e meno la sera....ho sempre dolori fortissimi....nn so cosa fare cosa potrei prendere e a cosa è dovuto?? poi se qualcuno può aiutarmi a farmi ricoverare all'ospedale di bologna ke ho sentito ke è uno dei migliori x curare la pancia....vi ringrazio mille....cordiali saluti...
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Utente
Utente
mi rispondete cortesemente....
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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
Gentile utente, le consiglio di contattare immediatament eil suo gastroenterologo di riferimento o chi ha effettuato l'esame endoscopico, per riferire quanto accaduto e ricevere indicazioni. Sa bene che è difficile farsi un'idea specifica del caso solamente attraverso un consulto telematico.
Per ciò che riguarda l'ospedale di Bologna: può cominciare chiedendo di fare una visita ambulatoriale, attraverso il CUP, oppure chiamando ai numeri di telefono facilemente reperibili in internet. Se ritiene che si tratti di una condizione di emergenza le consiglio comunque di contattare il centro a lei più vicino.
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Utente
Utente
mi potrebbe dire i centri migliori x curare la pancia gentilmente....
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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
Gentile utente, esistono più o meno in ogni regione dei centri di riferimento. Non conosco purtroppo quelli della regione Puglia, credo potrebbe però facilmente reperire informazioni sul sito della Associazione malattie infiammatori croniche intestinali (AMICI). Per mia conoscenza diretta centri molto qualificati si trovano a Milano, Bologna, Roma e Palermo.
Le consiglio comunque di cercare un punto di riferimento non eccessivamente lontano dalla sua residenza, per non rendere troppo difficoltosa la gestione della malattia.

Cordialmente
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Utente
Utente
salve volevo ke mi dicesse qualkosa in base alla biopsia dell'esame endoscopico:
materiale esaminato: Biopsie colon
Fissatoin formalina

descrizione macroscopica
Frustoli
DJ
diagnosi
Frustoli di mucosa del grosso intestino con moderata infiltrazione flogistica linfoplasmacellulare e granulocitaria, talora in aggregazione pseudofollicolare, focale deplezione delle cellule caliciformi mucipare e distorsione ed ectasia ghiandolare, edema del chorion e con disepitelizzazione superficiale
FS SE
MP

attendo un vostro kiarimento grazie...cordiali saluti...
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Utente
Utente
?
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
l'esame istologico è compatiblie con il m. di crohn. come le ha già in maniera estremamente completa la collega essendo una patologia cronica necessita essere seguita da centri specializzati e necessita nel corso della vita numerosi controlli e terapie. si faccia coraggio. sicuramente non se l'è andata a cercare, combatta. auguri
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Utente
Utente
ok la ringrazio moltissimo.....
senta ma facendo un ipotesi quali farmaci dovrei prendere ora?? sa x farmi un idea....
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Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 3.2k 75
signore non si preoccupi però vado nei centri indicati
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Utente
Utente
si ma vorrei sapere ke farmaci potrei prendere
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Utente
Utente
?
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Dr.ssa Micaela Cretella Gastroenterologo 56 2
La scelta del farmaco adatto in caso di malattia infiammatoria cronica intestinale è il derivato dell'analisi clinica, della storia del paziente, dell'estenzione della malattia della presenza o meno di complicanze o manifestazioni extra-intestinali.
Vengono utilizzate molte classi di farmaci differenti, come i cosidetti 5-ASA, farmaci ad azione antiinfiammatoria intestinale, gli steroidi, i farmaci immunosoppressori classici e biologici. Come vede la gamma è molto ampia.
Un consiglio spassionato: non si dia al "fai da te".
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Utente
Utente
si certo volevo solo sapere cosa potevo prendere x rendermi conto delle scelte del mio dottore
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