Colite
Salve,
vi disturbo per richiedervi un consiglio. Sono ormai 3 anni che, saltuariamente, insorgono dei dolori nel medesimo punto, in fossa iliaca destra, sempre con medesimo esordio (fastidio o dolore alla bocca dello stomaco, poi il dolore si sposta in fossa iliaca destra e lì rimane, anche 5-7 giorni, andandosi ad attenuare nel tempo fino a scomparire completamente). Questi dolori, una volta passata la "fase acuta" di qualche ora, tendono a non farsi sentire se non "smuovo" la zona, o premendo, o camminando/piegandomi, salvo qualche fitta saltuaria, ma rimane perennemente una sensazione di "tensione".
Sia dopo l'esordio, che sporadicamente negli anni, ho ricevuto delle visite al pronto soccorso (temevo, da principio, un'appendicite) mirate per cercare di spiegarmi a cosa fosse attribuito il dolore, ve ne faccio una rapida sintesi:
-Non sembrano esserci intolleranze alimentari di sorta
-L'ecoaddome non ha mai rilevato anomalie (se non la presenza di un bel po' d'aria e feci)
-L'esame delle feci non ha mai rilevato nulla di particolare
-Al pronto soccorso, in fase acuta, nelle analisi ed emocromo risulta un'ipercromia (Positivo +) e valori lievemente alti per Proteina C reattiva (6,43 mg/L) e osmolarità (304 mOsm/L). Dalle analisi ad ogni modo, data anche l'assenza di febbre ed un addome palpabile, non è mai stata ritenuta necessaria l'appendicectomia.
-Il mio medico di base tende ad imputare la cosa al colon irritabile o al reflusso.
La mia domanda è, ritenete che sia necessario fare accertamenti endoscopici o specifici? Il problema, di per sè, non è particolarmente invalidante se non per quei 4-5 giorni al mese (che fanno sostenere alla mia compagna che esista una giustizia divina), ma dato che il dolore si localizza sempre nel medesimo punto, e gli ultimi episodi sembrano averci messo un po' più del solito a passare, vorrei solo assicurarmi non sia nulla che possa, prima o poi, manifestare complicazioni.
Vi ringrazio in anticipo e perdonate la logorrea.
Cordiali saluti
vi disturbo per richiedervi un consiglio. Sono ormai 3 anni che, saltuariamente, insorgono dei dolori nel medesimo punto, in fossa iliaca destra, sempre con medesimo esordio (fastidio o dolore alla bocca dello stomaco, poi il dolore si sposta in fossa iliaca destra e lì rimane, anche 5-7 giorni, andandosi ad attenuare nel tempo fino a scomparire completamente). Questi dolori, una volta passata la "fase acuta" di qualche ora, tendono a non farsi sentire se non "smuovo" la zona, o premendo, o camminando/piegandomi, salvo qualche fitta saltuaria, ma rimane perennemente una sensazione di "tensione".
Sia dopo l'esordio, che sporadicamente negli anni, ho ricevuto delle visite al pronto soccorso (temevo, da principio, un'appendicite) mirate per cercare di spiegarmi a cosa fosse attribuito il dolore, ve ne faccio una rapida sintesi:
-Non sembrano esserci intolleranze alimentari di sorta
-L'ecoaddome non ha mai rilevato anomalie (se non la presenza di un bel po' d'aria e feci)
-L'esame delle feci non ha mai rilevato nulla di particolare
-Al pronto soccorso, in fase acuta, nelle analisi ed emocromo risulta un'ipercromia (Positivo +) e valori lievemente alti per Proteina C reattiva (6,43 mg/L) e osmolarità (304 mOsm/L). Dalle analisi ad ogni modo, data anche l'assenza di febbre ed un addome palpabile, non è mai stata ritenuta necessaria l'appendicectomia.
-Il mio medico di base tende ad imputare la cosa al colon irritabile o al reflusso.
La mia domanda è, ritenete che sia necessario fare accertamenti endoscopici o specifici? Il problema, di per sè, non è particolarmente invalidante se non per quei 4-5 giorni al mese (che fanno sostenere alla mia compagna che esista una giustizia divina), ma dato che il dolore si localizza sempre nel medesimo punto, e gli ultimi episodi sembrano averci messo un po' più del solito a passare, vorrei solo assicurarmi non sia nulla che possa, prima o poi, manifestare complicazioni.
Vi ringrazio in anticipo e perdonate la logorrea.
Cordiali saluti
[#1]
Ascolti il suo medico che ha ben interpretato la situazione.
Deve solo individuare la corretta terapia per l'intestino irritabile.
Ovviamente deve associare alla terapia una dieta adeguata.
Cordiali saluti!
Deve solo individuare la corretta terapia per l'intestino irritabile.
Ovviamente deve associare alla terapia una dieta adeguata.
Cordiali saluti!
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 852 visite dal 01/06/2018.
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