Cardias incontinente e disfonia
Egregi Dottori, sono un ragazzo di 33 anni, dal mese di Settembre scorso ho iniziato ad avere una disfonia piuttosto marcata, accompagnata da dolori retrosternali ed eccessiva salivazione. Canto da quando avevo 15 anni senza mai aver avuto problemi di sorta. Mi sono rivolto dapprima al mio medico di base che mi ha indirizzato da un Otorino, il quale, dopo una visita frettolosa, mi ha liquidato dicendomi che avrei dovuto rivolgermi ad un gastroenterologo. Così ho fatto.
A seguito della visita gastroenterologica il Medico mi ha prescritto una pastiglia di Pantoprazolo 40 mg mezz'ora prima della prima colazione ed una subito dopo cena e una bustina di Gaviscon prima di coricarmi, per almeno un mese per poi ridurre le pastiglie di Pantoprazolo ad una sola al dì almeno per un altro mese. Il gastroenterologo mi ha prescritto comunque una gastroscopia (che peraltro avevo già fatto una decina di anni fa, nella quale era emersa la presenza di un'ernia iatale), riporto l'esito dell'ultima indagine: "Esame condotto fino alla II porzione duodenale. ESOFAGO: assenza di lesioni fino al cardias. Z-line regolare coincidente con GEJ a 40 cm dall'ads. Incisura dei pilastri diaframmatici a 41 cm. Cardias a 40 cm incontinente. STOMACO: nulla al fondo, corpo ed antro. Angulus regolare. Lago mucoso limpido. Piloro in sede, regolare, superabile. DUODENO: bulbo regolare, rivestito da mucosa indenne. Nulla in II porzione."
Conclusosi il periodo della terapia prescrittami non sono ancora riuscito a risolvere il problema della disfonia che, sebbene sia leggermente migliorata, non è di certo tornata quella di un tempo. C'è la possibilità che possa risolvere questa problematica?
In attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti.
A seguito della visita gastroenterologica il Medico mi ha prescritto una pastiglia di Pantoprazolo 40 mg mezz'ora prima della prima colazione ed una subito dopo cena e una bustina di Gaviscon prima di coricarmi, per almeno un mese per poi ridurre le pastiglie di Pantoprazolo ad una sola al dì almeno per un altro mese. Il gastroenterologo mi ha prescritto comunque una gastroscopia (che peraltro avevo già fatto una decina di anni fa, nella quale era emersa la presenza di un'ernia iatale), riporto l'esito dell'ultima indagine: "Esame condotto fino alla II porzione duodenale. ESOFAGO: assenza di lesioni fino al cardias. Z-line regolare coincidente con GEJ a 40 cm dall'ads. Incisura dei pilastri diaframmatici a 41 cm. Cardias a 40 cm incontinente. STOMACO: nulla al fondo, corpo ed antro. Angulus regolare. Lago mucoso limpido. Piloro in sede, regolare, superabile. DUODENO: bulbo regolare, rivestito da mucosa indenne. Nulla in II porzione."
Conclusosi il periodo della terapia prescrittami non sono ancora riuscito a risolvere il problema della disfonia che, sebbene sia leggermente migliorata, non è di certo tornata quella di un tempo. C'è la possibilità che possa risolvere questa problematica?
In attesa di un cortese riscontro, porgo distinti saluti.
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La terapia è stata appropriata ma per capire se c'è una responsabilità del reflusso sulla disfonia sarebbe utile eseguire una ph-impedenzometria esofagea.
cordialità
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Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.6k visite dal 11/04/2018.
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