Lesione antrale

Buonasera, mia madre (75 anni) da 10giorni vomita tutto cio' che mangia e non si scarica. Oggi ha effettuato una gastroscopia d'urgenza che ha dato il seguente esito:
Esofago nella norma, linea zeta regolare con note di esofagite di grado A sec LA. Cardias continene.
Stomacosi segnala abbondante ristagno alimentare indigerito.
in sede antrale si reperta lesione ulcerata manicotto stenosante il transito ed invalicabile allo strumento. si eseguono biopsie.
Duodeno non esplorato.
Utile parere chirurgico.

potete darmi il Vostro parere?
E' necessario un intervento chirurgico secondo Voi? e se si' avverrebbe in laparoscopia?

Grazie mille
Cordiali saluti
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Potrebbe essere una neoplasia. Credo necessario attendere l' esito della biopsia e degli ulteriori accertamenti che avra' programmato chi la segue. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
Grazie per la Sua risposta.
Ieri la mamma si e' sottoposta ad intervento chirurgico uscendone pero' solo con una stomia gastrica (non riesce a mangiare perché il tumore ostruisce completamente lo stomaco).
Il chirurgo che l'ha operata dice che ha ritenuto eccessivamente rischioso procedere all'asportazione della massa tumorale e di parte dello stomaco in quanto l'aggressivita' del tumore e' notevole. Quindi consiglia di sottoporla a chemioterapia neoadiuvante per ridurre la massa e poi nel caso di risposta positiva, procedere chirurgicamente.
Ora, le mie perplessita' sono tante, ma mi permetto di chiederle qualche chiarimento, visto che il chirurgo che l'ha operata e' sfuggente...
La tac ha dato esiti ottimi nel senso che non ci sono metastasi, ma il cancro, come mi ha ripetuto anche ieri e' esteso e localizzato.
in questo caso, perche' un'asportazione di parte o tutto lo stomaco non risolverebbe il problema? (magari con chemio dopo?)
Altra domanda: la stomia gastrica preclude la normale vita quotidiana?
grazie anticipatamente per quanto potra' rispondermi.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Forse era presenta un'infiltrazione locale. Va pero' chiesto a chi ha eseguito l' intervento. Prego.
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Utente
Utente
Grazie ancora.
la aggiorno... in effetti il chirurgo conferma la presenza di infiltrazione locale al peritoneo.
mia madre ha fatto il primo ciclo di chemio senza apparenti disturbi. L'unica perplessita' e la nutrizione tramite stomia gastrica che non riesce a raggiungere il fabbisogno necessario perche' appena tentano di alzare la velocita'/h, lei vomita.
Attualmente e' a 42 ml/h e anche stamattina ha vomitato. la mia domanda e': com'e' possibile che vomiti un nutrimento che entra direttamente nel digiuno senza passare dallo stomaco?
Quali possono essere le cause? (vomitava anche prima di iniziare la chemio, quindi non c'entra con gli effetti collaterali della stessa)
Ora la nutrizionista prova a nutrirla tramite flebo in vena, senza quindi utilizzare la stomia.
Cosa ne pensa Lei di questa situazione? Come procederebbe? GRAZIE INFINITE per la Sua cortese risposta.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
E' possibile. Credo che una nutrizione per via combinata sia una buona soluzione. Prego.
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Utente
Utente
Grazie e mi scusi se insisto nella domanda da blasfema, ma come puo' provocare vomito un nutrimento che entra direttamente nel digiuno bypassando lo stomaco?
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Il vomito pu' non essere costituito necessariamente dalla soluzione enterale che peraltro puo' refluire attraverso un piloro beante. Prego
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Utente
Utente
grazie mille
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Utente
Utente
buongiorno, la aggiorno: mia madre e' stata dimessa ieri e finalmente abbiamo delle carte in mano che vorrei condividere con Lei.
Diagnosi Oncologica: CHT in Ca.gastrico con cellule ad anello con castone con secondarismi peritoneali.

La TAC di staging non mostra altre localizzazioni di malattia. In sede operatoria viene riscontrata presenza di localizzazioni intraperitoneali per cui non e' sottoposta ad intervento radicale ma viene posizionata digiunostomia e port-a-cath. Trasferita in data 27/4/18 presso ns. UO e' avviata NET e CHT di 1a linea sec FOLFOX, ben tollerata
Eseguiti 2 cicli di chemioterapia secondo schema FOLFOX (2/5/18 e 16/5/18)
Programma terapeutico: Ct di 1a linea con schema FOLFOX con finalita' citoriduttiva
Terapia domiciliare: Lansoprazolo 30 mg 1 cps mattino, Seleparina 0.3 1fl sc die. PROSEGUE NUTRIZIONE PARENTERALE TOTALE.
La paziente e' attesa in day hospital il 30/5 per proseguire il trattamento chemioterapico.

Il suo parere su quanto sopra?
(Le aggiungo che mia madre comunque vomita a giorni alterni anche con la parenterale. perche'?)
grazie mille
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Sicuramente e' una situazione severa e malattia avanzata ma credo sia stata molto ben gestita e seguirei le indicazioni ricevute.Il vomito puo' dipendere sia dallo stadio della malattia sia dalla chemioterapia.Prego.
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Utente
Utente
grazie per la pronta risposta.
Lei come vedrebbe un'eventuale ricordo all'ipertermia chemioterapica in questo caso?
grazie ancora per la sua pazienza!
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Non ho esperienza a riguardo. Prego.