Reflusso gastroesofageo che non passa.
Salve, sono una ragazza di 30 anni. A settembre ho cominciato ad avere problemi di stomaco cosi mi sono rivolta ad un gastroenterologo, il quale, riferiti i miei sintomi, sosteneva che si trattava di reflusso. Ad ogni modo mi ha effettuato la gastroscopia a fine ottobre con il seguente responso: ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA (EGD) CON BIOPSIA. Esofago: viscere con decorso calibro ed aspetto della mucosa regolare.Giunzione squamo-colonnare sita a circa a 39 cm dall'arcata dentaria (a.d.) di aspetto normale. cardias lievemente beante. stomaco: pareti grastriche elastiche e normodistendibili, con regolare rappresentazion della pliche. mucosa di aspetto roseo. Piloro transitabile. Duodeno. mucosa del bulbo rosea, aspetto normotrofico della mucosa della II e III porzione duodenale. conclusioni: lieve incontinenza cardiale.
Mi è stato prescritto Peptazol da 40 mg per tre mesi al mattino, peridon prima di pranzo e prima di cena per 1 mese e duflex dopo pranzo e dopo cena. Inizialmente i sintomi erano decisamente affievoliti per poi riprendere con forza a fine gennaio. ora sto prendendo da due giorni Lucen da 20 mg solo al mattino e riopan dopo pranzo e dopo cena. Tuttavia i sintomi non scompaiono: ho tutto il giorno male allo stomaco anche al tatto ( in particolare alla bocca dello stomaco), aria nella pancia, sensazione di nodo in gola ( tra l'altro l'otorinolaringoiatra mi ha diagnosticato una faringo-laringite cronica da reflusso) gola in fiamme e nausea. non so davvero cos'altro fare. a breve vedrò una nutrizionista per farmi prescrivere una dieta per il reflusso atteso che mi sono resa conto che con alcuni alimenti i fastidi peggiorano. ci sono giorni in cui sto leggermente meglio ma altri in cui mi sento disperata. Tra l'altro da qualche giorno sospetto una gravidanza e non oso immaginare cosa potrebbe succedere se dovessi interrompere la cura.
sto facendo la cura corretta? da cosa può dipendere questo non rispondere più alle cure? ho fatto bene a farmi prescrivere un altro inibitore? quanto tempo dovrei attendere prima di poter vedere dei miglioramenti con il LUCEN? i miei migliori saluti
Mi è stato prescritto Peptazol da 40 mg per tre mesi al mattino, peridon prima di pranzo e prima di cena per 1 mese e duflex dopo pranzo e dopo cena. Inizialmente i sintomi erano decisamente affievoliti per poi riprendere con forza a fine gennaio. ora sto prendendo da due giorni Lucen da 20 mg solo al mattino e riopan dopo pranzo e dopo cena. Tuttavia i sintomi non scompaiono: ho tutto il giorno male allo stomaco anche al tatto ( in particolare alla bocca dello stomaco), aria nella pancia, sensazione di nodo in gola ( tra l'altro l'otorinolaringoiatra mi ha diagnosticato una faringo-laringite cronica da reflusso) gola in fiamme e nausea. non so davvero cos'altro fare. a breve vedrò una nutrizionista per farmi prescrivere una dieta per il reflusso atteso che mi sono resa conto che con alcuni alimenti i fastidi peggiorano. ci sono giorni in cui sto leggermente meglio ma altri in cui mi sento disperata. Tra l'altro da qualche giorno sospetto una gravidanza e non oso immaginare cosa potrebbe succedere se dovessi interrompere la cura.
sto facendo la cura corretta? da cosa può dipendere questo non rispondere più alle cure? ho fatto bene a farmi prescrivere un altro inibitore? quanto tempo dovrei attendere prima di poter vedere dei miglioramenti con il LUCEN? i miei migliori saluti
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Gentile Signorina la presenza di un reflusso gastroesofageo che non risponde alla terapia (particolarmente quando è associato anche a infiammazione laringea) richiede un approfondimento diagnostico mediante una PHmetria 24 ore (impedenzio pH metria endoluminale) per deifinire la gravità e la natura certa del tipo di reflusso (biliare, acido, misto?). Quindi contatti il suo gastroenterologo per chiarire meglio la diagnosi prima di proporre una nuova terapia (quella che sta facendo attualmente dovrebbe migliorare la situazione). Per la dieta le metto alcuni consigli:RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI
• Evitare i pasti abbondanti, preferendo pasti piccoli e frequenti.
• Privilegiare un’alimentazione a basso contenuto di grassi.
• Evitare cibi e bevande troppo calde o troppo fredde.
• Evitare l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti, gli stessi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata.
• Mangiare lentamente, masticando con calma i bocconi.
ALIMENTI DA EVITARE
• Cibi fritti, piatti già pronti (perché per la loro preparazione sono spesso utilizzati molti grassi).
• Salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina, burro, strutto dolci con creme.
• Carni molto cotte: stracotti, gulasch, bolliti, ragù.
• Grasso visibile della carne e degli affettati.
• Superalcolici.
ALIMENTI DA CONSUMARE CON MODERAZIONE
• Cioccolato, agrumi e succo d’agrumi, pomodoro (soprattutto crudo) e succo di pomodoro, cipolla, peperoni, aglio, peperoncino, pepe, menta.
• Caffè anche decaffeinato, tè, bevande gassate.
• Vino (massimo 2 bicchieri al giorno per i maschi, 1 per le femmine).
ALIMENTI DA PREFERIRE IN UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE IN CORSO DI REFLUSSO GASTROESOFAGEO
• Cereali integrali, frutta e verdura (almeno una porzione a pasto nei casi più gravi prevalentemente cotta o centrifugata), acqua (non meno di 1,5 litri al giorno).
• Latte o yogurt scremati o parzialmente scremati.
• Formaggi: primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca, o formaggi parzialmente decremati, come il Grana Padano DOP.
• Carne di pollo, tacchino, coniglio, vitello, maiale (nei tagli più magri).
• Pesce: branzino, sogliola, orata, merluzzo (limitare il consumo di pesci grassi come salmone, capitone, anguilla).
• Molluschi e crostacei (consumo limitato massimo 1 volta a settimana).
• Prosciutto crudo, cotto, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo.
• Uova (non fritte).
• Olio extra-vergine di oliva a crudo.
REGOLE GENERALI DA SEGUIRE
• Smettere di fumare. Fumando s’ingerisce una notevole quantità di aria, che può favorire il reflusso.
• Evitare di indossare cinture o abiti molto stretti in vita perché aumentano la pressione sull’addome, facilitando il reflusso.
• Evitare di andare o dormire o comunque di sdraiarsi subito dopo aver mangiato. Infatti sarebbe opportuno aspettare almeno due o tre ore prima di coricarsi.
• Evitare di svolgere attività fisica a stomaco pieno, soprattutto se si tratta di esercizi che impegnano la muscolatura addominale.
• Alzare la parte anteriore del letto di 10-15 cm: aiuta a mantenere l’esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati e impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco, evitare, invece, di utilizzare pile di cuscini, perché così facendo si assume una posizione che incrementa la pressione sull’addome.
• In presenza di sovrappeso/obesità: ridurre gradualmente peso e la circonferenza addominale, attraverso un’alimentazione ipocalorica equilibrata ed un regolare esercizio fisico , sempre sotto controllo medico.
cordialmente
Prof. Giorgio Gerunda
• Evitare i pasti abbondanti, preferendo pasti piccoli e frequenti.
• Privilegiare un’alimentazione a basso contenuto di grassi.
• Evitare cibi e bevande troppo calde o troppo fredde.
• Evitare l’assunzione di abbondanti quantità di liquidi durante i pasti, gli stessi vanno sorseggiati lentamente nel corso della giornata.
• Mangiare lentamente, masticando con calma i bocconi.
ALIMENTI DA EVITARE
• Cibi fritti, piatti già pronti (perché per la loro preparazione sono spesso utilizzati molti grassi).
• Salse con panna, sughi con abbondanti quantità di olio, margarina, burro, strutto dolci con creme.
• Carni molto cotte: stracotti, gulasch, bolliti, ragù.
• Grasso visibile della carne e degli affettati.
• Superalcolici.
ALIMENTI DA CONSUMARE CON MODERAZIONE
• Cioccolato, agrumi e succo d’agrumi, pomodoro (soprattutto crudo) e succo di pomodoro, cipolla, peperoni, aglio, peperoncino, pepe, menta.
• Caffè anche decaffeinato, tè, bevande gassate.
• Vino (massimo 2 bicchieri al giorno per i maschi, 1 per le femmine).
ALIMENTI DA PREFERIRE IN UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE IN CORSO DI REFLUSSO GASTROESOFAGEO
• Cereali integrali, frutta e verdura (almeno una porzione a pasto nei casi più gravi prevalentemente cotta o centrifugata), acqua (non meno di 1,5 litri al giorno).
• Latte o yogurt scremati o parzialmente scremati.
• Formaggi: primo sale, fiocchi di latte, mozzarella di vacca, o formaggi parzialmente decremati, come il Grana Padano DOP.
• Carne di pollo, tacchino, coniglio, vitello, maiale (nei tagli più magri).
• Pesce: branzino, sogliola, orata, merluzzo (limitare il consumo di pesci grassi come salmone, capitone, anguilla).
• Molluschi e crostacei (consumo limitato massimo 1 volta a settimana).
• Prosciutto crudo, cotto, speck, bresaola, affettato di tacchino/pollo.
• Uova (non fritte).
• Olio extra-vergine di oliva a crudo.
REGOLE GENERALI DA SEGUIRE
• Smettere di fumare. Fumando s’ingerisce una notevole quantità di aria, che può favorire il reflusso.
• Evitare di indossare cinture o abiti molto stretti in vita perché aumentano la pressione sull’addome, facilitando il reflusso.
• Evitare di andare o dormire o comunque di sdraiarsi subito dopo aver mangiato. Infatti sarebbe opportuno aspettare almeno due o tre ore prima di coricarsi.
• Evitare di svolgere attività fisica a stomaco pieno, soprattutto se si tratta di esercizi che impegnano la muscolatura addominale.
• Alzare la parte anteriore del letto di 10-15 cm: aiuta a mantenere l’esofago in posizione verticale anche quando si è sdraiati e impedisce la risalita di materiale acido dallo stomaco, evitare, invece, di utilizzare pile di cuscini, perché così facendo si assume una posizione che incrementa la pressione sull’addome.
• In presenza di sovrappeso/obesità: ridurre gradualmente peso e la circonferenza addominale, attraverso un’alimentazione ipocalorica equilibrata ed un regolare esercizio fisico , sempre sotto controllo medico.
cordialmente
Prof. Giorgio Gerunda
Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia
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Utente
La ringrazio per la consulenza. Ora da qualche giorno sto assumendo 20 gocce di Levopraid prima di pranzo e cena. La nausea è scomparsa, tanto che riesco a terminare tranquillamente il pasto (anzi, mi sembra che con questo farmaco l'appetito sia aumentato); tuttavia, rimane questo fastidioso sintomo di gola secca, in particolare la laringe, e di corpo estraneo in gola, a volte sembrano dei muchi. Questo sintomo compare quasi subito dopo aver mangiato. Giovedi ho visita dal gastroenterologo per capire il da farsi. A dire del mio medico di famiglia se non dovesse passare nemmeno con questi farmaci dovrei fare una PH Metria come anche Lei mi aveva suggerito. Dal momento che il fastidio in gola compare solo dopo aver mangiato e l'otorinolaringoiatra mi ha semplicemente parlato di faringo-laringite cronica da reflusso ho motivo di preoccuparmi che la problematica possa sfociare in altra cosa più grave? Inoltre, dopo quanto tempo dovrei avere dei miglioramenti con questa cura? e da ultimo, dal momento che io e mio marito desideriamo un pargolo, quali farmaci sarebbero compatibili con una gravidanza ? grazie e mi scuso per aver ancora approfittato della Sua disponibilità. cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 50.2k visite dal 01/03/2018.
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Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.