Continuo bruciore di stomaco e respiro affannoso durante lo sforzo fisico anaerobico (tennis e sala
Buongiorno Dottori,
Svolgo attività agonistica di tennis da 10 anni anche se ho mollato molto dopo i 18 anche a causa del problema che sinteticamente mi accingo ad esporvi.
Nella vita normale ho frequenti bruciori di stomaco, spesso correlati a periodi di stress, che si palesano mediamente un paio d'ore dopo il pasto e si protraggono anche per 1 o 2 ore ritmicamente insieme a frequenti eruttazioni. Di solito gestisco il problema con un antiacido (idrossido di magnesio in piccole dosi) preso dopo più di un ora dal pasto o comunque quando si palesa il problema.
Nell'ambito dello sport anaerobio (tennis e sala pesi) il problema permane (migliorando leggermente quando svolgo l'attività a stomaco vuoto) causando oltre alla risalita di acido dallo stomaco e frequenti eruttazioni anche una respirazione affanosa. Il problema del "fiato corto" si riduce sensibilmente quando svolgo attività aerobica come la corsa e il ciclismo ma permane spesso quello dell'acidità anche se in forma lieve.
Ho svolto ogni anno la visita medico sportiva compreso di test ergometrico senza riscontrare mai problemi, anzi mi ripetono sempre che ho un ottimo recupero cardiaco dopo lo sforzo.
Dato che vorrei continuare l'attività agonistica nel tennis vorrei gentilmente chiedervi se sia necessario fare una visita da un gastroenterologo per accertare la presenza di reflusso gastroesofageo o altre patologie (come l'ernia iatale) oppure se debba prima provare a curare molto seriamente l'alimentazione eliminando, ad esempio, cibi che possano esasperare l'acidità di stomaco.
Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione.
Svolgo attività agonistica di tennis da 10 anni anche se ho mollato molto dopo i 18 anche a causa del problema che sinteticamente mi accingo ad esporvi.
Nella vita normale ho frequenti bruciori di stomaco, spesso correlati a periodi di stress, che si palesano mediamente un paio d'ore dopo il pasto e si protraggono anche per 1 o 2 ore ritmicamente insieme a frequenti eruttazioni. Di solito gestisco il problema con un antiacido (idrossido di magnesio in piccole dosi) preso dopo più di un ora dal pasto o comunque quando si palesa il problema.
Nell'ambito dello sport anaerobio (tennis e sala pesi) il problema permane (migliorando leggermente quando svolgo l'attività a stomaco vuoto) causando oltre alla risalita di acido dallo stomaco e frequenti eruttazioni anche una respirazione affanosa. Il problema del "fiato corto" si riduce sensibilmente quando svolgo attività aerobica come la corsa e il ciclismo ma permane spesso quello dell'acidità anche se in forma lieve.
Ho svolto ogni anno la visita medico sportiva compreso di test ergometrico senza riscontrare mai problemi, anzi mi ripetono sempre che ho un ottimo recupero cardiaco dopo lo sforzo.
Dato che vorrei continuare l'attività agonistica nel tennis vorrei gentilmente chiedervi se sia necessario fare una visita da un gastroenterologo per accertare la presenza di reflusso gastroesofageo o altre patologie (come l'ernia iatale) oppure se debba prima provare a curare molto seriamente l'alimentazione eliminando, ad esempio, cibi che possano esasperare l'acidità di stomaco.
Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione.
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Deve senz'altro affidarsi ad un gastroenterologo per la gestione di quella che appare una chiara MRGE (Malattia da reflusso GastroEsofageo).
Cordialità
Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista digestivo
Cordialità
Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista digestivo
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 01/03/2018.
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