Dolori addominali, problemi gastrointestinali?
Gentili dottori,
sono un uomo di 32 anni, almeno dal 2015, anche se negli ultimi due/tre mesi in maniera fastidiosa e peggiorativa, soffro di dolori all'addome alto, che si presentano con queste diverse caratteristiche: a volte più pungenti e spinosi all'altezza dell'ipocondrio destro, sotto le ultime due costole; altre volte, più di frequente negli ultimi tempi, i dolori si "spostano" a tutta la fascia addominale, con i picchi agli ipocondri destro e sinistro (che a volte possono presentare un dolore anche caratterizzato da un bruciore pulsante, che però non dura mai molto), e quando sono più diffusi questi si presentano più simili a un dolore da fatica muscolare, ma più in profondità rispetto ai muscoli addominali, e possono accentuarsi in caso di movimenti come la contrazione dei muscoli addominali o cambi di postura; inoltre, cosa strana a cui il mio medico non trova spiegazioni concrete, i dolori all'addome alto si fanno più forti in seguito ad attività fisica, soprattutto il giorno successivo; qualche altra volta ancora sono associati a una sorta di lieve tremore o brividino dietro la schiena, nella zona corrispondente o anche più in alto.
Al momento i dolori sono quotidiani, durano costantemente tutto il giorno. L'unico momento in cui non li avverto è durante il sonno, che è continuativo e non disturbato.
Ho già fatto diversi esami: ecografia all'addome, colonscopia e rx al torace, tutto negativo. La calprotectina, a inizio gennaio, è risultata nella norma. Le ultime analisi del sangue sono risultate nella norma, a eccezione del colesterolo, con LDL bordeline (117) e HDL inferiore alla soglia (36). Mi è stata prescritta anche la gastroscopia, che farò a metà marzo.
Il gastroenterologo non ha rilevato anomalie alla palpazione dell'addome. In bagno vado in maniera regolare, il mattino dopo colazione, non ho diarrea né stipsi, solamente le feci sono spesso un po' molli e con pezzetti di cibo, come piccole bucce o puntini. Non ho particolari problemi digestivi.
Attualmente la diagnosi del gastroenterologo è colite spastica. Ho preso per un mese Relaxcol, senza benefici, quindi ora ho cominciato Mastocol. Sono abbastanza preoccupato perché la situazione non migliora e questo dolore, che come avete letto presenta caratteristiche non sempre uniformi, diventa spesso il mio pensiero principale.
Ho anche diversi dubbi: la gastroscopia potrà rilevare qualcosa non emerso finora, collegabile a questi sintomi? La colite spastica può davvero causare tutti questi fastidi e dolori così duraturi nel tempo, e presentarsi solo con dolori, senza variazioni dell'alvo? E' corretto insistere sui problemi gastrointestinali, oppure potrebbe essere un problema a livello muscolare? Perché l'aumento di dolore dopo attività fisica? È consigliabile effettuare anche un test per intolleranze alimentari? Non so più come uscirne.
Vi ringrazio per il parere e scusate la lunghezza. Volevo essere il più preciso possibile ed esprimere tutti i sintomi e tutti i dubbi.
sono un uomo di 32 anni, almeno dal 2015, anche se negli ultimi due/tre mesi in maniera fastidiosa e peggiorativa, soffro di dolori all'addome alto, che si presentano con queste diverse caratteristiche: a volte più pungenti e spinosi all'altezza dell'ipocondrio destro, sotto le ultime due costole; altre volte, più di frequente negli ultimi tempi, i dolori si "spostano" a tutta la fascia addominale, con i picchi agli ipocondri destro e sinistro (che a volte possono presentare un dolore anche caratterizzato da un bruciore pulsante, che però non dura mai molto), e quando sono più diffusi questi si presentano più simili a un dolore da fatica muscolare, ma più in profondità rispetto ai muscoli addominali, e possono accentuarsi in caso di movimenti come la contrazione dei muscoli addominali o cambi di postura; inoltre, cosa strana a cui il mio medico non trova spiegazioni concrete, i dolori all'addome alto si fanno più forti in seguito ad attività fisica, soprattutto il giorno successivo; qualche altra volta ancora sono associati a una sorta di lieve tremore o brividino dietro la schiena, nella zona corrispondente o anche più in alto.
Al momento i dolori sono quotidiani, durano costantemente tutto il giorno. L'unico momento in cui non li avverto è durante il sonno, che è continuativo e non disturbato.
Ho già fatto diversi esami: ecografia all'addome, colonscopia e rx al torace, tutto negativo. La calprotectina, a inizio gennaio, è risultata nella norma. Le ultime analisi del sangue sono risultate nella norma, a eccezione del colesterolo, con LDL bordeline (117) e HDL inferiore alla soglia (36). Mi è stata prescritta anche la gastroscopia, che farò a metà marzo.
Il gastroenterologo non ha rilevato anomalie alla palpazione dell'addome. In bagno vado in maniera regolare, il mattino dopo colazione, non ho diarrea né stipsi, solamente le feci sono spesso un po' molli e con pezzetti di cibo, come piccole bucce o puntini. Non ho particolari problemi digestivi.
Attualmente la diagnosi del gastroenterologo è colite spastica. Ho preso per un mese Relaxcol, senza benefici, quindi ora ho cominciato Mastocol. Sono abbastanza preoccupato perché la situazione non migliora e questo dolore, che come avete letto presenta caratteristiche non sempre uniformi, diventa spesso il mio pensiero principale.
Ho anche diversi dubbi: la gastroscopia potrà rilevare qualcosa non emerso finora, collegabile a questi sintomi? La colite spastica può davvero causare tutti questi fastidi e dolori così duraturi nel tempo, e presentarsi solo con dolori, senza variazioni dell'alvo? E' corretto insistere sui problemi gastrointestinali, oppure potrebbe essere un problema a livello muscolare? Perché l'aumento di dolore dopo attività fisica? È consigliabile effettuare anche un test per intolleranze alimentari? Non so più come uscirne.
Vi ringrazio per il parere e scusate la lunghezza. Volevo essere il più preciso possibile ed esprimere tutti i sintomi e tutti i dubbi.
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" ... solamente le feci sono spesso un po' molli e con pezzetti di cibo, come piccole bucce o puntini".
Il quadro che emerge è quello della sindrome dell'intestino Irritabile (non è corretto il termine colite spastica).
Lei ha solamente la necessità di idonea terapia che un bravo gastroenterologo è sicuramente in grado di fornirle.
Cordialità
Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista digestivo
Il quadro che emerge è quello della sindrome dell'intestino Irritabile (non è corretto il termine colite spastica).
Lei ha solamente la necessità di idonea terapia che un bravo gastroenterologo è sicuramente in grado di fornirle.
Cordialità
Dr. F. Quatraro - Acquaviva (BARI)
Gastroenterologo - Endoscopista digestivo
Primario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva - Ospedale "Mater Dei" - Bari
www.enterologia.it
www.transnasale.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 25/02/2018.
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