Inguarbile (?) reflusso
Gentili dottori,
Scusandomi per la banalità e ripetitività della questione, purtroppo non sono ancora riuscito a risolvere il mio problema di reflusso gastroesofageo (diagnosticato dal medico di base in forza della positiva reazione all’omeprazolo).
In mancanza di regolare assunzione di detti farmaci, che attenuano il dolore, pur non avendo fenomeni di rigurgito acido ed andando di corpo ogni mattina e spesso anche a pranzo, la sola digitopressione lungo lo stomaco (dalla base dello sterno in giù) è parecchio dolorosa.
Peraltro, documentandomi per pura curiosità, ho trovato saggi di diversi autori che ipotizzano un collegamento fra il reflusso e le riniti non allergiche (soffro da 6 anni di NARESMA, essendo mio malgrado dipendente da spray nasali in assenza dei quali è impossible dormire, risvegliandomi all’improvviso senza respiro a causa del rigonfiamento dei turbinati - ancora non capisco perché il mio sistema nervoso non mi fa aprire la bocca e respirare con quella, ma tant’è...).
Sarebbe bello poter guarire dalla gastrite e scoprire se i sintomi della rinite diminuiscono, ma ancora non ci sono riuscito.
A ciò si aggiunga la mia passione per carne rossa, vino (prediligendo la qualità alla quantità) e cioccolato fondente, che non aiutano la guarigione, seppur da tempo ormai ho ridotto le dosi ed aumentato il consumo di tuti quegli alimenti che mi sono stati indicati per risolvere il problema - che tuttavia resta.
Ho già provato a sospendere per un mese il consumo degli alimenti incriminati: la situazione migliora da un punto di vista di stomaco (ma non passa); tuttavia la vita da astemio vegetariano purtroppo non mi si addice!
Non appena ho riprendo la mia alimentazione reintroducendo alimenti più sostanziosi (anche perché mi sento debolissimo senza le proteine animali) la gastrite torna subito più forte.
Ad oggi cerco di evitare di assumere pantoprazolo e farmaci simili troppo spesso, perché in ogni caso pochi giorni dopo la terapia i sintomi riprendono.
Dunque, la mia domanda è se esistono rimedi, quand’anche erboristici, che possano eliminare i sintomi e possano essere “assunti a tempo indeterminato” per utilizzare una metafora giuslavoristica.
Se è vero che certi cibi mi irritano lo stomaco, è possibile proteggerlo?
PS: ove possa essere rilevante, tempo fa un gastroenterologo mi diagnosticò “ipersensibilità viscerale” - dicendomi che non vi sono cure e che sono destinato ad avere sempre mal di stomaco alla minima sregolatezza alimentare, finanche un bicchiere di vino.
Spero si sia sbagliato!
Un sincero ringraziamento a chi potesse aiutarmi a sperimentare una cura che possa giovare alla situazione.
Scusandomi per la banalità e ripetitività della questione, purtroppo non sono ancora riuscito a risolvere il mio problema di reflusso gastroesofageo (diagnosticato dal medico di base in forza della positiva reazione all’omeprazolo).
In mancanza di regolare assunzione di detti farmaci, che attenuano il dolore, pur non avendo fenomeni di rigurgito acido ed andando di corpo ogni mattina e spesso anche a pranzo, la sola digitopressione lungo lo stomaco (dalla base dello sterno in giù) è parecchio dolorosa.
Peraltro, documentandomi per pura curiosità, ho trovato saggi di diversi autori che ipotizzano un collegamento fra il reflusso e le riniti non allergiche (soffro da 6 anni di NARESMA, essendo mio malgrado dipendente da spray nasali in assenza dei quali è impossible dormire, risvegliandomi all’improvviso senza respiro a causa del rigonfiamento dei turbinati - ancora non capisco perché il mio sistema nervoso non mi fa aprire la bocca e respirare con quella, ma tant’è...).
Sarebbe bello poter guarire dalla gastrite e scoprire se i sintomi della rinite diminuiscono, ma ancora non ci sono riuscito.
A ciò si aggiunga la mia passione per carne rossa, vino (prediligendo la qualità alla quantità) e cioccolato fondente, che non aiutano la guarigione, seppur da tempo ormai ho ridotto le dosi ed aumentato il consumo di tuti quegli alimenti che mi sono stati indicati per risolvere il problema - che tuttavia resta.
Ho già provato a sospendere per un mese il consumo degli alimenti incriminati: la situazione migliora da un punto di vista di stomaco (ma non passa); tuttavia la vita da astemio vegetariano purtroppo non mi si addice!
Non appena ho riprendo la mia alimentazione reintroducendo alimenti più sostanziosi (anche perché mi sento debolissimo senza le proteine animali) la gastrite torna subito più forte.
Ad oggi cerco di evitare di assumere pantoprazolo e farmaci simili troppo spesso, perché in ogni caso pochi giorni dopo la terapia i sintomi riprendono.
Dunque, la mia domanda è se esistono rimedi, quand’anche erboristici, che possano eliminare i sintomi e possano essere “assunti a tempo indeterminato” per utilizzare una metafora giuslavoristica.
Se è vero che certi cibi mi irritano lo stomaco, è possibile proteggerlo?
PS: ove possa essere rilevante, tempo fa un gastroenterologo mi diagnosticò “ipersensibilità viscerale” - dicendomi che non vi sono cure e che sono destinato ad avere sempre mal di stomaco alla minima sregolatezza alimentare, finanche un bicchiere di vino.
Spero si sia sbagliato!
Un sincero ringraziamento a chi potesse aiutarmi a sperimentare una cura che possa giovare alla situazione.
[#1]
Il reflusso viene adeguatamente contrastato dagli IPP e non ci sono valide alternative, farmacologiche e non. La dieta può avere ad ogni modo la sua importanza:
https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/44-reflusso-gastroesofageo.html
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
.
https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/44-reflusso-gastroesofageo.html
Cordialmente
Felice Cosentino - Milano
.
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 09/02/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.