Con conseguente reflusso gastroesofageo

Gentili Dottori

Tutto nasce per un alito maleodorante, riesco ad avvertirlo anche semplicemente respirando, degludendo e poche volte mentre parlo. E fortissimo la mattina e dopo i pasti. Avverto una sensazione di muco o saliva densa all'altezza, fra la parte finale del naso fino alla gola, costringendomi a sputare o soffiare il naso. Mi sono rivolto ad un dentista odontostomatologo che ha detto che il problema non era dovuto all' igiene orale così sono andato da un otorinolaringogliatra che ha detto che eranano le tonsille ed erano da toglire ma a mio avviso e del mio medico curante, assolutamente no perchè le tonsille non presentano i presupposti per operare; in ultimo sono andato da un gastroenterologo e ho fatto la EGDS con risultato: ernia iatale da scivolamento, anche se però non ho ne dolori o bruciori ne sensazione di acido o vomito, con conseguente reflusso gastroesofageo.

Desideravo sapere se l'alito cattivo può dipendere da questa ernia e relativo reflusso, se devo seguire una dieta e se operando si può evitare la dieta e risolvere definitivamente il problema senza prendere medicinali, ad esempio sto prendendo MOTILEX 0.5 mg 30 min. prima dei pasti e ESOPRAL 40 mg. 30 min. prima di colazione senza risultati. Grazie.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
L'alito cattivo puo' in effetti essere causato da differenti motivazioni, tra cui quelle di pertinenza odontostomatologica, per cui e' stato doveroso il consulto dal dentista, che quanto meno le ha escluso queste cause.
Ovvio che anche molti alimenti (aglio, cipolla...) come certamente lei ben sa, possono dare alito cattivo, pertanto e' opportuno anche seguire una dieta che tenga conto di questo.
Sebbene sia comunque necessario escludere eventuali altre possibili cause, a questo punto e' lecito supporre che nel suo caso la "colpa" dell'alitosi sia dell'ernia iatale.
Ovviamente ci troviamo di fronte ad una condizione che pero' e' tutta ancora da verificare; in altre parole l'eventuale possibilita' di essere sottoposto ad intervento chirurgico di "funduplicatio" andra' ponderata attentamente, anche al fine di capire se nel suo caso potra' averne benefici o meno.
Rispondendo alla sua domanda posso dirle che effettivamente e' vero che la grande maggioranza dei pazienti operati con questo metodo abbandonano la terapia con Esomeprazolo e simili, ma e' anche vero che non tutti i pazienti portatori di ernia iatale possono essere sottoposti a questo intervento: di qui la necessita' che il suo caso venga studiato a fondo, anche con ulteriori accertamenti, da un Chirurgo Generale con buona esperienza nello specifico settore.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua tempestiva risposta, ne approfitto comunque per chiedere se con l'intervento potrei poi mangiare tranquillamente qualsiasi cosa o comunque continuare una dieta alimentare. Grazie.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
In genere non si hanno problemi con nessun alimento in particolare. Puo' essere preferibile magari evitare pasti troppo abbondanti.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
In cosa consiste l'operazione? Quanto dura la degenza? Che percentuale di riuscita ha? Ospedali consigliati?
Grazie mille.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
L'intervento riporta la parte di stomaco erniato all'interno della cavita' addominale. Poi la breccia viene chiusa da una rete in prolene e una porzione dello stomaco viene suturata intorno alle parete dell'esofago per consentire la tenuta dell'apparato cardiale. In mani esperte viene condotto per via laparoscopica in circa due ore, esclusivamente in anestesia generale. Il paziente viene dimesso mediamente dopo due giorni.
Le percentuali di successo sono variabili e dipendono anche dall'esperienza maturata nel Centro a cui si affida il paziente. In ogni caso il numero di operati che a distanza di cinque anni possono fare a meno dei farmaci antireflusso e' piu' alto rispetto a qualsiasi altra metodica, e si aggira su percentuali che, pur non raggiungendo mai il 100%, sono sempre comunque molto elevate.
Su che Ospedale consigliarle non so risponderle perche' non conosco la realta' della sua regione.
Naturalmente non dimentichi che nel suo caso ancora bisogna confermare la diagnosi... e inoltre tenga conto che non tutti i pazienti si possono candidare a questo tipo di intervento: tutto va attentamente valutato da un Chirurgo Generale che abbia buona esperienza nel settore specifico.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Grazie è stato molto chiaro.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Bene, sono contento di esserle stato utile. Cordiali saluti e Buon Anno!
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