Disturbo intestinale perdurante

Gentili dottori buongiorno. Ho 41 anni, di solito vado di corpo regolarmente una volta al giorno e non soffro mai di diarrea o stitichezza (salvo occasionali intossicazioni o comunque episodi circoscritti nel tempo). Da qualche settimana ormai avverto una serie di disturbi all'intestino: meteorismo, borbottii e non vado più regolarmente di corpo, nel senso che magari vado anche 2-3 volte al giorno, alternando diarrea a difficoltà di evacuazione. Due settimane fa, il mio medico mi ha prescritto dei fermenti lattici per una settimana (Enterolactis Plus) ma che sembra non abbiano avuto molto effetto. Dal medico ero andato per fargli vedere recenti esami del sangue con valori normali tranne le transaminasi: GOT 55, GPT 98, GGT 90. Preciso di essere piuttosto soprappeso (98 kg per 1,85 m altezza); il medico mi ha detto di perdere peso ma che non c’è relazione con il disturbo intestinale. Già anni fa, facendo ecografie al fegato periodiche (vedi il motivo di seguito) mi era stata riscontrata statosi, perdendo peso tutto era tornato normale.
Per completezza riporto che sono stato operato di un melanoma superficiale (0,77 mm) 9 anni fa, completamente asportato, senza interessamento linfonodi; tutto bene nei normali controlli periodici, comprese le varie ecografie linfonodi.
Un anno fa ho anche fatto una gastroscopia per periodici problemi allo stomaco (acidità, dolori, ecc.) da cui è risultato quanto segue: “Esofago normale. La mucosa gastrica antrale si presenta distrofica con accentuazione della trama interareolare sottostante e con due piccole erosioni sottoangolari. Normale il duodeno sino in D3”; Diagnosi “Gastropatia cronica”; il medico mi ha prescritto un ciclo con un inibitore pompa protonica (non ricordo nome): tutto bene anche se ogni tanto avverto qualche bruciore.

Mi preoccupa questo fastidio all’intestino che non va via; non è molto fastidioso ma è presente. Avverto anche ogni tanto una sensazione di bocca amara: è possibile che sia il fegato? Il medico mi ha prescritto nuovamente esami previa modifica dieta che sto seguendo per stabilire correlazione alterazioni con l’alimentazione. Essendo già stato scottato con l’esperienza del melanoma ho il terrore di un cancro. I sintomi sono compatibili? Preciso che tra i miei parenti non mi risultano casi di cancro all’intestino o stomaco.
Potete darmi qualche lume? Purtroppo sono piuttosto ansioso e non riesco a smettere di pensare a cose negative. Vi ringrazio molto,
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
I sintomi riferiti sono molto apsecifici e non in relazione ad una possibile neoplasia, tuttavia una variazione nelle abitudini intestinali non altrimenti spiegata richiede in genere una valutazione e questo potrebbe anche comportare, a giudizio del suo medico, un' eventuale colonscopia.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Utente
Utente
La ringrazio dottore per la sua risposta. Quando è indicata la colonscopia? Dai sintomi/situazione descritti lei come procederebbe?

Grazie ancora
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Pur non essendoci sintomi d' allarme, considerata l' ansia, considererei la colonscopia per escludere patologie organiche.
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Utente
Utente
Gentile dottor Favara, non vorrei abusare della sua disponibilità, ma le chiedo un chiarimento: perché dice che, considerata l'ansia, considererebbe la colonscopia? L'ansia non porta di solito a sopravvalutare i sintomi? Personalmente, la sola idea di dover fare un esame che potrebbe rivelare qualcosa di negativo, mi fa stare male. E' chiaro che, qualora un medico lo ritenesse necessario, la farei... Quali patologie organiche sono compatibili con quanto descritto?
Grazie ancora, spero di non chiedere troppo... Un saluto
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Prego, nella prima parte della sua descrizione parla di recente insorgenza di variazione nelle abitudini alvine. Il sintomo potrebbe essere correlato con la presenza di patologia organica del colon ( ad esempio polipi) per la cui diagnosi l' esame di elezione è la colonscopia
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