- non rispondere mai al telefono del proprio studio medico o dalle segretarie incaricate a prendere
Buona sera Dottori,
come si evince dalla mia storia clinica da circa un anno e mezzo ho avuto una serie di problemi gastrointestinali che mi hanno portato a debellare una serie di batteri/patologie (giardia lamblia, enterobacter cloacae, HPylori, uretrite) e in conseguenza di ciò sono diventato intollerante al lattosio. La mia situazione intestinale non è ancora del tutto risolta in quanto ho terminato la dieta da lattosio e sto cercando di capire quanto sia il mio grado di intolleranza.
Attualmente non sono riuscito ad eradicare HPylori con il primo ciclo di cure:
primi 5 gg.
- esopral 20 mg.: una cps. mezzora prima di colazione e una mezzora prima di cena;
- amoxicillina 1 g: una cps. subito prima della colazione e una subito prima di cena;
secondi 5 gg.:
- esopral 20 mg.: una cps. mezzora prima di colazione e una mezzora prima di cena;
- tinidazolo 500 mg: una cps un ora dopo colazione e una ora dopo cena;
- claritromicina 500 mg.: una cps. due ore dopo colazione e una due ore dopo cena;
al termine per 10 gg. 1 cps. prima di colazione di prolactis start.
Dopo 4 settimane dal termine della cura ho rifatto il breath test all'urea ma è risultato come la prima volta positivo, con il valore addirittura raddoppiato (precedente 6,5 DOB, attuale 12,5 DOB)
Il Dottore (Gastroenterologo) che mi ha in cura, di cui preferisco non dare le generalità, è una persona molto seguita al punto da:
- non rispondere mai al telefono del proprio studio medico o dalle segretarie incaricate a prendere appuntamento;
- rispondere a e-mail a distanza di molti giorni o non rispondere proprio;
- tramite proprie segretarie esclusivamente tramite messaggi,
attualmente mi ha fissato un appuntamento non prima del 24 febbraio.
Il mio consulto è richiesto per due motivi:
- posso aspettare così tanto tempo a distanza dal primo ciclo di cure;
- posso cambiare gastroenterologo o è il caso di tenere sempre lo stesso che mi ha seguito sin dall'inizio.
Accanto a queste due richieste faccio alcune riflessioni:
- non credo sia professionale, nonostante stia parlando di un rinomato bravissimo specialista, seguire in questo modo i pazienti, ossia essendo quasi irreperibile e con tempi di trattazione così lunghi;
- io sono un paziente già in cura non chiedo una prima visita quindi credo che i tempi di controllo debbano essere contratti.
Aspetto un Vostro consulto Dottori, e come sempre grazie in anticipo.
come si evince dalla mia storia clinica da circa un anno e mezzo ho avuto una serie di problemi gastrointestinali che mi hanno portato a debellare una serie di batteri/patologie (giardia lamblia, enterobacter cloacae, HPylori, uretrite) e in conseguenza di ciò sono diventato intollerante al lattosio. La mia situazione intestinale non è ancora del tutto risolta in quanto ho terminato la dieta da lattosio e sto cercando di capire quanto sia il mio grado di intolleranza.
Attualmente non sono riuscito ad eradicare HPylori con il primo ciclo di cure:
primi 5 gg.
- esopral 20 mg.: una cps. mezzora prima di colazione e una mezzora prima di cena;
- amoxicillina 1 g: una cps. subito prima della colazione e una subito prima di cena;
secondi 5 gg.:
- esopral 20 mg.: una cps. mezzora prima di colazione e una mezzora prima di cena;
- tinidazolo 500 mg: una cps un ora dopo colazione e una ora dopo cena;
- claritromicina 500 mg.: una cps. due ore dopo colazione e una due ore dopo cena;
al termine per 10 gg. 1 cps. prima di colazione di prolactis start.
Dopo 4 settimane dal termine della cura ho rifatto il breath test all'urea ma è risultato come la prima volta positivo, con il valore addirittura raddoppiato (precedente 6,5 DOB, attuale 12,5 DOB)
Il Dottore (Gastroenterologo) che mi ha in cura, di cui preferisco non dare le generalità, è una persona molto seguita al punto da:
- non rispondere mai al telefono del proprio studio medico o dalle segretarie incaricate a prendere appuntamento;
- rispondere a e-mail a distanza di molti giorni o non rispondere proprio;
- tramite proprie segretarie esclusivamente tramite messaggi,
attualmente mi ha fissato un appuntamento non prima del 24 febbraio.
Il mio consulto è richiesto per due motivi:
- posso aspettare così tanto tempo a distanza dal primo ciclo di cure;
- posso cambiare gastroenterologo o è il caso di tenere sempre lo stesso che mi ha seguito sin dall'inizio.
Accanto a queste due richieste faccio alcune riflessioni:
- non credo sia professionale, nonostante stia parlando di un rinomato bravissimo specialista, seguire in questo modo i pazienti, ossia essendo quasi irreperibile e con tempi di trattazione così lunghi;
- io sono un paziente già in cura non chiedo una prima visita quindi credo che i tempi di controllo debbano essere contratti.
Aspetto un Vostro consulto Dottori, e come sempre grazie in anticipo.
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1) si, puo' aspettare
2) se non ha un buon rapporto credo possa rivolgersi a un collega
prego
2) se non ha un buon rapporto credo possa rivolgersi a un collega
prego
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 27/01/2018.
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