Reflusso gastroesofaeo e nodo alla gola
Gentili Dottori,
Sono una ragazza di 22 anni e in genere godo di buona salute. L'unica cosa di cui soffro da anni è l'anemia dovuta a carenza di ferro per la quale spesso prendo degli integratori.
Vi scrivo perché circa da inizio dicembre avverto saltuariamente una sensazione come di nodo in gola che mi renda la respirazione più difficoltosa. Chiarisco che non ho episodi di asma o insufficienza respiratoria ma è come se, certi momenti nel corso della giornata, mi sentissi la trachea più stretta e quindi l'aria faticasse a passare come normalmente fa. Prima di natale sono andata dal mio medico di base il quale mi ha visitata e sentito i polmoni. Non ravvedendo problemi particolari, mi ha detto che si poteva trattare di una forma atipica di reflusso e perciò mi aveva consigliato il gaviscon dopo i pasti per una decina di giorni. Fatto sta che nulla era cambiato perciò ho fatto una visita dal gastroenterologo e, dopo pochi giorni, ho svolto la gastroscopia dal quale è emerso reflusso gastroesofaeo, esofagite di tipo A Los Angeles, una piccola ernia iatale e risultato positivo dell'helicobacter pyroli (per il quale a breve inizierò l'antibiotico).
Sono quindi due settimane che seguo una dieta regolare evitando cibi acidi e grassi, prendo il pantorc 40 al mattino e l'esoxx dopo i pasti ma la situazione non mi sembra migliorata.
È necessario attendere più a lungo per alleviare i sintomi?
Premetto che sono una persona molto ipocondriaca e appena avverto qualche strano sintomo penso al peggio! Il medico mi ha anche detto infatti che il fastidio che ho potrebbe essere alimentato se non scaturito dal l'ansia.
Grazie mille per l'attenzione.
Sono una ragazza di 22 anni e in genere godo di buona salute. L'unica cosa di cui soffro da anni è l'anemia dovuta a carenza di ferro per la quale spesso prendo degli integratori.
Vi scrivo perché circa da inizio dicembre avverto saltuariamente una sensazione come di nodo in gola che mi renda la respirazione più difficoltosa. Chiarisco che non ho episodi di asma o insufficienza respiratoria ma è come se, certi momenti nel corso della giornata, mi sentissi la trachea più stretta e quindi l'aria faticasse a passare come normalmente fa. Prima di natale sono andata dal mio medico di base il quale mi ha visitata e sentito i polmoni. Non ravvedendo problemi particolari, mi ha detto che si poteva trattare di una forma atipica di reflusso e perciò mi aveva consigliato il gaviscon dopo i pasti per una decina di giorni. Fatto sta che nulla era cambiato perciò ho fatto una visita dal gastroenterologo e, dopo pochi giorni, ho svolto la gastroscopia dal quale è emerso reflusso gastroesofaeo, esofagite di tipo A Los Angeles, una piccola ernia iatale e risultato positivo dell'helicobacter pyroli (per il quale a breve inizierò l'antibiotico).
Sono quindi due settimane che seguo una dieta regolare evitando cibi acidi e grassi, prendo il pantorc 40 al mattino e l'esoxx dopo i pasti ma la situazione non mi sembra migliorata.
È necessario attendere più a lungo per alleviare i sintomi?
Premetto che sono una persona molto ipocondriaca e appena avverto qualche strano sintomo penso al peggio! Il medico mi ha anche detto infatti che il fastidio che ho potrebbe essere alimentato se non scaturito dal l'ansia.
Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
Potrebbe trattarsi di un "nodo alla gola" su base ansiogena. Non escluderei comunque un reflusso che non risponde agli IPP per cui eseguirei la titolazione della gastrinemia (prelievo di sangue) sotto terapia con pantoprazolo.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
Grazie mille per la risposta.
In settimana andrò dal medico per prendere la prescrizione dell'antibiotico e gli chiederò di fare le analisi che mi ha consigliato.
Ad ogni modo, lei crede che devo preoccuparmi ? È il caso di fare ulteriori accertamenti ? Tutti i medici con cui ho parlato hanno escluso che potesse essere un problema di tipo respiratorio e l'hanno quindi ricondotto sempre ad una questione digestiva o psicologica. Come le ho scritto, purtroppo penso sempre alle peggiori malattie e quindi sto cercando di capire se sia il caso di farmi visitare da un altro specialista (pneumologia, cardiologo..).
Grazie ancora per la pazienza !
Grazie mille per la risposta.
In settimana andrò dal medico per prendere la prescrizione dell'antibiotico e gli chiederò di fare le analisi che mi ha consigliato.
Ad ogni modo, lei crede che devo preoccuparmi ? È il caso di fare ulteriori accertamenti ? Tutti i medici con cui ho parlato hanno escluso che potesse essere un problema di tipo respiratorio e l'hanno quindi ricondotto sempre ad una questione digestiva o psicologica. Come le ho scritto, purtroppo penso sempre alle peggiori malattie e quindi sto cercando di capire se sia il caso di farmi visitare da un altro specialista (pneumologia, cardiologo..).
Grazie ancora per la pazienza !
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6k visite dal 22/01/2018.
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