Continui blocchi intestinali con diarrea

buongiorno! sono un ragazzo di 20 anni che sta inutilmente facendo il giro degli ospedali e visite specialistiche con continui ricoveri ormai hanno provato di tutto dalla cura con levopraid e lexil pensando a disturbi psicosomatici al test per HIV e niente non se ne cava un ragno dal buco i sintomi sono sempre gli stessi da mesi e in continuo peggioramento in pratica ho questi blocchi intestinali (cosi dicono) in cui il l'intestino sembra immobile e si riempe di feci cosa che mi comporta dolori alle anche destra e sinistra nonché nausea e dolori addominali per cui non vado in bagno anche per sette giorni consecutivi e per il quale sono costretto a prendere forti lassativi prescritti dai medici che nelle radiografie barietate vedono un forte rallentamento dell' intestino e lo vedono pieno di feci. seguiti però da brevi periodi di diarrea (che non combacia col blocco intestinale) in cui le feci sono gialle-verdi liquide o non formate in questi periodi che durano max 3-4 giorni i dolori soprattutto sotto le prime costole a destra e sinistra diventano lancinanti e mi costringono a stare a letto 24ore al giorno in una posizione quasi fetale l'importante che sia coricato e di lato aggiugo che prima di questi brevi periodi di diarrea sento come un risveglio intestinale con continui borbottii e movimeti interni anche per 2 giorni cosa mi consigliate di fare? sono praticamente un vegetale da un ricovero all'altro qualsiasi dieta o cura antiblocco non ha funzionato a ciò si aggiunge un ernia iatale sarebbe il caso di andare fuori dalla sardegna dove abito io e da genova dove studio viste le molte terapie assolutamente inefficaci.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
La sintomatologia potrebbe essere comaptibile con una sindrome aderenziale (nel caso fosse stato operato all'addome in passato) o con un disturbo da rallentato transito intestinale. Sicuramente in Sardegna ci sono le comeptenze specialistiche necessarie per condurre un corretto iter diagnostico e terapeutico, non credo sia quindi necessario fare viaggi.Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Grazie Mille effettivamente ho effettuato un intervento di appendicectomia a ottobre rivelatosi inutile e amettendo la verità i sintomi sono fortemente aumentati dopo l'intervento infatti prima erano presenti ma tollerabili in caso di sindrome aderenziale si può fare qualcosa per accertarla anche con un esame c'è poi una cura stesso discorso vale per il rallentamento intestinale. posso fare qualcosa inoltre per tentare di aiutare i medici verso una diagnosi certa? la ringrazio infinitamente per la disponibilità e per la rapidità con cui mi ha risposto.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
La sindrome aderenziale trova un' indicazione chirurgica quando si presenta un' occlusione, negli altri casi le indicazioni all' intervento sono discutibili e i risultati modesti.Non esistono terapie alternative.
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Attivo dal 2008 al 2009
Ex utente
Attualmente sono ricoverato presso la sezione chirurgica dell'ospedale Brotzu di Cagliari una delle poche eccellenze in campo sanitario che la Sardegna offra effettivamente i medici mi hanno parlato della possibilità di aderenze ma sembrano averla scartata non vorrei però che fosse proprio quello il mio problema che esami si possono fare per verificare questa ipotesi. la ringrazio ancora una volta per i consigli che ha voluto darmi.
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Dr. Stefano Spina Chirurgo generale, Colonproctologo 12.5k 250
Sebbene non sia possibile escluderla con certezza, visto il precedente intervento laparotomico, la sindrome aderenziale non e' detto sia responsabile di tutti i suoi disturbi. Tanto piu' che lei aveva alcuni di questi sintomi ben prima del suddetto intervento.
Visto che si trova ricoverato al Brotzu sono certo che i Colleghi sapranno prescriverle accertamenti tesi a verificare la presenza di eventuali malattie infiammatorie del colon o di sindromi intestinali di altro genere.
Cordiali saluti

dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com

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