SOLUZIONE RISOLUTIVA REFLUSSO GASTRICO ED ERNIA IATALE
Sono un uomo di 38 anni, scrivo perché da circa 14 anni soffro di reflusso gastrico.
Uso da sempre ipp, inizialmente con cicli mensili o bimestrali prescritti dal medico di famiglia (Limpidex 15mg), successivamente in modo continuativo, nel tempo ho dovuto aumentare il dosaggio da 15mg a 30mg sempre di Limpidex ogni mattina.
Malgrado l’uso degli ipp ho avuto problemi di varia natura, tra cui otite catarrale da reflusso, ragione per la quale ho dovuto sostenere anche un intervento di paracentesi timpanica.
Nel tempo ho avuto vari incontri specialistici con medici che mi hanno prescritto diete ferree e utilizzo di antiacidi.... ad esempio una delle tante: evitare agrumi, caffe, alcolici, super alcolici, bevande gassate, pomodoro, aglio, cipolla, cibi fritti, cibi grassi, cibi molto speziati, menta, aceto, sughi e salse. Assumere Noremifa sciroppo 2 ore circa dopo i pasti. Questa dieta non ha risolto i miei problemi ma mi ha dato miglioramenti, ma comunque non risolto.
La diagnosi è sempre la stessa, reflusso gastroesofageo da stress e piccola ernia iatale.
Sicuramente ci sarà una componente di somatizzazione nervosa, visto che il mio lavoro di imprenditore richiede molte energie mentali.
Ma ad oggi malgrado abbia abbandonato l’uso dell’alcol, smesso di fumare, eliminando anche insaccati e carne, menta, liquirizia, agrumi, pomodori ecc ecc oltre a sentirmi privato di alimenti che adoro, non ho risolto il problema.
Anzi a 38 anni mi sembra di avere dei limiti invalidanti peggiori di un anziano, non posso gustarmi un bicchiere di vino neanche nelle occasioni speciali o un pasto in tranquillità se non ho la pastiglia ipp, o ad esempio il mattino i fastidiosi catarri che mi fanno parlare a stento, o ad esempio frequenti dolori al petto.
Quindi scrivo perché dopo 14 anni di pastiglie sono interessato a risolvere definitivamente il mio problema invalidante, sono disposto a provare la strada dell’intervento chirurgico o l’intervento di plastica antireflusso.
Chiedo consulto a luminari in merito.
Grazie.
Uso da sempre ipp, inizialmente con cicli mensili o bimestrali prescritti dal medico di famiglia (Limpidex 15mg), successivamente in modo continuativo, nel tempo ho dovuto aumentare il dosaggio da 15mg a 30mg sempre di Limpidex ogni mattina.
Malgrado l’uso degli ipp ho avuto problemi di varia natura, tra cui otite catarrale da reflusso, ragione per la quale ho dovuto sostenere anche un intervento di paracentesi timpanica.
Nel tempo ho avuto vari incontri specialistici con medici che mi hanno prescritto diete ferree e utilizzo di antiacidi.... ad esempio una delle tante: evitare agrumi, caffe, alcolici, super alcolici, bevande gassate, pomodoro, aglio, cipolla, cibi fritti, cibi grassi, cibi molto speziati, menta, aceto, sughi e salse. Assumere Noremifa sciroppo 2 ore circa dopo i pasti. Questa dieta non ha risolto i miei problemi ma mi ha dato miglioramenti, ma comunque non risolto.
La diagnosi è sempre la stessa, reflusso gastroesofageo da stress e piccola ernia iatale.
Sicuramente ci sarà una componente di somatizzazione nervosa, visto che il mio lavoro di imprenditore richiede molte energie mentali.
Ma ad oggi malgrado abbia abbandonato l’uso dell’alcol, smesso di fumare, eliminando anche insaccati e carne, menta, liquirizia, agrumi, pomodori ecc ecc oltre a sentirmi privato di alimenti che adoro, non ho risolto il problema.
Anzi a 38 anni mi sembra di avere dei limiti invalidanti peggiori di un anziano, non posso gustarmi un bicchiere di vino neanche nelle occasioni speciali o un pasto in tranquillità se non ho la pastiglia ipp, o ad esempio il mattino i fastidiosi catarri che mi fanno parlare a stento, o ad esempio frequenti dolori al petto.
Quindi scrivo perché dopo 14 anni di pastiglie sono interessato a risolvere definitivamente il mio problema invalidante, sono disposto a provare la strada dell’intervento chirurgico o l’intervento di plastica antireflusso.
Chiedo consulto a luminari in merito.
Grazie.
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La chirurgia ovviamente è un'opzione terapeutica deve solo approfondire la parte diagnostica con lo studio esofageo mediante la ph-impedenzometria.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#3]
Ecco un mio articolo sulla procedura. Deve chiedere presso un reparto di Gastroenterologia a Siena..
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/951-reflusso-gastroesofageo-come-ottenere-una-diagnosi-perfetta.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/951-reflusso-gastroesofageo-come-ottenere-una-diagnosi-perfetta.html
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.2k visite dal 11/01/2018.
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