Una metaplasia esofagea
Recentemente ho effettuato una gastroscopia di controllo per una nota ernia iatale. Mi è stata riscontrata una metaplasia esofagea con possibile esofago di barrett da confermare dopo biopsia, modesta gastrite antrale.
La biopsia ha evidenziato:
"Gastrie cronica superficiale attiva lieve, follicolare, non si evidenziano microorganismi,
"mucosa squamocolonnare con metaplasia intestinale e con moderato-severo infiltrato linfocitario, assente la componente granulocitaria(esofago di barrett)".
Desidererei sapere se la diagnosi riportata "assente la componente granulocitaria(esofago di Barrett) vuole intendersi che non è stato riscontrato L'esogago di Barrett.
Da molto tempo(circa 5-6 anni ) stò facendo una terapia di mantenimento con una campressa di omoprazolo da 20 mg a giorni alterni.
Posso continuare con questa terapia senza incorrere a effetti indesiderati nel tempo?
La biopsia ha evidenziato:
"Gastrie cronica superficiale attiva lieve, follicolare, non si evidenziano microorganismi,
"mucosa squamocolonnare con metaplasia intestinale e con moderato-severo infiltrato linfocitario, assente la componente granulocitaria(esofago di barrett)".
Desidererei sapere se la diagnosi riportata "assente la componente granulocitaria(esofago di Barrett) vuole intendersi che non è stato riscontrato L'esogago di Barrett.
Da molto tempo(circa 5-6 anni ) stò facendo una terapia di mantenimento con una campressa di omoprazolo da 20 mg a giorni alterni.
Posso continuare con questa terapia senza incorrere a effetti indesiderati nel tempo?
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Gentile signore,
la diagnosi citoistologica è di "esofago di barrett"; l'accenno alla componente granulocitaria riguarda il tipo di sottostante infiammazione, ma non cambia l'orientamento terapeutico.
Per quanto riguarda la terapia citata non sono descritti effetti collaterali legati al tempo prolungato di assunzione; la sorveglianza periodica con endoscopia è parte integrante dell'iter diagnostico-terapeutico per l'esofag di Barrett.
Cordiali saluti.
la diagnosi citoistologica è di "esofago di barrett"; l'accenno alla componente granulocitaria riguarda il tipo di sottostante infiammazione, ma non cambia l'orientamento terapeutico.
Per quanto riguarda la terapia citata non sono descritti effetti collaterali legati al tempo prolungato di assunzione; la sorveglianza periodica con endoscopia è parte integrante dell'iter diagnostico-terapeutico per l'esofag di Barrett.
Cordiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 21/12/2008.
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