Colon irritabile: è davvero tutto psicosomatico?

Buongiorno,
vi scrivo perché è da un anno che - a seguito di scrupolosi esami come colonscopia (dalla quale sono risultati 3 diverticoli non infiammati), analisi delle feci, del sangue per celiachia ecc. - la gastroenterologa mi ha diagnosticato il colon irritabile.

Dopo svariati tentativi con farmaci, come lexil (che assumo tutt'ora), duspatal (che ha peggiorato la situazione), la conclusione è stata di provare con della psicoterapia perché è probabilmente tutto psicopatico.

Sono d'accordo che la maggior parte del problema lo sia, perché l'ansia mi impedisce di fare qualunque cosa includa l'uscire di casa creandomi crampi addominali non da poco, ma, se anche stando a casa, i problemi si manifestano - seppur in maniera più leggera - non potrebbe essere qualcos'altro?

Per esempio, solitamente nell'arco della giornata devo andare in bagno circa 4 volte: appena sveglio, tra le 11 e le 12 fisso, prima di cena e dopo cena.

Questa routine è quotidiana, con l'unico dettaglio che se sono a casa riesco a posticipare la "seduta" delle 11-12 o a volte quella prima di cena.
Quella dopo cena invece c'è sempre, ma è costituita unicamente da un po' di dolori con aria, qualsiasi cosa io mangi - che sia pasta, un po' di carne, insalata.

Scrivo qui perché volevo sapere voi cosa ne pensaste, naturalmente so che ciò che non sostituisce una diagnosi, ma un parere è sempre ben accetto, anche perché oramai la mia gastroenterologa sembra averci rinunciato totalmente.

Grazie e buon lavoro