Malattia da reflusso gastroesofageo: mi togliereste un dubbio?

Salve,
ho 22 anni.
Da circa un anno e mezzo presento una sintomatologia non invadente per cui è stata effettuata la diagnosi di reflusso gastroesofageo.
Sono stato in cura per lo più presso il medico di famiglia, che mi ha sempre consigliato terapie che hanno alleviato i sintomi ma mai curato il reflusso.

Visto che ho letto delle possibili complicanze, come esofago di barrett, comunque, ho deciso di andare a visita presso uno specalista per curare il reflusso e sconguirare la presenza di complicazioni.
La mia sintomatologia è la seguente: tosse subito dopo i pasti con senso di viscoso alla gola, che dura per pochi minuti. Acidità di stomaco senza reflusso acido dopo aver ingerito cibi particolari (caffè, cioccolata, cibi grassi o abbondanti ecc.), reflusso acido molto raro, penso di avere 1-2 episodi ogni settimana, ma lievissimi e caratterizzati da poche ruttazioni che fanno salire acido su per l'esofago. Senso di peso sullo sterno.

Il gastroenterologo non si è esposto, ha detto che la possibilità di esofago di Barrett c'è perché una percentuale, anche se piccola, è presente e si può escludere solo con gastroscopia. Tuttavia attiene ai casi gravi che si sono perpetuati per anni, a sua detta.
Mi ha anche fatto capire, però, che il senso di pesantezza allo sterno che provo è dovuto alle contrazioni dei muscoli dell'esofago e non alla sua esposizione agli acidi gastrici.

Sulla base di questo, non pretendo di escludere di avere questa patologia, ma comunque dovrebbe essere una sintomatologia che indica un reflusso per niente grave, no? Posso quindi pensare che sia davvero molto ma molto raro che io abbia l'esofago di Barrett a seguito del reflusso?

Purtroppo la gastroscopia la farò tra un mese, quindi per il momento sono in ansia...
Non vi chiedo di escludere la mia preoccupazione, però sulla base di quanto detto dovrebbero esserci meno probabilità rispetto a una persona con sintomi più intensi?

Grazie.