Poca tolleranza all'alcool dopo digiuno dovuto a blocco intestinale
Buongiorno,
vorrei cortesemente avere delle spiegazioni e dei suggerimenti. Mio marito (53 anni, 77 kg per 1,80) beve abitualmente vino da tavola (non superalcolici) e in 30 anni non l’ho mai visto nemmeno annebbiato. Il suo consumo abituale è un pò cambiato negli ultimi anni: beve esclusivamente a cena, fino a 4-5 bicchieri. E’ un uomo maturo, responsabile, lavora, non fuma, ne frequenta i bar. Ultimamente però sono successi 2 episodi che non sappiamo come giudicare. Il primo 3 mesi fa. Dopo un breve ricovero per occl. intestinale (risolto con digiuno e 4 giorni di flebo) è rimasto per 1 mese a dieta leggera, e per sua iniziativa non ha bevuto più nulla. Durante il ricovero gli è stato riscontrato il fegato un po’ ingrossato e leggera colecisti. Poi una domenica per una festa in famiglia si è concesso per la prima volta 3 bicchieri a pranzo. Il pomeriggio ha lavorato in giardino, fino a sera tutto ok. Alle 7 partiamo in macchina e mi accorgo che qualcosa non va: la guida di solito dinamica è invece lenta e incerta, ripete più volte le cose, strascica le parole. Il mio pensiero è stato che potesse avere un'ischemia in corso, quindi ho preso la guida e l'ho portato al P.Soccorso. Test neurologici e Tac negativi, ma gli esami del sangue hanno rilevato una dose molto alta di alcool nel sangue (oltre i 200), tanto che il medico insisteva con sgarbo che avesse bevuto un sacco. Non era così, eravamo tutti presenti. Diceva che la gente con quel tasso alcolico non si regge in piedi. Il bello è che mio marito era pressoché lucido; il medico stesso all'accettazione non trovava niente di strano nel suo comportamento e mi chiedeva se ero sicura che qualcosa non andasse.
Alla fine abbiamo concluso che visto il digiuno forzato e la dieta, forse il suo organismo era come quello di un bambino a cui all'improvviso si danno 3 bicchieri di vino... e non li ha retti bene (ma dopo tutte quelle ore???).
Ora a distanza di qualche mese ha ripreso il consumo di vino, ma ha ridotto drasticamente la quantità a 2 bicchieri la sera (tranne sabato-domenica a pranzo). Tutto ok per 3 mesi. Fino a sabato scorso dove è accaduta la stessa - identica - situazione: 3 bicchieri a pranzo, mezza birra piccola il pomeriggio con un amico sotto casa (mentre lavorava!) tutto normale fino alle 7 quando partiamo in macchina. Ho capito da come guidava e da come parlava: era annebbiato, pur rispondendo in modo coerente. Ovviamente siamo tornati a casa.
Tra l’altro il giorno dopo, visto che stavamo in casa, abbiamo fatto una sorta di “test”: ha bevuto a pranzo, il pomeriggio non è accaduto nulla, e neppure alla sera.
Cos’è che gli accade? E' meglio che rinunci del tutto? Deve fare delle analisi? Possibile che l’effetto si manifesti dopo così tante ore, e saltuariamente?
Grazie e cordiali saluti
vorrei cortesemente avere delle spiegazioni e dei suggerimenti. Mio marito (53 anni, 77 kg per 1,80) beve abitualmente vino da tavola (non superalcolici) e in 30 anni non l’ho mai visto nemmeno annebbiato. Il suo consumo abituale è un pò cambiato negli ultimi anni: beve esclusivamente a cena, fino a 4-5 bicchieri. E’ un uomo maturo, responsabile, lavora, non fuma, ne frequenta i bar. Ultimamente però sono successi 2 episodi che non sappiamo come giudicare. Il primo 3 mesi fa. Dopo un breve ricovero per occl. intestinale (risolto con digiuno e 4 giorni di flebo) è rimasto per 1 mese a dieta leggera, e per sua iniziativa non ha bevuto più nulla. Durante il ricovero gli è stato riscontrato il fegato un po’ ingrossato e leggera colecisti. Poi una domenica per una festa in famiglia si è concesso per la prima volta 3 bicchieri a pranzo. Il pomeriggio ha lavorato in giardino, fino a sera tutto ok. Alle 7 partiamo in macchina e mi accorgo che qualcosa non va: la guida di solito dinamica è invece lenta e incerta, ripete più volte le cose, strascica le parole. Il mio pensiero è stato che potesse avere un'ischemia in corso, quindi ho preso la guida e l'ho portato al P.Soccorso. Test neurologici e Tac negativi, ma gli esami del sangue hanno rilevato una dose molto alta di alcool nel sangue (oltre i 200), tanto che il medico insisteva con sgarbo che avesse bevuto un sacco. Non era così, eravamo tutti presenti. Diceva che la gente con quel tasso alcolico non si regge in piedi. Il bello è che mio marito era pressoché lucido; il medico stesso all'accettazione non trovava niente di strano nel suo comportamento e mi chiedeva se ero sicura che qualcosa non andasse.
Alla fine abbiamo concluso che visto il digiuno forzato e la dieta, forse il suo organismo era come quello di un bambino a cui all'improvviso si danno 3 bicchieri di vino... e non li ha retti bene (ma dopo tutte quelle ore???).
Ora a distanza di qualche mese ha ripreso il consumo di vino, ma ha ridotto drasticamente la quantità a 2 bicchieri la sera (tranne sabato-domenica a pranzo). Tutto ok per 3 mesi. Fino a sabato scorso dove è accaduta la stessa - identica - situazione: 3 bicchieri a pranzo, mezza birra piccola il pomeriggio con un amico sotto casa (mentre lavorava!) tutto normale fino alle 7 quando partiamo in macchina. Ho capito da come guidava e da come parlava: era annebbiato, pur rispondendo in modo coerente. Ovviamente siamo tornati a casa.
Tra l’altro il giorno dopo, visto che stavamo in casa, abbiamo fatto una sorta di “test”: ha bevuto a pranzo, il pomeriggio non è accaduto nulla, e neppure alla sera.
Cos’è che gli accade? E' meglio che rinunci del tutto? Deve fare delle analisi? Possibile che l’effetto si manifesti dopo così tante ore, e saltuariamente?
Grazie e cordiali saluti
[#1]
Inizierei con una visita epatologica.
Suo marito ha tenuto un consumo alcolico elevato per molto tempo: occorre indagare sulla funzionalità epatica.
Parallelamente farei anche una visita neurologica.
Mi aggiorni se le fa piacere.
Cordialmente.
Suo marito ha tenuto un consumo alcolico elevato per molto tempo: occorre indagare sulla funzionalità epatica.
Parallelamente farei anche una visita neurologica.
Mi aggiorni se le fa piacere.
Cordialmente.
MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia
[#2]
Utente
Buongiorno,
la ringrazio per la rapida risposta. Volevo chiederle se lo specialista a cui far riferimento è il Gastroenterologo e in che modo viene verificata la funzionalità epatica (esami del sangue più specifici?).
Questo perchè in realtà è già stato sottoposto ad entrambe le visite (dopo esami del sangue ed ecografia) che si sono concluse con semplici indicazioni di dieta leggera, attività fisica, mantenimento del peso e assunzione di un farmaco per 3 mesi per la colecisti (indicazioni seguite in questi 3 mesi). A breve abbiamo un controllo e vorrei essere certa che sia sottoposto agli esami più idonei.
Grazie di nuovo,
cordiali saluti
la ringrazio per la rapida risposta. Volevo chiederle se lo specialista a cui far riferimento è il Gastroenterologo e in che modo viene verificata la funzionalità epatica (esami del sangue più specifici?).
Questo perchè in realtà è già stato sottoposto ad entrambe le visite (dopo esami del sangue ed ecografia) che si sono concluse con semplici indicazioni di dieta leggera, attività fisica, mantenimento del peso e assunzione di un farmaco per 3 mesi per la colecisti (indicazioni seguite in questi 3 mesi). A breve abbiamo un controllo e vorrei essere certa che sia sottoposto agli esami più idonei.
Grazie di nuovo,
cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 30/10/2017.
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