Correlazione epatite b e cirrosi

Buona sera a tutti i signori medici.
Vorrei ciedervi un parere: Ho 26 anni e sono portatore HBV dalla nascita, la mia situazione è stazionaria, le ALT sono sempre un po mosse( intorno agli 70/80)le AST sono nella normagli altri indici di funzionalità epatica sono nella norma. I miei markers sono HbsAG+, ant-Hbs-, anti-HbC+;anti-Hbe+;HbeAg-;HbcAg-; anti-HDV+, HBV-dna Negativo.Le gamma globuline sono lievemente aumentate( 22,3 v.n 14-21)
In eta pediatrica ho fatto due cicli con interferone-Alfa ottenendo la negativizzazione del HBV-dna ma non la siero conversione.
Leggendo un po in giro ho visto che il rischio di avere una cirrosi è alto.
Volevo chiedervi il fatto che abbia sempre le ALT un po mosse gioca a mio sfavore come prognosi nello sviluppo di una cirrosi?
Cosa ne pensate?


Grazie anticipatamente
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Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signore,
è ragionevole supporre che la modica elevazione delle transaminasi sia, nel suo caso, di pertinenza epatica. Tale ipotesi è maggiormente probabile in presenza di valori aumentati di gammaglobuline (ha poco senso l'espressione del valore percentuale, occorre conoscere il valore assoluto!). Tuttavia, anche supponendo che vi sia una situazione infiammatoria, il tipo di epatite cronica può essere definita soltanto attraverso l'osservazione istocitologica. L'evoluzione e la prognosi di una epatite cronica pesisitente, ad esempio, è diversa da quella di una epatite cronica attiva. Quest'ultima ha probabilità di evoluzione in cirrosi, ma i tempi in cui ciò avviene e le modalità sono piuttosto variabili.
Le considerazioni sulla probabilità investono soprattuttutto la statistica e, in pratica e nel caso singolo, hanno senso se è possibile mettere in opera delle misure di prevenzione e di diagnosi precoce.
Da un punto di vista tecnico-diagnostico e in linea con l'esigenza di conoscenza scientifica, dovrei consigliarle di praticare una biopsia epatica, ma da un punto di vista strettamente clinico tale pratica, nel suo caso, può essere ritardata.
L'evoluzione della sua condizione non desta al momento preoccupazione per una evoluzione spiacevole e, allo stato attuale, ulteriori conoscenze non modificherebbero l'iter di sorveglianza (analisi di laboratorio, ecografia epatica) e le raccomandazioni igieniche (evitare l'assunzione di alcolici e farmaci potenzialmente epatotossici).
Da quel che scrive, però, mi sembra di cogliere una condizione di preoccupazione che - anche in virtù del lavoro verso il quale si sta indirizzando - meriterebbe una maggiore attenzione sulla gestione dell'ansia.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
Utente
Cosa intende con una migliore gestione dell'ansia?
Sono consapevole "purtroppo" che il mestiere che mi accingo a fare può espormi a rischio ma è una cosa che a me piace tantissimo fare.
Non sono ansioso è solo che pazienti cirrotici ne vedo tanti e volevo togliermi il dubbio se anche io potrò finire così.
Purtroppo ho contratto l'epatite per via verticale e me l'anno diagnosticata a 4 anni quando ormai non potevano fare più nulla.
Ci convivo da sempre ma adesso forse sono diventato più conscio su cosa mi porto dentro.
Grazie ancora.
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signore,
se ha acquisito la coscienza, come scrive, di cosa si porta dentro, congratulazioni e auguri per il suo lavoro.
Ho inteso nel post precedente sottolineare quanto è opportuno distaccare il coinvolgimento personale dai casi che, in virtù del lavoro che si svolge, vengono alla nostra osservazione. Per molti l'esperienza è maestra di vita, ma prima che l'esperienza venga fatta è opportuna qualche riflessione.
Cordiali saluti.