Dolore intenso sterno
Buonasera gentili Dottori,
vi espongo brevemente la mia situazione.
Ho sempre sofferto (soprattutto negli ultimi anni) di forti dolori di pancia (gorgoglii vari e forti crampi) subito dopo i pasti.
Ho fatto varissime analisi, da esami del sangue ripetute più volte ad esami per la celiachia e per varie intolleranze/allergie risultando tutte negative, se non quelle legate agli inalanti che risultano piuttosto elevate (come peli del gatto, graminacee...).
Soffro da circa 10 anni di forti dolori renali, tra cui calcoli, pielonefrite (una sola volta con febbre altissima), coliche renali e renella.
Questa è purtroppo la mia situazione generale.
Però non è tutto, perché il problema grosso, per cui vi contatto, è sorto il giorno 30 Aprile 2017.
Ho iniziato ad accusare fortissimi dolori localizzati al centro del torace, altezza cuore circa, che si ripercuotevano attraversandomi fino alla spina dorsale tanto che non riuscivo nemmeno a sfiorare la pelle senza sentire ancora più dolore. Quella volta (la prima) ho accusato un dolore tale che non riuscivo più a respirare ed espandere la gabbia toracica. Sono stata immediatamente ricoverata in ospedale, dove sono rimasta per 3 giorni.
Mi è stata somministrata immediatamente una flebo di antidolorifico e gastro-protettore e ossigeno.
Mi hanno effettuato tutti i possibili esami da cui è sorta proteina C reattiva a 5,07 (intervallo 0,00-0,50), Amilasi 112 e Lipasi 89.
Dall'ecografia risultava tutto nella norma se non una vescica mediamente distesa contenente fini echi in sospensione a livello delle porzioni declivi, come per sedimento le pareti della vescica non sono ispessite.
I dottori hanno avuto varie ipotesi tra cui un virus, visto che la settimana antecedente avevo avuto febbre a 40, fino ad arrivare ad ipotizzare che tale dolore fosse dovuto a cibo o di nuovo legato a problemi ai reni. Tali però si sono pur sempre rivelate solo ipotesi visto che nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione logica a tale dolore.
Il problema sarebbe terminato li se il dolore non si fosse più ripresentato, ma purtroppo dal quel fatidico 30 aprile io soffro regolarmente di tale dolore, che può variare da 1 ora a 3 giorni, di varissime intensità e soprattutto in qualsiasi momento della giornata.
Sono quindi andata da uno specialista in gastroenterologia che mi ha segnato una gastroscopia rivelando esofago, stomaco e duodeno privi di lesioni e gastrite cronica lieve focalmente attiva, negatività per l'H.P.
Tengo a specificare, che quando sono stata da tale dottore, il quale oltretutto mi ha anche effettuato una ulteriore ecografia, avevo un attacco di dolore al momento. Lui ipotizzò che fosse legato allo PSOAS e alla postura tenuta, non sapendo neanche lui darmi una spiegazione logica.
Io non so più cosa fare visto che talvolta il dolore è tale da tornar in ospedale, antidolorifici e gastro-protettori non sono efficaci.
Non so neanche a chi rivolgermi.
Chiedo quindi a voi consigli e vostre teorie.
Grazie mille.
vi espongo brevemente la mia situazione.
Ho sempre sofferto (soprattutto negli ultimi anni) di forti dolori di pancia (gorgoglii vari e forti crampi) subito dopo i pasti.
Ho fatto varissime analisi, da esami del sangue ripetute più volte ad esami per la celiachia e per varie intolleranze/allergie risultando tutte negative, se non quelle legate agli inalanti che risultano piuttosto elevate (come peli del gatto, graminacee...).
Soffro da circa 10 anni di forti dolori renali, tra cui calcoli, pielonefrite (una sola volta con febbre altissima), coliche renali e renella.
Questa è purtroppo la mia situazione generale.
Però non è tutto, perché il problema grosso, per cui vi contatto, è sorto il giorno 30 Aprile 2017.
Ho iniziato ad accusare fortissimi dolori localizzati al centro del torace, altezza cuore circa, che si ripercuotevano attraversandomi fino alla spina dorsale tanto che non riuscivo nemmeno a sfiorare la pelle senza sentire ancora più dolore. Quella volta (la prima) ho accusato un dolore tale che non riuscivo più a respirare ed espandere la gabbia toracica. Sono stata immediatamente ricoverata in ospedale, dove sono rimasta per 3 giorni.
Mi è stata somministrata immediatamente una flebo di antidolorifico e gastro-protettore e ossigeno.
Mi hanno effettuato tutti i possibili esami da cui è sorta proteina C reattiva a 5,07 (intervallo 0,00-0,50), Amilasi 112 e Lipasi 89.
Dall'ecografia risultava tutto nella norma se non una vescica mediamente distesa contenente fini echi in sospensione a livello delle porzioni declivi, come per sedimento le pareti della vescica non sono ispessite.
I dottori hanno avuto varie ipotesi tra cui un virus, visto che la settimana antecedente avevo avuto febbre a 40, fino ad arrivare ad ipotizzare che tale dolore fosse dovuto a cibo o di nuovo legato a problemi ai reni. Tali però si sono pur sempre rivelate solo ipotesi visto che nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione logica a tale dolore.
Il problema sarebbe terminato li se il dolore non si fosse più ripresentato, ma purtroppo dal quel fatidico 30 aprile io soffro regolarmente di tale dolore, che può variare da 1 ora a 3 giorni, di varissime intensità e soprattutto in qualsiasi momento della giornata.
Sono quindi andata da uno specialista in gastroenterologia che mi ha segnato una gastroscopia rivelando esofago, stomaco e duodeno privi di lesioni e gastrite cronica lieve focalmente attiva, negatività per l'H.P.
Tengo a specificare, che quando sono stata da tale dottore, il quale oltretutto mi ha anche effettuato una ulteriore ecografia, avevo un attacco di dolore al momento. Lui ipotizzò che fosse legato allo PSOAS e alla postura tenuta, non sapendo neanche lui darmi una spiegazione logica.
Io non so più cosa fare visto che talvolta il dolore è tale da tornar in ospedale, antidolorifici e gastro-protettori non sono efficaci.
Non so neanche a chi rivolgermi.
Chiedo quindi a voi consigli e vostre teorie.
Grazie mille.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 28/10/2017.
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