Difficoltà digestive quotidiane

Buongiorno,
da circa 7 anni soffro di disturbi digestivi, che sono stati classificati come “sindrome del colon irritabile”.
Nei primi anni, i sintomi erano perlopiù associati ad una sensazione di peso localizzato nella parte sx bassa dell’addome, che fu poi definito come contrazione del sigma (avvertivo, infatti, i movimenti e le “pulsazioni” del colon), con stitichezza e flatulenza, sia a stomaco pieno che vuoto. A seguito di terapia con normix e duspatal, la situazione era migliorata.

Tuttavia, nell'ultimo anno, vi è stato un forte peggioramento della mia capacità digestiva, con sintomi non più localizzati nella parte bassa dell’apparato digerente, bensì in quella alta, con nausea, bruciore alla bocca dello di stomaco e sensazione di peso/blocco addominale. Il primo episodio significativo si è verificato con l’aver contratto un tipico virus intestinale invernale lo scorso anno (con vomito), al quale sono seguiti, e seguono tuttora quotidianamente, episodi di “attacchi di nausea” (senza vomito) e bruciori di stomaco, sia seguito, che non, dell’assunzione di cibi o anche solo di liquidi.
A questi episodi, molto ricorrenti durante la giornata, si associa, talvolta, un coinvolgimento del sistema nervoso simpatico, con aumento del battito cardiaco e della temperatura corporea.
La situazione sembra leggermente migliorare solo dopo l’eruttazione, traguardo molto difficile da raggiungere, in quanto vi è spesso una sensazione di ritorno in gola di quanto ingerito, senza la fuoriuscita di aria.

Gli esami a cui mi sono sottoposta negli anni sono i seguenti:

- esame per la ricerca del sangue e dei parassiti nelle feci: negativo
- esame celiachia: negativo
- esame ricerca elicobater pylori: negativo
- esame ricerca anticorpi anti cellule parietali gastriche: negativo
- esame ricerca candida intestinale: positivo (problema non risolto neanche attraverso la cura con due cicli di anti-micotico)
- gastroscopia con biopsia: lieve note di flogosi cronica della tonaca propria e lieve iperplasia dell’epitelio foveolare
- esami vitamina B12 e acido folico: al di sotto del range previsto (carenza)
- RAST: negativo
- intolleranza al latte in fase neonatale, eliminato completamente dall’alimentazione da circa 1 mese

Attualmente, a seguito di prescrizione del medico di base, sto assumendo, da circa due mesi, levobren (dieci gocce prima dei pasti) + iniezioni di dobetin (2 a settimana). Il gastroenterologo, al posto di levobren, aveva invece proposto l’assunzione di lexil.

A vs avviso, quale potrebbe essere la diagnosi più attendibile e la cura maggiormente consigliabile? E’ necessaria per voi una colonscopia (che è uno dei pochi esami che mi manca)?

Gradirei poter riuscire a trovare una soluzione al problema, poiché convivere con il disturbo della nausea e la pesantezza di quanto ingerito, ogni giorno, sta fortemente condizionando la mia quotidianità, nonostante la mia giovane età.

Vi ringrazio per il vs gentile riscontro.
Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.6k 1.1k
Probabilmente gastrite/reflusso.
Faccia la terapia specifica.
Cordialmente.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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Buongiorno,
La ringrazio. Intende quindi che potrebbe non trattarsi di una malattia autoimmune?
Anche con un semplice reflusso/gastrite si può avvertire una sintomatologia così intensa e frequente?
A suo avviso, per quanto tempo devo continuare con levobren?
Grazie
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