Reflusso gastroesofageo e mal di stomaco persistente
Soffro di mal di stomaco da circa 20 anni, a fasi alterne. Negli ultimi 2 anni sono molto peggiorata, il mal di stomaco è diventato quasi quotidiano. Mi curo da tanti anni con vari inibitori di pompa, negli ultimi anni con Lansoprazolo da 30 mg che prendo ogni 2-3 mesi.
Ho fatto l'anno scorso una gastroscopia da cui ne è derivato un cardias incontinente.
Continuo a fare una vita molto "limitata", niente bevande gassate, pochissima cioccolata, cucina leggera...ho 33 anni e mi piacerebbe mangiare con più liberta, vivere senza dover avere il problema quotidiano di dolori lancinanti che talvolta mi rendono difficile persino respirare normalmente, non mi permettono di alzarmi dal letto.
Esiste una cura DEFINITIVA per il reflusso? è valutabile un'intervento chirurgico al cardias? cosa posso fare per non soffrire mai più di mal di stomaco? è sufficiente la gastroscopia o devo fare analisi approfondite?
Aggiungo anche che da circa un anno ho notato che la mia digestione è diventata molto molto lenta, digerisco il cibo dopo 6-7 ore che ho mangiato. mi sento sazia con pochissimo e ho molta aria nello stomaco come ingerisco poche cose.
sono davvero scoraggiata e non vedo una cura per questo problema. per favore datemi un suggerimento che mi permetta di migliorare la qualità della mia vita che al momento è molto bassa! grazie
Ho fatto l'anno scorso una gastroscopia da cui ne è derivato un cardias incontinente.
Continuo a fare una vita molto "limitata", niente bevande gassate, pochissima cioccolata, cucina leggera...ho 33 anni e mi piacerebbe mangiare con più liberta, vivere senza dover avere il problema quotidiano di dolori lancinanti che talvolta mi rendono difficile persino respirare normalmente, non mi permettono di alzarmi dal letto.
Esiste una cura DEFINITIVA per il reflusso? è valutabile un'intervento chirurgico al cardias? cosa posso fare per non soffrire mai più di mal di stomaco? è sufficiente la gastroscopia o devo fare analisi approfondite?
Aggiungo anche che da circa un anno ho notato che la mia digestione è diventata molto molto lenta, digerisco il cibo dopo 6-7 ore che ho mangiato. mi sento sazia con pochissimo e ho molta aria nello stomaco come ingerisco poche cose.
sono davvero scoraggiata e non vedo una cura per questo problema. per favore datemi un suggerimento che mi permetta di migliorare la qualità della mia vita che al momento è molto bassa! grazie
[#1]
le consiglio chiaramente di farsi consigliare dal suo medico crante o andare da uno specialista (gastroenterologo, o un clinico chirurgo). la gastroscopia forse dovrà essere ripetuta con lo stduio dell'elicobacter pilori (di cui non ha fatto mensione), esistono altre indagini che mirano a studiare sia il tempo che la quantità del reflusso, è un esame fastidioso e di secondo livello, cioè utilizzato per valutare la possibilità di un eventuale intervento chirurìgico, esistono inoltre altre indagini radiologiche utili a migliorare la conoscenza della sua situazione. sono rimasto molto vago solo per il fatto che il mio punto di vista è solo virtuale è importante che lei si rivolga al medico che potrà avere la possibilità di interrogarla, di visitarla e poi decidere la strada diagnostico terapeutica ideale per la sua situazione.
buona giornata e buone feste
marco catani
buona giornata e buone feste
marco catani
Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale
[#2]
Ex utente
Gentile professore sono già in cura da un gastroenterologo (cambiato di recente perchè il precedente non aveva purtroppo trovato nessuna soluzione al mio problema).
volevo chiederle se l'operazione al cardias è oggi praticabile, che probabilità di riuscita ha, che "fastidio" comporta, quanto tempo non si può mangiare dopo l'intervento, se è molto dolorosa, se è fatta in laparoscopia o con metodo tradizionale.
Mi parlava di un esame che individua la quantità di reflusso prodotto..come si chiama? mi dice che è fastidioso, in che senso? ma quindi c'è la possibilità che io "produca" reflusso in misura maggiore di un'altra persona che ha il mio stesso problema? e questo incide sui dolori che provoca?
esiste oggi una cura farmacologica, alternativa all'intervento, che cura definitivamente il problema del reflusso?
Quando ho fatto la gastroscopia (tra l'altro nell'ospedale dove lei lavora) non mi hanno fatto la biopsia per la ricerca dell'HP perchè non lo hanno ritenuto necessario. Ritiene invece che sia fondamentale?
grazie per la sua gentile risposta.
volevo chiederle se l'operazione al cardias è oggi praticabile, che probabilità di riuscita ha, che "fastidio" comporta, quanto tempo non si può mangiare dopo l'intervento, se è molto dolorosa, se è fatta in laparoscopia o con metodo tradizionale.
Mi parlava di un esame che individua la quantità di reflusso prodotto..come si chiama? mi dice che è fastidioso, in che senso? ma quindi c'è la possibilità che io "produca" reflusso in misura maggiore di un'altra persona che ha il mio stesso problema? e questo incide sui dolori che provoca?
esiste oggi una cura farmacologica, alternativa all'intervento, che cura definitivamente il problema del reflusso?
Quando ho fatto la gastroscopia (tra l'altro nell'ospedale dove lei lavora) non mi hanno fatto la biopsia per la ricerca dell'HP perchè non lo hanno ritenuto necessario. Ritiene invece che sia fondamentale?
grazie per la sua gentile risposta.
[#5]
La terapia del reflusso e' di tipo farmacologico, ed e' infatti quello che lei sta facendo.
In alcuni casi selezionati tuttavia esiste la soluzione chirurgica: si tratta della cosiddetta "funduplicatio", attualmente possibile per via laparoscopica, trattamento che in genere garantisce ottimi risultati.
Ovviamente io non sono in grado di dirle se questa strada e' indicata nello specifico: deve necessariamente individuare la causa del reflusso, effettuando una serie di accertamenti come indicatole dal dr. Catani, quindi verificare se il suo e' uno di quei casi che possono o meno giovarsi del suddetto intervento chirurgico; e infine valutarne con attenzione benefici, rischi e possibili complicanze.
Cordiali saluti
In alcuni casi selezionati tuttavia esiste la soluzione chirurgica: si tratta della cosiddetta "funduplicatio", attualmente possibile per via laparoscopica, trattamento che in genere garantisce ottimi risultati.
Ovviamente io non sono in grado di dirle se questa strada e' indicata nello specifico: deve necessariamente individuare la causa del reflusso, effettuando una serie di accertamenti come indicatole dal dr. Catani, quindi verificare se il suo e' uno di quei casi che possono o meno giovarsi del suddetto intervento chirurgico; e infine valutarne con attenzione benefici, rischi e possibili complicanze.
Cordiali saluti
dott. Stefano Spina
www.stefanospina.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11.5k visite dal 14/12/2008.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.