Colonscopia e referto esame istologico: malattia infiammatoria cronica?
Salve.
Dopo alcuni mesi dalla rapidissima diagnosi di RCU e l'assunzione di Mesalazina, visto che il mio stato di salute continuava a peggiorare (orticaria ed effetti indesiderati dovuti a suddetto farmaco), ho deciso di rivolgermi a un altro specialista.
Quest'ultimo ha ritenuto opportuno sottopormi ad un'altra colonscopia per accertarr se effettivamente ci fosse una malattia infiammatoria cronica.
Ho sospeso la mesalazina all'inizio di settembre. Mi son sottoposto alla seconda colonscopia (stavolta con preparazione adeguata) in data 4 ottobre.
Dall'esame endoscopico, non è venuto fuori nulla di rilevante, ma mi è stata comunque effettuata una biopsia.
Di seguito, vi riporto il referto dell'esame istologico:
Mattia V.:
CAMPIONE INVIATO
digerente - colon - biopsia endoscopica: retto
NOTIZIE CLINICHE
Assenza di segni endoscopicamente accertabili
REFERTO
MACROSCOPIA: alcuni frammenti
DIAGNOSI
Il quadro morfologico mostra frammenti di mucosa colonica con regolare quota e maturazione ghiandolare. La lamina propria mostra edema e spiccata congestione e flogosi cronica di grado lieve, solo focalmente moderata con accenno ed arrangiamento simil-follicolare in uno dei frammenti.
Su questo campione, reperto infiammatorio cronico privo di carattere di specificità, da valutare alla luce del complessivo quadro clinico-anamnestico, endoscopico e laboratoristico.
*
Alla luce di tale referto, è possibile escludere una malattia infiammatoria cronica (anche perché i valori di VES, PCR e calprotectin sono stati SEMPRE nella norma)?
Potrebbe trattarsi di sindrome da colon irritabile?
Nell'ultimo mese ho cominciato ad assumere fermenti lattici e son tornato a nutrirmj con un'alimentazione regolare.
Anche le evacuazioni mi si sono regolarizzate in numero e consistenzs (anche se a volte risultano ancora molli), ma non ho mai avuto scariche diarroiche.
Dopo alcuni mesi dalla rapidissima diagnosi di RCU e l'assunzione di Mesalazina, visto che il mio stato di salute continuava a peggiorare (orticaria ed effetti indesiderati dovuti a suddetto farmaco), ho deciso di rivolgermi a un altro specialista.
Quest'ultimo ha ritenuto opportuno sottopormi ad un'altra colonscopia per accertarr se effettivamente ci fosse una malattia infiammatoria cronica.
Ho sospeso la mesalazina all'inizio di settembre. Mi son sottoposto alla seconda colonscopia (stavolta con preparazione adeguata) in data 4 ottobre.
Dall'esame endoscopico, non è venuto fuori nulla di rilevante, ma mi è stata comunque effettuata una biopsia.
Di seguito, vi riporto il referto dell'esame istologico:
Mattia V.:
CAMPIONE INVIATO
digerente - colon - biopsia endoscopica: retto
NOTIZIE CLINICHE
Assenza di segni endoscopicamente accertabili
REFERTO
MACROSCOPIA: alcuni frammenti
DIAGNOSI
Il quadro morfologico mostra frammenti di mucosa colonica con regolare quota e maturazione ghiandolare. La lamina propria mostra edema e spiccata congestione e flogosi cronica di grado lieve, solo focalmente moderata con accenno ed arrangiamento simil-follicolare in uno dei frammenti.
Su questo campione, reperto infiammatorio cronico privo di carattere di specificità, da valutare alla luce del complessivo quadro clinico-anamnestico, endoscopico e laboratoristico.
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Alla luce di tale referto, è possibile escludere una malattia infiammatoria cronica (anche perché i valori di VES, PCR e calprotectin sono stati SEMPRE nella norma)?
Potrebbe trattarsi di sindrome da colon irritabile?
Nell'ultimo mese ho cominciato ad assumere fermenti lattici e son tornato a nutrirmj con un'alimentazione regolare.
Anche le evacuazioni mi si sono regolarizzate in numero e consistenzs (anche se a volte risultano ancora molli), ma non ho mai avuto scariche diarroiche.
[#1]
Nessuna malattia infiammatoria cronica.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Grazie mille per la repentina risposta, dr. Cosentino.
La sua affermazione mi rincuora moltissimo anche e soprattutto perché, dopo la diagnosi affrettata fattami a luglio, ho trascorso mesi infernali dal punto di vista fisico e psicologico.
Quindi, posso stare tranquillo? Si può totalmente escludere una malattia infiammatoria cronica?
A volte ancora avverto sensazione di gonfiore addominale e borbottii. Il tutto è accompagnato da feci normali in colore e forma, ma che a contatto con l'acqua si sfaldano.
A cosa potrebbe essere dovuto ciò?
Lo specialista a cui mi sono rivolto ha detto che bisogna proseguire con le indagini (anche alla luce dei dolori allo stomaco conseguenti all'assunzion protratta di mesalazina). Spero di non aver rovinato il mio fisico e la mia salute per via di una diagnosi affrettata e scorretta...
La sua affermazione mi rincuora moltissimo anche e soprattutto perché, dopo la diagnosi affrettata fattami a luglio, ho trascorso mesi infernali dal punto di vista fisico e psicologico.
Quindi, posso stare tranquillo? Si può totalmente escludere una malattia infiammatoria cronica?
A volte ancora avverto sensazione di gonfiore addominale e borbottii. Il tutto è accompagnato da feci normali in colore e forma, ma che a contatto con l'acqua si sfaldano.
A cosa potrebbe essere dovuto ciò?
Lo specialista a cui mi sono rivolto ha detto che bisogna proseguire con le indagini (anche alla luce dei dolori allo stomaco conseguenti all'assunzion protratta di mesalazina). Spero di non aver rovinato il mio fisico e la mia salute per via di una diagnosi affrettata e scorretta...
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.1k visite dal 18/10/2017.
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