Una forte colica

salve! è dal mese di agosto che sono iniziati i miei problemi. Ho avuto una forte colica con dolori lancinanti nella parte bassa dell'addome e nella zona lombare. Ho eseguito una ecografia completa dove si è riscontrata solo sabbiolina renale e forte meteorismo. Una radiografia diretta all'addome con "dilatazione delle anse del tenue e presenza di piccoli livelli idroaerei".
esami del sangue vari con valori nella norma. La mia gastroenterologa ha attribuito il tutto alla sabbiolina ma su mia insistenza mi ha fatto eseguire un esame delle feci. L'esame parassitologico è risultato positivo per la presenza di uova di ascaris lumbricoides. Ho preso prima tre compresse di combantrin ma non avendo miglioramenti a distanza di una settimana ho iniziato il trattamento con vermox 100mg due compresse al giorno per tre giorni. Ora devo ripetere l'esame ma i miei sintomi sono rimasti identici:forti bruciori intestinali senza diarrea sia all'addome inferiore che nella zona lombare. Anzi da qualche giorno si è unito anche dolore alla schiena all'altezza dei polmoni. Volevo sapere se questo parassita porta delle conseguenze gravi e soprattutto se non è andato via col vermox esistono altri rimedi? Purtroppo le cose che ho letto in internet non sono incoraggianti e al di la del fastidio di avere questi sintomi da mesi adesso comincio anche a preoccuparmi...
[#1]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signora,
dalle informazioni che ci fornisce sembra che la sintomatologia addominale sia più di pertinenza urologica (renella-calcolosi) che di tipo gastrointestinale. Risulta utile dunque la prevenzione con adeguato apporto di liquidi e - se ritenuto opportuno dal medico curante - un uso saltuario di farmaci antispastici.
La presenza occasionale di piccoli livelli idroaeei alla rx diretta dell'addome va sempre correlata con le condizioni cliniche per assumere valore di gravità o di scarsa significatività (quest'ultimo mi sembra il suo caso).
Per l'infestazione da parassiti di cui scrive ha praticato inizialmente una terapia corretta; sono dell'avviso, però, che la successiva terapia non fosse strettamente necessaria poiché non è possibile desumere l'inefficacia del pirantel dalla presenza di sintomi: i disturbi gastrointestinali infatti, fanno parte degli effetti collaterali indesiderati del farmaco (anche del mebendazolo!). Dunque per sapere se il parassita è assente dovrà praticare l'esame delle feci.
Come le è stato consigliato, lasci stare le informazioni mediche su internet laddove spesso non è facile distinguere l'attendibilità delle informazioni e soprattutto la portata ingiustificatamente allarmistica o inopportunamente tranquillizzante.
Cordiali saluti.

Alessandro Scuotto, MD, PhD.

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per avermi risposto e mi scusi se approfitto della sua disponibilità, ma è possibile che il parassita passi nel sangue e raggiunga così altri organi? E' possibile che la sua presenza nell'intestino abbia potuto creare qualche infiammazione visto che nell'esame delle feci sono stati trovati anche leucociti?Per quanto riguarda la renella sto bevendo circa due litri d'acqua al giorno da settembre...possibile che il dolore non si attenui nemmeno un pò? Inoltre ho una fitta sul lato sinistro della zona lombare, come se mi sentissi tirare.
Sono molto scoraggiata perchè da qualunque medico vada mi sento presa in giro come se fossi una visionaria...nessuno prende in considerazione i miei sintomi...
[#3]
Dr. Alessandro Scuotto Gastroenterologo, Perfezionato in medicine non convenzionali, Dietologo 7.4k 216
Gentile signora,
la domanda, che spesso viene posta, "è possibile che...?" pone il medico in difficoltà poiché l'obiettivo della terapia proposta - dopo aver posto la diagnosi corretta - è proprio quello di evitare l'insorgenza di possibilità spiacevoli e indirizzare verso quelle favorevoli.
Mi spiace che si senta scoraggiata e che avverta sottovalutate le sue esigenze, ma nel rapporto medico-paziente è fondamentale stabilire una mutua fiducia: esponga con chiarezza queste perplessità al collega che ha scelto di consultare per la visita. Può capitare talvolta di ritenere scontate alcune informazioni e di fornire quindi un'impressione superficiale, vedrà che le sue richieste non saranno disattese.
Cordiali saluti.