Sono

Buonasera,
avrei bisogno di un consulto riguardante la celiachia. Vi spiego brevemente la mia anamnesi. All'età di 17 anni ho iniziato a soffrire di problemi intestinali che il medico ha sempre ricondotto a colon irritabile. Da 2 anni, ho iniziato a soffrire di vaginiti che si presentavano sempre più frequentemente (alla fine, tutti i mesi) e che non rispondevano agli antimicotici prescritti dalla ginecologa, sia quelli in crema che quelli per bocca. Ho anche eseguito un tampone vaginale per la ricerca di funghi e batteri, ma è risultato tutto negativo. In più, ho iniziato a soffrire anche di cistite, anche questa si presentava sempre più spesso e sempre più forte. L'esame delle urine mostrava solo infiammazione.
Ad aprile ho eseguito una gastroscopia perché negli ultimi 2 anni ho iniziato a soffrire di gastrite e reflusso che non rispondevano alla terapia con esomeprazolo (l'ultimo ciclo è durato 3 mesi), l'esame ha rivelato una lieve incontinenza cardiale. In tutto questo periodo, l'intestino non è mai stato regolare e spesso le feci erano acide e ho sempre sofferto di meteorismo e cattiva digestione.
Ad agosto, in occasione di un forte episodio di cistite, il medico mi ha prescritto un'ecografia completa dell'addome in quanto avevo un forte dolore al basso ventre (ormai io convivevo con il mal di pancia, ma in quell'occasione il dolore era lancinante). L'ecografia non mostra alterazioni se non una brutta colite e il medico ecografista, sentita la mia anamnesi, ha detto che, secondo lui, mi sono sensibilizzata al glutine e che è stato il colon ad infiammare l'apparato genito-urinario per cui mi ha suggerito di effettuare un lungo periodo di dieta senza glutine per disintossicarmi (non so se è il termine corretto) e poi provare a rinserirlo piano piano per vedere come reagisco. Mi ha suggerito, inoltre, di togliere anche il lattosio dalla dieta dato che questo mi provoca diarrea e meteorismo. Sono, quindi, andata dal medico di famiglia che mi ha segnato gli anticorpi per la celiachia per escluderla e sono risultata negativa, ma non ho mai eseguito una biopsia. Ho letto sul sito dell'AIC, però, che a volte, è possibile avere gli anticorpi negativi e la biopsia intestinale positiva. Mi chiedo, quindi, macroscopicamente, se fossi celiaca, l'endoscopista avrebbe visto alterazioni del duodeno? Devo fare la biopsia o posso star tranquilla che non sono celiaca? Ho letto che esiste la sensibilità al glutine non celiaca e penso che l'ecografista intendesse questo; io, al momento, non sto assumendo né glutine né lattosio e devo dire che la pancia si è sgonfiata molto, digerisco meglio, sono molto meno stanca e mi stanno sparendo dei bollicini che avevo sia in viso che sul corpo. Ho letto, però, che togliere il glutine dalla dieta può essere dannoso, in che senso?
In attesa di una risposta, ringrazio in anticipo per la disponibilità
Cordiali saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Da quanto descrive ha un'intolleranza al glutine di tipo non celiaco. Si tratta di una patologia reversibile dopo un congruo periodo di sospensione (3-6-12 mesi). Non vedo perché l'eliminazione del glutine nel suo caso debba fare male.


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
La ringrazio per la pronta risposta.
Cordiali saluti
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Di nulla ed auguroni
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