Non voglio sottopormi ad un'altra gastroscopia, perché non riesco a sopportarla, e, per questo
Sono una donna di 68 anni e, da almeno 15, oltre che a soffrire di emorragie dal retto, quando mangio un piatto di riso, sebbene in bianco, non riesco a deglutirlo e devo lasciare una parte della porzione.
Il riso non scende nell'esofago, sono colta dal singhiozzo e, spesso, sono costretta ad andare in bagno e a vomitarlo.
Feci una gastroscopia tanti anni fa, ma, a parte un'ernia iatale, non mi fu trovato niente di particolare.
Quanto alle emorragie dal retto, mi sono sottoposta, nello stesso periodo, a colonscopia, ma mi furono attribuite alle emorroidi, che avrei dovuto provvedere a togliere. Ora, tuttavia, si sono calmate, eccetto quando mangio cibi non indicati, per esempio quelli cucinati al ristorante.
Non bevo, non fumo, non mangio, se non in rare occasioni, cibi elaborati, non assaggio mai cioccolata ed evito i dolci.
Eppure, questo disturbo all'esofago prosegue imperterrito e, non di rado, ho rigurgiti acidi.
Sono anche dimagrita, ma questo non mi dispiace affatto
Non voglio sottopormi ad un'altra gastroscopia, perché non riesco a sopportarla, e, per questo motivo, non parlo del mio disturbo nemmeno con il mio medico di base.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie.
Il riso non scende nell'esofago, sono colta dal singhiozzo e, spesso, sono costretta ad andare in bagno e a vomitarlo.
Feci una gastroscopia tanti anni fa, ma, a parte un'ernia iatale, non mi fu trovato niente di particolare.
Quanto alle emorragie dal retto, mi sono sottoposta, nello stesso periodo, a colonscopia, ma mi furono attribuite alle emorroidi, che avrei dovuto provvedere a togliere. Ora, tuttavia, si sono calmate, eccetto quando mangio cibi non indicati, per esempio quelli cucinati al ristorante.
Non bevo, non fumo, non mangio, se non in rare occasioni, cibi elaborati, non assaggio mai cioccolata ed evito i dolci.
Eppure, questo disturbo all'esofago prosegue imperterrito e, non di rado, ho rigurgiti acidi.
Sono anche dimagrita, ma questo non mi dispiace affatto
Non voglio sottopormi ad un'altra gastroscopia, perché non riesco a sopportarla, e, per questo motivo, non parlo del mio disturbo nemmeno con il mio medico di base.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie.
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Potrebbe trattarsi di un disturbo della motilità esofagea e sarebbe indicata una manometria. Può comunque effettuare uno studio radiologico del transito esofageo prima di passare alla manometria, leggermente più fastidiosa.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#5]
Ovviamente la gastroscopia sarebbe l'esame ideale per chiarire. Oggi viene anche praticata per via nasale senza alcun fastidio:
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1675-la-gastroscopia-transnasale-sempre-piu-gradita-da-pazienti-e-medici.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1675-la-gastroscopia-transnasale-sempre-piu-gradita-da-pazienti-e-medici.html
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Si. È proprio così. Il riso è il primo alimento che s'impatta in esofago in caso di patologia ostruittiva. È quello che chiediamo sempre ai pazienti con disturbi della deglutizione.
Questo consulto ha ricevuto 15 risposte e 2.3k visite dal 26/09/2017.
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