Coliche recidivanti? (ormai son 2 mesi che ne soffro...)
Gentili dottori, vi scrivo per avere da voi un parere,
ho 26 anni e da circa metà ottobre soffro di continuo e costante dolore addominale.
il dolore si localizza in 3 zone precise:
1 al di sotto della cassa toracica, al centro sopra l'ombelico (come se avessi una costante pressione in quel punto, questo è l'unico dei 3 che sento distintamente tutto il giorno)
2 all'appendice (avverto un forte dolore premendo in quella zona, al punto che credevo si trattasse di appendicite)
3 nella parte diametralmente opposta all'appendice dell'addome (cioè sul fianco sinistro in basso)
il primo tra i tre è un dolore costante, che ho quotidianamente da oltre 2 mesi, cui si accompagna un senso di gonfiore e tensione addominale (come se fossi sempre pieno), rumori intestinali e sensazione come di "liquido" o "bolle" all'intestino (con annesse eruttazioni).
è una situazione particolarmente fastidiosa perchè è come se non stessi mai bene. dormo poco la notte e la mattina svegliandomi ho sempre una sensazione di liquido nell'intestino.
ho cercato per questo un consulto medico, premetto che non ho mai sofferto di problemi intestinali e son sempre stato in salute.
il mio medico di base mi ha visitato 3 volte in questi 2 mesi ed è convinto si tratti di coliche addominali recidivanti con annessa una infiammazione dell'appendice.
all'inizio ipotizzò che la causa fosse lo stress e mi ha prescritto questi prodotti:
lansoprazolo al mattino 1 compressa a stomaco vuoto
levobren 1 compressa prima di pranzo.
valpinax 1 compressa la sera dopo cena.
che ho assunto per tutto novembre con purtroppo scarsi risultati (dolore attenuato ma mai scomparso).
in dicembre (periodo sinceramente sereno e privo di stress) ho nuovamente consultato il dottore che mi ha prescritto il duspatal in combinazione con il lansoprazolo in sostituzione degli ultimi 2.
mi sono bastati 2 giorni per peggiorare terribilmente, al punto da dover tornare all'assunzione di levobren e valpinax (per intenderci in 2 soli giorni il dolore era molto più intenso e debilitante).
ho quindi deciso di sottopormi ad esami del sangue e delle urine (esami di routine e per la celiachia) di cui riceverò i risultati la prossima settimana, e ad una ecografia presso un gastroenterologo consigliatomi dallo stesso medico di base.
il gastroenterologo non ha riscontrato nessun problema intestinale (solo un ingrossamento delle ampolle renali) e non ha dato alcun peso alle mie problematiche (non mi ha tastato l'addome, non mi ha ascoltato mentre gli segnalavo i sintomi, non mi ha fornito una diagnosi!) dicendomi solo di riportare tutto al mio medico di base (ma come vado privatamente da uno specialista e mi tratta in questo modo rimandandomi dal medico generalista della mutua?)
in definitiva per lui non ho nulla, peccato che son 2 mesi che ho questo dolore.
la prossima settimana dovrei ricevere i risultati di queste analisi ma sono piuttosto sconfortato. il medico di base sembra non sapere che pesci prendere e io inizio a non reggere più questa sensazione di gonfiore e tensione addominale costante.
vorrei chiedervi dunque se e quali esami potrei fare per capire quale problema potrei avere.
esami che possano far vedere qualcosa che potrebbe essere sfuggito ad una ecografia intestinale (mi è stato detto che ad es. la diverticolite non si vede in ecografia così come i mutamenti della mucosa intestinale)
ho sentito parlare del fit test, breath test, clisma opaco, colon e gastroscopia. mi interessa solo avere un quadro chiaro della situazione e risolvere il problema spero che qualcuno qui possa aiutarmi, perchè dopo l'incontro con quel gastroenterologo (che mi ha trattato come un malato immaginario) sono molto ma molto sconfortato.
vorrei inoltre chiedervi se conoscete specialisti a napoli o milano presso cui è possibile rivolgersi. vi prego sinceramente di aiutarmi con consigli effettivi (e non un semplice invito a rivolgermi al mio medico di base) perchè ne ho davvero bisogno.
ho 26 anni e da circa metà ottobre soffro di continuo e costante dolore addominale.
il dolore si localizza in 3 zone precise:
1 al di sotto della cassa toracica, al centro sopra l'ombelico (come se avessi una costante pressione in quel punto, questo è l'unico dei 3 che sento distintamente tutto il giorno)
2 all'appendice (avverto un forte dolore premendo in quella zona, al punto che credevo si trattasse di appendicite)
3 nella parte diametralmente opposta all'appendice dell'addome (cioè sul fianco sinistro in basso)
il primo tra i tre è un dolore costante, che ho quotidianamente da oltre 2 mesi, cui si accompagna un senso di gonfiore e tensione addominale (come se fossi sempre pieno), rumori intestinali e sensazione come di "liquido" o "bolle" all'intestino (con annesse eruttazioni).
è una situazione particolarmente fastidiosa perchè è come se non stessi mai bene. dormo poco la notte e la mattina svegliandomi ho sempre una sensazione di liquido nell'intestino.
ho cercato per questo un consulto medico, premetto che non ho mai sofferto di problemi intestinali e son sempre stato in salute.
il mio medico di base mi ha visitato 3 volte in questi 2 mesi ed è convinto si tratti di coliche addominali recidivanti con annessa una infiammazione dell'appendice.
all'inizio ipotizzò che la causa fosse lo stress e mi ha prescritto questi prodotti:
lansoprazolo al mattino 1 compressa a stomaco vuoto
levobren 1 compressa prima di pranzo.
valpinax 1 compressa la sera dopo cena.
che ho assunto per tutto novembre con purtroppo scarsi risultati (dolore attenuato ma mai scomparso).
in dicembre (periodo sinceramente sereno e privo di stress) ho nuovamente consultato il dottore che mi ha prescritto il duspatal in combinazione con il lansoprazolo in sostituzione degli ultimi 2.
mi sono bastati 2 giorni per peggiorare terribilmente, al punto da dover tornare all'assunzione di levobren e valpinax (per intenderci in 2 soli giorni il dolore era molto più intenso e debilitante).
ho quindi deciso di sottopormi ad esami del sangue e delle urine (esami di routine e per la celiachia) di cui riceverò i risultati la prossima settimana, e ad una ecografia presso un gastroenterologo consigliatomi dallo stesso medico di base.
il gastroenterologo non ha riscontrato nessun problema intestinale (solo un ingrossamento delle ampolle renali) e non ha dato alcun peso alle mie problematiche (non mi ha tastato l'addome, non mi ha ascoltato mentre gli segnalavo i sintomi, non mi ha fornito una diagnosi!) dicendomi solo di riportare tutto al mio medico di base (ma come vado privatamente da uno specialista e mi tratta in questo modo rimandandomi dal medico generalista della mutua?)
in definitiva per lui non ho nulla, peccato che son 2 mesi che ho questo dolore.
la prossima settimana dovrei ricevere i risultati di queste analisi ma sono piuttosto sconfortato. il medico di base sembra non sapere che pesci prendere e io inizio a non reggere più questa sensazione di gonfiore e tensione addominale costante.
vorrei chiedervi dunque se e quali esami potrei fare per capire quale problema potrei avere.
esami che possano far vedere qualcosa che potrebbe essere sfuggito ad una ecografia intestinale (mi è stato detto che ad es. la diverticolite non si vede in ecografia così come i mutamenti della mucosa intestinale)
ho sentito parlare del fit test, breath test, clisma opaco, colon e gastroscopia. mi interessa solo avere un quadro chiaro della situazione e risolvere il problema spero che qualcuno qui possa aiutarmi, perchè dopo l'incontro con quel gastroenterologo (che mi ha trattato come un malato immaginario) sono molto ma molto sconfortato.
vorrei inoltre chiedervi se conoscete specialisti a napoli o milano presso cui è possibile rivolgersi. vi prego sinceramente di aiutarmi con consigli effettivi (e non un semplice invito a rivolgermi al mio medico di base) perchè ne ho davvero bisogno.
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Il dolore addominale è un sintomo molto aspecifico compatibile con diverse patologie, nel suo caso non descrive altri sintomi associati rendendo le ipotesi ancor piu' numerose. E' ovviamente impossibile proporre accertamenti strumentali a distanza, credo che il consiglio piu' sensato sia quello di rivolgersi ad uno specialista col quale stabilire un rapporto di fiducia medico paziente migliore di quello da lei contattato in modo da approfondire il problema insieme.Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5k visite dal 11/12/2008.
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