Clostridium difficle

Gentile dottore,
sono una signora di 58 anni.
Una settimana fa, dopo un periodo piuttosto lungo di lievi disturbi intestinali (feci non formate, soffro di insufficienza pancreatica, quindi so che posso avere questo tipo di evacuazioni), il mio medico mi ha prescritto una terapia di 6 gg di rifaximina (nomix) per disinfettare l'alveo. Mi è sembrato di stare meglio sin dai primi giorni (feci composte). Due giorni dopo la fine della terapia ho avuto un attacco forte di dissenteria. Ho portato le feci ad analizzare con richiesta da parte del medico di tossine per clostridium difficle visto che alcuni anni fa avevo avuto questa forma patologica di colite in seguito ad assunzione di antibiotici. (il mio dottore mi aveva rassicurato che il normix NON provoca clostridium, quindi lo presi con serenità).

Oggi le risposte sono purtroppo positive per tossina A e B. Ho prenotato visita da gastroenterologo. Una cosa mi lascia però perplessa. Come mai dopo quelle due scariche forti di dissenteria, ho iniziato ad essere stitica a tal punto che sono passati 5 giorni prima di potermi scaricare a fatica, e solo dopo aver mangiato frutta la sera prima e aver fatto uso di supposte di glicerina?

Mi aspetto ovviamente di avere di nuovo un attacco di dissenteria, in quanto sono risultata positiva alle due tossine del clostridium (trattato anni fa con metronidazolo, che però mi causa nausea forte).
Oltre a seguire la terapia che mi fornirà il gastroenterologo fra qualche giorno, vorrei un Suo parere su questo aspetto. Devo davvero essere trattata con antibiotico se al momento (pur non assumendo nient'altro che probiotici) sono stitica? E' questo forse preoccupante per ciò che riguarda la mucosa del mio intestino (da anni emetto muco).
Grazie per la cortese attenzione