Dubbio su reflusso gastroesofageo
Buongiorno Gentili Dott.ri,
sono una donna di 40 anni e da metà agosto ho cominciato ad avere problemi di stomaco (difficoltà a digerire, eruttazioni frequenti, bruciori di stomaco, leggera nausea, salivazione eccessiva) e così il 4 Settembre 2017 mi sono sottoposta ad una gastroscopia transnasasale, di cui riporto di seguito il referto:
Faringe/Laringe: Nulla all'epligottide, ai seni piriformi, alle cartilagini aritenoidee e alle corde vocali.
Esofago: Esofago normale per morfologia e rivestimento mucoso. Giunzione squamo- colonnare (Linea Z) di aspetto frastagliato (grado I di ZAP) coincidente con la giunzione esofago-gastrica (apice pliche gastriche)
Cardias: Cardias incontinente (Grado III di Hill - plica mucosa non prominente) per la presenza di un'ernia gastrica iatale da scivolamento
Stomaco: Nulla allo stomaco esplorato in tutte le sue regioni.
Piloro: Piloro normoconformato ed eucinetico.
Duodeno: Nulla al bulbo ed alla seconda porzione duodenale.
Helicobacter Pylori: Negativa la ricerca tramite test rapido all'ureasi
Conclusioni:
- Ernia gastrica iatale da scivolamento (III grado di Hill).
- Test rapido all'ureasi per HP negativo.
Nel referto non c'è scritto, ma il medico che ha eseguito la gastro mi ha detto che ha visto un bel reflusso gastroesofageo.
Mi ha consigliato pantoprazolo 20 mg la mattina per un mese. Gli ho chiesto se era il caso di recarmi in visita da un gastroenterologo e lui non l'ha ritenuto necessario, dicendo che potevo regolarmi da sola, quando avessi sentito sopraggiungere i sintomi avrei potuto iniziare l'assunzione dell'IPP.
Già da prima della gastro ho curato l'alimentazione e i sintomi si erano attenuati; quello che mi preoccupa sono dei sintomi che sono invece peggiorati, nonostante il pantoprazolo, che sono una fastidiosa scialorrea, un senso di nodo in gola e un dolore retrosternale, che in alcuni giorni è fisso, mentre in altri va e viene. Ho difficoltà nella deglutizione.
Vorrei porvi dei quesiti
1)è lecito pensare che il dolore retrosternale (non è bruciore, è proprio dolore, come se avessi un coltello conficcato) ,la scialorrea e la difficoltà a deglutire siano sintomi legati a questo punto all'esofago e non allo stomaco? Anche se dalla gastro l'esofago è risultato nella norma
2) mio padre e mia nonna paterna sono entrambi morti di tumore al pancreas, quindi so di essere un soggetto a rischio. Possono essere questi sintomi legati in qualche modo al pancreas ( ho avuto una pancreatite 4 anni fa e non si è mai trovata la causa). E' il caso di fare un'ecografia e magari amilasi e lipasi?
3) vorrei conoscere l'entità dell'ernia iatala, il III grado di Hill indica un'ernia lieve, media o importante?
Grazie.
Cordiali Saluti
sono una donna di 40 anni e da metà agosto ho cominciato ad avere problemi di stomaco (difficoltà a digerire, eruttazioni frequenti, bruciori di stomaco, leggera nausea, salivazione eccessiva) e così il 4 Settembre 2017 mi sono sottoposta ad una gastroscopia transnasasale, di cui riporto di seguito il referto:
Faringe/Laringe: Nulla all'epligottide, ai seni piriformi, alle cartilagini aritenoidee e alle corde vocali.
Esofago: Esofago normale per morfologia e rivestimento mucoso. Giunzione squamo- colonnare (Linea Z) di aspetto frastagliato (grado I di ZAP) coincidente con la giunzione esofago-gastrica (apice pliche gastriche)
Cardias: Cardias incontinente (Grado III di Hill - plica mucosa non prominente) per la presenza di un'ernia gastrica iatale da scivolamento
Stomaco: Nulla allo stomaco esplorato in tutte le sue regioni.
Piloro: Piloro normoconformato ed eucinetico.
Duodeno: Nulla al bulbo ed alla seconda porzione duodenale.
Helicobacter Pylori: Negativa la ricerca tramite test rapido all'ureasi
Conclusioni:
- Ernia gastrica iatale da scivolamento (III grado di Hill).
- Test rapido all'ureasi per HP negativo.
Nel referto non c'è scritto, ma il medico che ha eseguito la gastro mi ha detto che ha visto un bel reflusso gastroesofageo.
Mi ha consigliato pantoprazolo 20 mg la mattina per un mese. Gli ho chiesto se era il caso di recarmi in visita da un gastroenterologo e lui non l'ha ritenuto necessario, dicendo che potevo regolarmi da sola, quando avessi sentito sopraggiungere i sintomi avrei potuto iniziare l'assunzione dell'IPP.
Già da prima della gastro ho curato l'alimentazione e i sintomi si erano attenuati; quello che mi preoccupa sono dei sintomi che sono invece peggiorati, nonostante il pantoprazolo, che sono una fastidiosa scialorrea, un senso di nodo in gola e un dolore retrosternale, che in alcuni giorni è fisso, mentre in altri va e viene. Ho difficoltà nella deglutizione.
Vorrei porvi dei quesiti
1)è lecito pensare che il dolore retrosternale (non è bruciore, è proprio dolore, come se avessi un coltello conficcato) ,la scialorrea e la difficoltà a deglutire siano sintomi legati a questo punto all'esofago e non allo stomaco? Anche se dalla gastro l'esofago è risultato nella norma
2) mio padre e mia nonna paterna sono entrambi morti di tumore al pancreas, quindi so di essere un soggetto a rischio. Possono essere questi sintomi legati in qualche modo al pancreas ( ho avuto una pancreatite 4 anni fa e non si è mai trovata la causa). E' il caso di fare un'ecografia e magari amilasi e lipasi?
3) vorrei conoscere l'entità dell'ernia iatala, il III grado di Hill indica un'ernia lieve, media o importante?
Grazie.
Cordiali Saluti
[#1]
Si tratta di un'ernia di medie dimensioni e i sintomi possono essere correlati al reflusso. Non pensi al pancreas e si affidi ad un gastroenterologo.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 12/09/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo è la risalita di materiale acido dallo stomaco all'esofago: sintomi, cause, terapie, complicanze e quando bisogna operare.