Intolleranza al frumento glutine-indipendente
Gentili Dottori,
Soffro di disturbi allo stomaco da ormai 6 anni. Il tutto inizialmente è sembrato essere scatenato da cause psicologiche. Subito dopo infatti mi sono stati diagnosticati Depressione e Disturbo d'ansia generalizzato. Ho assunto diversi psicofarmaci e sono stata in terapia da diversi medici, finché, un anno fa, la situazione è tornata gestibile ed ho terminato le cure.
I disagi allo stomaco, nonostante ciò, non sembravano del tutto scomparsi, perciò ho eseguito una gastroscopia e una biopsia volta ad indagare la presenza di Helicobacter Pylori, risultata però negativa. La mera indagine gastroscopica ha diagnosticato cardias beante, e mi è stata prescritta una cura a base di inibitori della pompa protonica (Peridon).
Dal basso della mia ignoranza di studentessa, ho insistito nell'indagare le vere cause del problema, visto che il l cardias poteva rappresentare la causa del reflusso ma non del dolore allo stomaco. Il mio problema principale, infatti, non è il bruciore a faringe ed esofago provocato dalla risalita degli acidi (seppur rappresenti un aspetto molto fastidioso), bensì il forte dolore allo stomaco che molto spesso si propaga fino al lato posteriore-destro del torace, tra le costole. Il medico gastroenterologo, però, non ha reputato necessario indagare a fondo. Nonostante la cura di due mesi da lui prescrittomi, il dolore non diminuiva, costringendomi ad estendere l'assunzione di Peridon oltre il periodo stabilito.
Dopo circa un anno ho reputato opportuno attivarmi per cercare altre soluzioni, visto che l'assunzione di quel farmaco per periodi così prolungati non era consigliabile.
Mi sono quindi rivolta ad un Nutrizionista che, attraverso l'analisi di una goccia di sangue non meglio specificata, mi ha diagnosticato una sensibilità al frumento (grano tenero e grano duro). La dieta da lui prescrittami ha in effetti risolto in gran parte il problema.
Non si tratta di celiachia nè di intolleranza al glutine, dato che l'assunzione di altri tipi di grano quali il Khorassan e il Farro, contenenti glutine, non mi generano alcun problema. Il Nutrizionista non ha voluto darmi ulteriori spiegazioni, ma io ho ipotizzato si trattasse quindi di sensibilità a molecole non ancora conosciute e presenti solo nel frumento e non in altri grani. La loro assunzione mi scatena il dolore nel giro di 5 minuti, perciò mi sembra ormai certo che siano loro una delle cause.
Nonostante ciò, però, in periodi di ansia il dolore si ripresenta più forte che mai e nulla sembra poterlo calmare. Il dolore nel retro della schiena arriva ad essere forte tanto da impedirmi di stare seduta.
Considerando che la fonte della mia ansia non può essere eliminata (esami universitari), considerando che non ho attualmente accesso a cure psicoterapeutiche e che le decine di medici da me interpellati non hanno saputo darmi una risposta, chiedo a voi consigli di qualunque tipo, anche su possibili articoli scientifici recenti che affrontino il problema intolleranza non celiaca
Soffro di disturbi allo stomaco da ormai 6 anni. Il tutto inizialmente è sembrato essere scatenato da cause psicologiche. Subito dopo infatti mi sono stati diagnosticati Depressione e Disturbo d'ansia generalizzato. Ho assunto diversi psicofarmaci e sono stata in terapia da diversi medici, finché, un anno fa, la situazione è tornata gestibile ed ho terminato le cure.
I disagi allo stomaco, nonostante ciò, non sembravano del tutto scomparsi, perciò ho eseguito una gastroscopia e una biopsia volta ad indagare la presenza di Helicobacter Pylori, risultata però negativa. La mera indagine gastroscopica ha diagnosticato cardias beante, e mi è stata prescritta una cura a base di inibitori della pompa protonica (Peridon).
Dal basso della mia ignoranza di studentessa, ho insistito nell'indagare le vere cause del problema, visto che il l cardias poteva rappresentare la causa del reflusso ma non del dolore allo stomaco. Il mio problema principale, infatti, non è il bruciore a faringe ed esofago provocato dalla risalita degli acidi (seppur rappresenti un aspetto molto fastidioso), bensì il forte dolore allo stomaco che molto spesso si propaga fino al lato posteriore-destro del torace, tra le costole. Il medico gastroenterologo, però, non ha reputato necessario indagare a fondo. Nonostante la cura di due mesi da lui prescrittomi, il dolore non diminuiva, costringendomi ad estendere l'assunzione di Peridon oltre il periodo stabilito.
Dopo circa un anno ho reputato opportuno attivarmi per cercare altre soluzioni, visto che l'assunzione di quel farmaco per periodi così prolungati non era consigliabile.
Mi sono quindi rivolta ad un Nutrizionista che, attraverso l'analisi di una goccia di sangue non meglio specificata, mi ha diagnosticato una sensibilità al frumento (grano tenero e grano duro). La dieta da lui prescrittami ha in effetti risolto in gran parte il problema.
Non si tratta di celiachia nè di intolleranza al glutine, dato che l'assunzione di altri tipi di grano quali il Khorassan e il Farro, contenenti glutine, non mi generano alcun problema. Il Nutrizionista non ha voluto darmi ulteriori spiegazioni, ma io ho ipotizzato si trattasse quindi di sensibilità a molecole non ancora conosciute e presenti solo nel frumento e non in altri grani. La loro assunzione mi scatena il dolore nel giro di 5 minuti, perciò mi sembra ormai certo che siano loro una delle cause.
Nonostante ciò, però, in periodi di ansia il dolore si ripresenta più forte che mai e nulla sembra poterlo calmare. Il dolore nel retro della schiena arriva ad essere forte tanto da impedirmi di stare seduta.
Considerando che la fonte della mia ansia non può essere eliminata (esami universitari), considerando che non ho attualmente accesso a cure psicoterapeutiche e che le decine di medici da me interpellati non hanno saputo darmi una risposta, chiedo a voi consigli di qualunque tipo, anche su possibili articoli scientifici recenti che affrontino il problema intolleranza non celiaca
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Anzitutto vorrei far notare che il Peridon non è un inibitore di pompa protonica bensì un procinetico (che non è bene assumere per troppo tempo), ma immagino che lei assuma anche un inibitore di pompa per i suoi disturbi.
Secondariamento devo precisare che gli esami validati per diagnosticare la celiachia sono altri che lei non ha nominato (es ab tTGA, AGA deamidata, Endomisio ecc..) e, in caso di positività, la biopsia del digiuno.
Se risultasse poi non celiachia, ma avesse sintomi suggestivi per celiachia, si potrebbe pensare ad una gluten sensitivity, entità nosologica di recente validazione, per la quale non esistono attualmente indagini diagnostiche se non la storia clinica del paziente.
Quanto alla sintomatologia da lei descritta, dovendo , a mio avviso, indagarne ancora la causa, le consiglierei di effettuare, oltre agli esami sopra accennati, anche una ecografia dell'addome per escludere patologie epato-bilio-pancreatiche o renali, ma il problema potrebbe essere anche dovuto a meteorismo e/o colon irritabile.
Cari saluti
Secondariamento devo precisare che gli esami validati per diagnosticare la celiachia sono altri che lei non ha nominato (es ab tTGA, AGA deamidata, Endomisio ecc..) e, in caso di positività, la biopsia del digiuno.
Se risultasse poi non celiachia, ma avesse sintomi suggestivi per celiachia, si potrebbe pensare ad una gluten sensitivity, entità nosologica di recente validazione, per la quale non esistono attualmente indagini diagnostiche se non la storia clinica del paziente.
Quanto alla sintomatologia da lei descritta, dovendo , a mio avviso, indagarne ancora la causa, le consiglierei di effettuare, oltre agli esami sopra accennati, anche una ecografia dell'addome per escludere patologie epato-bilio-pancreatiche o renali, ma il problema potrebbe essere anche dovuto a meteorismo e/o colon irritabile.
Cari saluti
dr. Luano Fattorini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 10/09/2017.
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