Pareri e soluzioni riguardo il trattamento dell'ernia iatale da scivolamento

Salve, ho avuto quattro mesi fa una diagnosi di esofagite grado A sec. LA ed ernia iatale da scivolamento di tipo IV secondo Hill.
Da allora sono in cura con pantorc 40mg al mattino, debridat e debrum rispettivamebti prima di pranzo e cena. Ho 30 anni, peso 76kg avendone persi quasi dieci negli ultimi 4 mesi e svolgo una vita sedentaria a causa del mio lavoro d'ufficio. Non bevo, non fumo e mangio solo cibi bolliti o alla piastra, privi di qualsiasi condimento.
Nonostante le cure mediche e le norme antireflusso rigidamente osservate noto peggioramenti del mio quadro clinico in quanto apprezzo bruciori di gola che prima non esistevano e talvolta lievi dolori allo stomaco.
Sono qui per chiedere un parere medico realista riguardo i seguenti punti:

1) Ho eseguito due gastroscopie negli ultimi 4 mesi, l'esofagite sembra diminuita ma il cardias è rimasto ipotonico e l'esofago iperemico al terzo distale, ci sono speranze di un miglioramento? Ci sono altri esami che dovrei fare e/o valutare un intervento?

2)Sto sottoponendo il mio organismo ad una dieta molto restrittiva in concomitanza all'assunzione di farmaci, rischio di diventare schiavo di entrambi? Ho avuto una steatosi epatica non alcolica che lo scorso anno ho trattato con l'aiuto di un nutrizionista e sport fino alla sua completa regressione, tutti questi farmaci possono costituire un pericolo per il mio fegato?

3) Terza e ultima domanda, quella a cui tengo di più in quanto anche psicologicamente questa situazione fisica inizia a causare problemi e mi preme trovare una via d uscita. Ho letto di esercizi di respirazione e posturali che sembrano poter guarire l'ernia iatale e la sintomatologia ad essa associata, è realmente possibile? Non faccio nomi ma pare ci sia a Roma un centro apposito, tuttavia visto il costo già elevato delle cure giornaliere non vorrei sprecare denaro in tentativi disperati.
Ringrazio di cuore quanti mi risponderanno.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 27.1k 672
Credo possa stare tranquillo e seguire dieta adeguata e terapia se necessaria. A completamento diagnostico potrebbe essere utile una phimpedenziometria. Prego

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Il cardias non migliora con la terapia. Serve una ph manoimpedenzometria per la corretta valutazione del reflusso. I farmaci non danneggiano il fegato e non segua i venditori di fumo.


Ecco un articolo che le può chiarire alcune cose sul reflusso:


https://www.medicitalia.it/salute/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/44-reflusso-gastroesofageo.html


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Caro dottore la ringrazio innanzitutto per la sua risposta. Potrebbe per favore risolvere alcuni quesiti che non trovano risposta nei miei colloqui con i medici?
Provo a riassumerli:
Cardias ipotonico ed esofago iperemico sono destinati a rimanere tali nel mio caso?
Cosa ne pensa delle pratiche respiratorie e fisioterapiche che sembrano secondo alcuni medici guarire le ernie iatali?
Sto notando feci tendenti al giallo nell'ultimo mese, sarebbe il caso di eseguire qualche analisi?

In merito alla phimpedenziometria, è un esame diagnostico che posso eseguire in laboratorio o deve essere per forza il gastroenterologo a proporlo? Il mio gastroenterologo mi ha detto di rivederci tra sei mesi di farmaci ma io non sono soddisfatto e vorrei approfondire gli esami.
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Utente
Utente
Dottor Cosentino ho letto solo ora la sua risposta, ringrazio anche lei che ahimè ha risposto in modo non sperato ad alcuni dei quesiti.
Devo rassegnarmi quindi all'idea di una regressione del problema?
So che sembra stupido ma in questo momento mi chiedo solo se potrò mai fare di nuovo un barbecue con gli amici, bere una birra o mangiare ancora un pomodoro o un'arancia in vita mia.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Non credo che debba rinunciare a "vivere"... Trovi invece un buon gastroenterogolo che possa darle le giuste "dritte"


Cordialmente
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Utente
Utente
Ho appena terminato la lettura del suo articolo ed ho notato che non menziona alimenti come la soia (so che non appartiene alla dieta mediterranea ma ho iniziato a consumarla frequentemente in sostituzione di latte, yogurt e formaggi spalmabili per variare un po' la mia alimentazione), cosa ne pensa?
mi incuriosisce inoltre il fatto che il mio gastroenterologo abbia prolungato a 10 mesi la terapia con pantorc 40mg per una esofagite di grado A che stando al suo articolo è generalmente trattata in 4-8 settimane. È il caso di attendere la fine della terapia o di sentire un secondo parere medico con referti alla mano?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
Sentirei un secondo parere......
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Utente
Utente
Mi sto documentando sull'esame della ph impedenziometria, devo ammettere che non riuscirei a sopportare l'introduzione del sondino se non in sedazione totale ma sto leggendo anche di una versione wireless dell'esame. Saprebbe indicarmi (anche in privato) le modalità ed i costi per un'eventuale visita con lei dottor Cosentino?
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.9k 2.3k
I miei recapiti li può trovare cliccando sul mio nome accanto.


Cordialmente
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