Colite linfocitica
Buongiorno,
ho 28 anni e da circa 10 soffro di sindrome del colon irritabile con variante diarrea, nonostante ciò ero abbastanza regolare, andavo al bagno una volta al giorno di mattina, senza particolari dolori, anche se con lunghe sedute, ma risolvevo il problema alzandomi un ora prima al mattino.
A Gennaio di quest' anno è iniziato il mio calvario che mi ha quasi azzerato i rapporti sociali, e ha bloccato la mia carriera universitaria.
E' iniziato tutto con una febbre durata circa 10 giorni e una tosse persistente che avevo da due mesi, lo sforzo di tale tosse mi provocava conati e vomito di prima mattina a stomaco vuoto, il medico di base mi ha prescritto un macrolide prima e una cefalosporina poi con tussixair e singular per la tosse, consiglandomi di fare prove allergiche a cui sono risultato negativo. Una volta passata la febbre, ho cominciato ad avere diarrea 5,6 volte al giorno accompagnata dalla nausea e vomito mattutino. Ho preso del pantoprazolo e mi è passata la nausea, ma è restato il problema più grosso : la diarrea "cremosa" che andava dalle 8-12 volte al giorno con presenza di materiale indigerito nelle feci e feci che nella stessa espulsione erano di colore differenti, mai maleodoranti.
A marzo mi sono rivolto dal mio Gastroenterologo che mi ha prescritto fermenti, loperamide mattina e sera con debridat, il numero delle scariche era diminuito ma i crampi erano più forti al punto che ho preferito la diarrea alla loperamide. Il dottore visto la non remissione dei sintomi mi ha fatto fare delle analisi come sangue occulto nelle feci su tre campioni, parassitologioco, antigene per l' helicobacter, calprotectina fecale oltre a quelle di routine, risultate tutte negative.
In seguito ho fatto le transuglutamminasi per la celiachia e il breath test per il lattosio anch' essi negativi. quindi il medico ha concluso che fosse ansia somatizzata e mi ha dato spasmomen somatico, berocca, gaviscon al bisogno. Era tutto inutile, le scariche erano talmente frequenti che non riuscivo a uscire di casa.
Pertanto su mia insistenza il dott. mi ha fatto una colonscopia con biopsie random( questo a giugno);
Nei frammenti risultano "rari infiltrati linfocitari e noduli linfoidi nella lamina propria con ipercellularità di cellule linfoidi intraepiteliali maggiore 20IL/100EC" al colon destro e trasverso.
Il medico mi ha diagnosticato una colite linfocitica e mi ha prescritto il normix 3 cps al di, la diarrea mi è passata con riduzione delle scariche a 2/3 volte al giorno, ma gonfiore e crampi improvvisi sono restati e dopo 3 settimane e ritonata, il medico mi ha detto di riprenderlo ogni volta che ho i sintomi . Mi chiedo dovrò fare questo a vita? anche perchè i sintomi ritornano all' improvviso soprattutto quando devo essere al meglio per le "sfide della vita", ma i crampi sono molto dolorosi e imprevedibili. Non c'è qualche farmaco più efficace che mi consenti di avere una vita "normale"?
ho 28 anni e da circa 10 soffro di sindrome del colon irritabile con variante diarrea, nonostante ciò ero abbastanza regolare, andavo al bagno una volta al giorno di mattina, senza particolari dolori, anche se con lunghe sedute, ma risolvevo il problema alzandomi un ora prima al mattino.
A Gennaio di quest' anno è iniziato il mio calvario che mi ha quasi azzerato i rapporti sociali, e ha bloccato la mia carriera universitaria.
E' iniziato tutto con una febbre durata circa 10 giorni e una tosse persistente che avevo da due mesi, lo sforzo di tale tosse mi provocava conati e vomito di prima mattina a stomaco vuoto, il medico di base mi ha prescritto un macrolide prima e una cefalosporina poi con tussixair e singular per la tosse, consiglandomi di fare prove allergiche a cui sono risultato negativo. Una volta passata la febbre, ho cominciato ad avere diarrea 5,6 volte al giorno accompagnata dalla nausea e vomito mattutino. Ho preso del pantoprazolo e mi è passata la nausea, ma è restato il problema più grosso : la diarrea "cremosa" che andava dalle 8-12 volte al giorno con presenza di materiale indigerito nelle feci e feci che nella stessa espulsione erano di colore differenti, mai maleodoranti.
A marzo mi sono rivolto dal mio Gastroenterologo che mi ha prescritto fermenti, loperamide mattina e sera con debridat, il numero delle scariche era diminuito ma i crampi erano più forti al punto che ho preferito la diarrea alla loperamide. Il dottore visto la non remissione dei sintomi mi ha fatto fare delle analisi come sangue occulto nelle feci su tre campioni, parassitologioco, antigene per l' helicobacter, calprotectina fecale oltre a quelle di routine, risultate tutte negative.
In seguito ho fatto le transuglutamminasi per la celiachia e il breath test per il lattosio anch' essi negativi. quindi il medico ha concluso che fosse ansia somatizzata e mi ha dato spasmomen somatico, berocca, gaviscon al bisogno. Era tutto inutile, le scariche erano talmente frequenti che non riuscivo a uscire di casa.
Pertanto su mia insistenza il dott. mi ha fatto una colonscopia con biopsie random( questo a giugno);
Nei frammenti risultano "rari infiltrati linfocitari e noduli linfoidi nella lamina propria con ipercellularità di cellule linfoidi intraepiteliali maggiore 20IL/100EC" al colon destro e trasverso.
Il medico mi ha diagnosticato una colite linfocitica e mi ha prescritto il normix 3 cps al di, la diarrea mi è passata con riduzione delle scariche a 2/3 volte al giorno, ma gonfiore e crampi improvvisi sono restati e dopo 3 settimane e ritonata, il medico mi ha detto di riprenderlo ogni volta che ho i sintomi . Mi chiedo dovrò fare questo a vita? anche perchè i sintomi ritornano all' improvviso soprattutto quando devo essere al meglio per le "sfide della vita", ma i crampi sono molto dolorosi e imprevedibili. Non c'è qualche farmaco più efficace che mi consenti di avere una vita "normale"?
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Gentilissima,
si tratta di una colite microscopica linfocitaria e la terapia d'elezione è cortisonica (budesonide). Si affidi ad un gastroenerologo (capace..).
Cordialmente
si tratta di una colite microscopica linfocitaria e la terapia d'elezione è cortisonica (budesonide). Si affidi ad un gastroenerologo (capace..).
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.2k visite dal 02/09/2017.
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