Difficoltà a svuotare completamente l'intestino, tempi di evacuazione lunghissimi.
Buonasera dottori,
vi scrivo per chiedervi un parere riguardo la mia attività defecatoria.
Le mie feci si collocano nella posizione 5-6 della scala di Bristol, ovvero feci non compattate, a pezzi separati, soffici, pastosi e frastagliati.
Ogni volta che mi siedo sulla tazza, dopo una prima scarica, ho sempre la sensazione di non essermi svuotato completamente; questa sensazione, che avverto a livello di "pienezza" rettale, la risolvo restando seduto sul water, poiché col passare dei minuti (purtroppo anche mezz'ora, fino a un'ora e più) continuo con piccole scariche sempre dello stesso tipo sopra descritto.
Se provo a sforzarmi, le feci escono a piccoli pezzi, ovviamente non nella stessa quantità della scarica iniziale, ma a poco a poco, come se lo sforzo (anche se al massimo delle capacità) non generasse abbastanza "pressione interna" da far concludere la scarica completamente e definitivamente. Il sollievo lo trovo solo restando seduto, anche per mezz'ora o poco più, lasciando che l'intestino si svuoti da solo col tempo.
Mi è capitato di fare cicli di fermenti lattici, che mi hanno dato sollievo per la sola durata del ciclo e per qualche giorno successivo all'interruzione, con feci normali del tipo 3-4 della scala di Bristol e svuotamento rapido e soddisfacente.
La mia dieta è equilibrata, mangio di tutto (senza esagerare con l'apporto di Vitamina K poiché assumo Coumadin per protesi valvolare aortica meccanica), e comunque nel periodo universitario mangiavo regolarmente a mensa, il cui menù era redatto da dietologi professionisti.
Questo mio modo di defecare ha ormai una storia di circa 15 anni, in contrasto con la forte stitichezza che al contrario avevo da bambino.
Purtroppo gli impegni di lavoro, che da ragazzo non avevo, mi portano a dover restringere i tempi necessari alla scarica, per cui questo mio modo di evacuare mi reca oggi particolarmente fastidio, sia a livello temporale, sia per la sensazione di fastidio che mi resta alzandomi dalla tazza senza aver terminato.
Forse azzardo a dirlo, ma darei qualunque cosa per tornare stitico come quando ero bambino!
Grazie per il Vostro lavoro
Cordialità
vi scrivo per chiedervi un parere riguardo la mia attività defecatoria.
Le mie feci si collocano nella posizione 5-6 della scala di Bristol, ovvero feci non compattate, a pezzi separati, soffici, pastosi e frastagliati.
Ogni volta che mi siedo sulla tazza, dopo una prima scarica, ho sempre la sensazione di non essermi svuotato completamente; questa sensazione, che avverto a livello di "pienezza" rettale, la risolvo restando seduto sul water, poiché col passare dei minuti (purtroppo anche mezz'ora, fino a un'ora e più) continuo con piccole scariche sempre dello stesso tipo sopra descritto.
Se provo a sforzarmi, le feci escono a piccoli pezzi, ovviamente non nella stessa quantità della scarica iniziale, ma a poco a poco, come se lo sforzo (anche se al massimo delle capacità) non generasse abbastanza "pressione interna" da far concludere la scarica completamente e definitivamente. Il sollievo lo trovo solo restando seduto, anche per mezz'ora o poco più, lasciando che l'intestino si svuoti da solo col tempo.
Mi è capitato di fare cicli di fermenti lattici, che mi hanno dato sollievo per la sola durata del ciclo e per qualche giorno successivo all'interruzione, con feci normali del tipo 3-4 della scala di Bristol e svuotamento rapido e soddisfacente.
La mia dieta è equilibrata, mangio di tutto (senza esagerare con l'apporto di Vitamina K poiché assumo Coumadin per protesi valvolare aortica meccanica), e comunque nel periodo universitario mangiavo regolarmente a mensa, il cui menù era redatto da dietologi professionisti.
Questo mio modo di defecare ha ormai una storia di circa 15 anni, in contrasto con la forte stitichezza che al contrario avevo da bambino.
Purtroppo gli impegni di lavoro, che da ragazzo non avevo, mi portano a dover restringere i tempi necessari alla scarica, per cui questo mio modo di evacuare mi reca oggi particolarmente fastidio, sia a livello temporale, sia per la sensazione di fastidio che mi resta alzandomi dalla tazza senza aver terminato.
Forse azzardo a dirlo, ma darei qualunque cosa per tornare stitico come quando ero bambino!
Grazie per il Vostro lavoro
Cordialità
[#1]
Ha eseguito un esame macroscopico e microscopico delle feci ? Questo per capire se c'è un ma l'assorbimento oppure si tratti di semplice colon irritabile.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Grazie per la risposta Dott. Cosentino.
Analisi delle feci non ne ho mai effettuate.
Ad ogni modo, sin da ragazzo ho sempre avuto un ottimo peso forma e analisi del sangue che non hanno mai mostrato squilibri o carenze, nonostante la presenza costante del "fastidio" defecatorio.
Dimenticavo di dirLe che qualche anno fa, nonostante mancasse tutta la sintomatologia annessa, ho voluto scongiurare la presenza di intolleranze alimentari; dal test è risultata solo una lieve intolleranza alle farine integrali (che comunque non fanno parte della mia dieta).
A questo punto, a meno di un'analisi delle feci per scongiurare l'ipotesi di mal assorbimento o altre cause, la risposta ricadrebbe su "colon irritabile".
Cosa dovrei fare per risolvere o limitare il problema? Ci sono accortezze particolari nell'alimentazione? O ci sono farmaci e/o integratori che possano aiutarmi a giungere ad un'attività defecatoria migliore e regolare?
Grazie ancora per la disponibilità
Cordialmente
Analisi delle feci non ne ho mai effettuate.
Ad ogni modo, sin da ragazzo ho sempre avuto un ottimo peso forma e analisi del sangue che non hanno mai mostrato squilibri o carenze, nonostante la presenza costante del "fastidio" defecatorio.
Dimenticavo di dirLe che qualche anno fa, nonostante mancasse tutta la sintomatologia annessa, ho voluto scongiurare la presenza di intolleranze alimentari; dal test è risultata solo una lieve intolleranza alle farine integrali (che comunque non fanno parte della mia dieta).
A questo punto, a meno di un'analisi delle feci per scongiurare l'ipotesi di mal assorbimento o altre cause, la risposta ricadrebbe su "colon irritabile".
Cosa dovrei fare per risolvere o limitare il problema? Ci sono accortezze particolari nell'alimentazione? O ci sono farmaci e/o integratori che possano aiutarmi a giungere ad un'attività defecatoria migliore e regolare?
Grazie ancora per la disponibilità
Cordialmente
[#3]
Non ci sono terapie specifiche per il colon irritabile, ma deve trovare un gastroenterologo di riferimento per la corretta gestione con i diversi prodotti. È la patologia meno gestibile via web.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 33.7k visite dal 12/08/2017.
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Approfondimento su Colon irritabile
Il colon irritabile (o sindrome dell'intestino irritabile) è un disturbo funzionale che provoca dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo: cause, cure e rimedi.