Disfagia e sindrome dell'arteria mesenterica superiore

Buongiorno,

a seguito di problemi intestinali non attribuiti a allergie alimentarie o intolleranze che ormai mi accompagnano da anni, mi è stata fatta una TAC addominale dalla quale è risultato un angolo dell'arteria mesenterica superiore di 23º. Da mesi soffro di disfagia che si alterna a momenti più intensi e altri meno incisivi, in alcune occasioni riesco a fare pasti tranquilli e regolari pero la maggior parte delle volte è abbastanza complicato riuscire a magiare. Il problema è dato da cibi solidi, non liquidi, non ho bruciore di stomaco né reflusso ma questo senso di enorme difficoltà a deglutire e completare un pasto. A volte accompagnato da mal di testa e senso di pienezza gastrica ancor prima di iniziare a mangiare. Indubbiamente un fattore psicologico sta giocando un ruolo importante dato che il momento del pasto è accompagnato dalla paura di non poter deglutire. Non trovando molte informazioni sulla suddetta sindrome di wilki la mia domanda è se questa disfagia puede essere relazionata alla disfunzione intestinale, si tratta di un problema psicosomatico o realmente può dipendere da questo fattore organico?

Sono una ragazza di 29 anni in salute, ho una vita tranquilla, un lavoro, una vita familiare e di coppia per niente conflittuale ma il fattore psicosomatico si è già presentato spesso in alcuni disturbi, come ad esempio una gastrite nervosa che poi è sparita da sola. Nessuna patologia grave. Sono sempre stata magra, pesando intorno ai 53-55 kg, ma a seguito di questi problemi intestinali e disfagia ho perso molto, attualmente non so se arrivo a pesare 50 kg.

Ringrazio in anticipo per la risposta e attenzione.

Un cordiale saluto,
Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 72.1k 2.3k
Il suo disturbo (disfagia) è legato alla deglutizione (transito del cibo in esofago) per cui bisogna indagare sull'esofago. Alla sua età, e con i sintomi descritti, una delle cause più frequenti è l'esofagite eosinofila. La diagnosi è gastroscopica (biopsie in esofago) e la terapia è cortisonica locale (inalazioni).

https://www.medicitalia.it/minforma/gastroenterologia-e-endoscopia-digestiva/1591-esofagite-eosinofila.html

Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroent. Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Clinica Zucchi)- Roma (Villa Benedetta) Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Dr. Marco Bacosi Gastroenterologo 30.6k 1.1k
La disfagia non è tra i sintomi cardine della sindrome del compasso aorto-mesenterico.
È sicura di non confondere la disfagia con la sazietà precoce?
Resto a sua disposizione.
Cordiali saluti.

MARCO BACOSI MD PhD
Spec. in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott. di Ricerca in Fisiopatologia Chirurgica e Gastroenterologia

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Utente
Utente
Salve Dottori,
grazie per la vostra rapida consulta.

Circa 10 anni fa quando ebbi la gastrite effettuai una radiografia gastrica e una gastroscopia con biopsia. Si evidenziò una piccola ernia iatale da scivolamento e movimenti peristaltici blandi con svuotamenti gastrico lento. Allo sparire della gastrite, tutto tornó alla normalità e mi andò via il bruciore, la difficoltà a digerire, presi peso... continuo ad avere lo stomaco delicato e sto molto attenta a quello che mangio ma non ho più avuto episodi intensi di mal di stomaco duraturo.
Senza dubbio si tratta di sazietà gastrica quello che provo, per questo il dubbio: la disfagia si può ricondurre a un fattore psicologico o dovrei investigare facendo altre prove in quanto potrebbe essere un problema organico?

Grazie ancora.

Un saluto,
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 72.1k 2.3k
>> la disfagia si può ricondurre a un fattore psicologico o dovrei investigare facendo altre prove in quanto potrebbe essere un problema organico? <<

Questo lo può valutare solo il gastroenterologo con visita diretta, ma lei parla chiaramente di difficoltà ai cibi solidi e questo non mi sembra una questione psicologica.

Approfondirei .....
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Utente
Utente
Molte grazie Dr. Cosentino. Il fattore psicologico l'ho considerato perché in alcune occasioni riesco a mangiare senza troppi problemi e ho pensato che un problema organico mi accompagnerebbe sempre. Ma indubbiamente approfondirò, è un disturbo molto scomodo e spero di riuscire a identificarne la causa.

Di nuovo grazie per i vostri pareri.

Cordialmente,
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 72.1k 2.3k
Molto bene. A risentirci.
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