Gastrite cronica in antro
Gentili dottori,
A causa di una sintomatologia da reflusso gastroesofageo, tra il 2013 e il 2015 ho effettuato ben cinque endoscopie (esofago-gastro-duodenali). A parte un isola (circa 1 mm) di tessuto esofageo che è stato classificato istologicamente come un sospetto Barrett, all'ultimo controllo (dicembre 2015) il medico ha riscontrato anche la presenza "in antro, sul versante della grande curva, due piccole papule rosee di 2 mm".
L'esame istologico ha riscontrato, nelle papule, di 'gastrite cronica di grado lieve'. Né il gastroenterologo che ha effettuato l'esame, né il mio medico curante hanno dato alcun peso a questo riscontro. Tuttavia, ho trovato diversi articoli in cui si dice che la gastrite cronica porta, a lungo termine, alla gastrite atrofica, e in alcuni casi al cancro dello stomaco. Non riesco a capire, dunque, se sia preoccupante o meno.
Inoltre, ho letto che la gastrite cronica deriva nella maggior parte dei casi da una infezione da H. Pylori, ma nella prima gastroscopia da me effettuata (settembre 2013) il test per Helicobacter era risultato negativo. Anche questo mi lascia perplesso, dato che, a quel controllo, la gastrite non era stata rilevata. Può valere la pena di ripetere il test per l'Helicobacter al prossimo controllo (dicembre '17)?
Aggiungo anche che sono in cura con Pantoprazolo (terapia continuativa, quotidiana, prima 40, poi 20 mg al giorno) da Ottobre 2013.
Vi ringrazio per ogni aiuto che saprete darmi e vi saluto cordialmente.
A causa di una sintomatologia da reflusso gastroesofageo, tra il 2013 e il 2015 ho effettuato ben cinque endoscopie (esofago-gastro-duodenali). A parte un isola (circa 1 mm) di tessuto esofageo che è stato classificato istologicamente come un sospetto Barrett, all'ultimo controllo (dicembre 2015) il medico ha riscontrato anche la presenza "in antro, sul versante della grande curva, due piccole papule rosee di 2 mm".
L'esame istologico ha riscontrato, nelle papule, di 'gastrite cronica di grado lieve'. Né il gastroenterologo che ha effettuato l'esame, né il mio medico curante hanno dato alcun peso a questo riscontro. Tuttavia, ho trovato diversi articoli in cui si dice che la gastrite cronica porta, a lungo termine, alla gastrite atrofica, e in alcuni casi al cancro dello stomaco. Non riesco a capire, dunque, se sia preoccupante o meno.
Inoltre, ho letto che la gastrite cronica deriva nella maggior parte dei casi da una infezione da H. Pylori, ma nella prima gastroscopia da me effettuata (settembre 2013) il test per Helicobacter era risultato negativo. Anche questo mi lascia perplesso, dato che, a quel controllo, la gastrite non era stata rilevata. Può valere la pena di ripetere il test per l'Helicobacter al prossimo controllo (dicembre '17)?
Aggiungo anche che sono in cura con Pantoprazolo (terapia continuativa, quotidiana, prima 40, poi 20 mg al giorno) da Ottobre 2013.
Vi ringrazio per ogni aiuto che saprete darmi e vi saluto cordialmente.
[#1]
5 gastroscopie in così breve tempo ? Ma con quale indicazione ? Per il reflusso un solo esame é più che sufficiente. Per il resto non pensi al tumore per un semplice è comune riscontro di gastrite cronica. Alla sua età é la norma trovare tale alterazione, del tutto insignificante.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
[#2]
Utente
Gentile dott. Cosentino,
La ringrazio, innanzitutto, per la sua disponibilità, gentilezza e per le sue rassicurazioni.
In effetti non mi ero mai posto il problema della gastrite, appunto perché, come scrivevo nel primo messaggio, sia l'endoscopista che mi ha consegnato e spiegato il refererto, sia il mio curante, erano rimasti del tutto indifferenti. Poi, oggi mi è capitato di leggere degli articoli che descrivono la gastrite cronica come una malattia progressiva, che porta all'atrofia e a lesioni precancerose, e infine al cancro dello stomaco, e sono rimasto stupito e preoccupato.
Per quanto riguarda il numero elevato di esami endoscopici, non è il primo medico che si stupisce, le confesso. Nel centro dove sono in cura hanno ritenuto di effettuare diversi controlli per via di una lingua di mucosa colonnare nell'esofago, che al primo controllo aveva questo riscontro istologico:
""Frammenri di mucosa di tipo gastrico, esofagea e di mucosa esofago-gastrica in continuità con discreta flogosi cronica riacutizzata nella lamina propria con microerosioni; si osserva diffusa metaplasia intestinale incompleta di tipo II e III con colorazione HID, profilo in parte villiforme della superficie con pseudostratificazione nucleare con aterazioni indefinite per displasia. Presenza di iperemia delle venule interpapillari e di esocitosi granulocitaria."
Nel secondo controllo, non è stata evidenziato dall'esame istologico né metaplasia intestinale, né displasia.
Al controllo successivo (terzo) l'esito della biopsia è stato:
"Frammenti di mucosa gastrica di tipo fundico con moderata flogosi cronica linfoplasmacellulare della tonaca propria, in parte in continuità con epitelio pavimentoso lievemente acantosico. Assenza di metaplasia intestinale. In considerazione delle notizie clinico-endoscopiche descritte in richiesta, il quadro morfologico è compatibile con metaplasia colonnare dell'esofago""
Non ho con me il referto istologico del quinto e ultimo controllo, ma ricordo che evidenziava metaplasia intestinale incompleta, e un quadro 'compatibile con esofago di Barrett' (oltre alla gastrite di grado lieve).
Mi perdoni se mi sono dilungato, la ringrazio e le auguro una buona notte.
La ringrazio, innanzitutto, per la sua disponibilità, gentilezza e per le sue rassicurazioni.
In effetti non mi ero mai posto il problema della gastrite, appunto perché, come scrivevo nel primo messaggio, sia l'endoscopista che mi ha consegnato e spiegato il refererto, sia il mio curante, erano rimasti del tutto indifferenti. Poi, oggi mi è capitato di leggere degli articoli che descrivono la gastrite cronica come una malattia progressiva, che porta all'atrofia e a lesioni precancerose, e infine al cancro dello stomaco, e sono rimasto stupito e preoccupato.
Per quanto riguarda il numero elevato di esami endoscopici, non è il primo medico che si stupisce, le confesso. Nel centro dove sono in cura hanno ritenuto di effettuare diversi controlli per via di una lingua di mucosa colonnare nell'esofago, che al primo controllo aveva questo riscontro istologico:
""Frammenri di mucosa di tipo gastrico, esofagea e di mucosa esofago-gastrica in continuità con discreta flogosi cronica riacutizzata nella lamina propria con microerosioni; si osserva diffusa metaplasia intestinale incompleta di tipo II e III con colorazione HID, profilo in parte villiforme della superficie con pseudostratificazione nucleare con aterazioni indefinite per displasia. Presenza di iperemia delle venule interpapillari e di esocitosi granulocitaria."
Nel secondo controllo, non è stata evidenziato dall'esame istologico né metaplasia intestinale, né displasia.
Al controllo successivo (terzo) l'esito della biopsia è stato:
"Frammenti di mucosa gastrica di tipo fundico con moderata flogosi cronica linfoplasmacellulare della tonaca propria, in parte in continuità con epitelio pavimentoso lievemente acantosico. Assenza di metaplasia intestinale. In considerazione delle notizie clinico-endoscopiche descritte in richiesta, il quadro morfologico è compatibile con metaplasia colonnare dell'esofago""
Non ho con me il referto istologico del quinto e ultimo controllo, ma ricordo che evidenziava metaplasia intestinale incompleta, e un quadro 'compatibile con esofago di Barrett' (oltre alla gastrite di grado lieve).
Mi perdoni se mi sono dilungato, la ringrazio e le auguro una buona notte.
[#3]
Un'isola di 1 mm, come lei riporta, non vedo come può destare preoccupazione quando l'apertura di una pinza bioptica è di 8 mm. per cui con un prelievo il tessuto viene completamente rimosso. Credo che il tutto sia stato sovrastimato.
[#4]
Utente
Gentile dottore,
Ha ragione, in effetti 1 mm era l'estensione all'ultimo controllo. Prima il referto riportava 7-8 mm e poi 5-6, fino ad 1. Come dice lei, i prelievi stessi hanno probabilmente ridotto il tessuto; spero che al prossimo controllo non ci sia più niente.
Secondo lei, se non dovessero esserci più tracce del tessuto (sospetto) Barrett nell'esofago, potrei interrompere, o quanto meno ridurre, la terapia continua con IPP?
Approfitto (e per questo mi scuso) della sua gentilezza per chiederle anche un'altra cosa: la gastrite cronica può guarire?
Le auguro una buona notte e la saluto cordialmente
Ha ragione, in effetti 1 mm era l'estensione all'ultimo controllo. Prima il referto riportava 7-8 mm e poi 5-6, fino ad 1. Come dice lei, i prelievi stessi hanno probabilmente ridotto il tessuto; spero che al prossimo controllo non ci sia più niente.
Secondo lei, se non dovessero esserci più tracce del tessuto (sospetto) Barrett nell'esofago, potrei interrompere, o quanto meno ridurre, la terapia continua con IPP?
Approfitto (e per questo mi scuso) della sua gentilezza per chiederle anche un'altra cosa: la gastrite cronica può guarire?
Le auguro una buona notte e la saluto cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.5k visite dal 25/07/2017.
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