Una diagnosi certa,ma e' mai possibile che tutti si rifiutino
Gentile dottore,da circa due mesi soffro di reflussogastroesofageo(diagnosi medico curante),dietro prescrizione inizio il"lansoprazolo" ed il "pantork" e piu' recentemente "lucen" da 40.Ad oggi ho visto un leggero miglioramento limitandomi anche in alcuni alimenti,ma dimagrendo notevolmente,di recente si e'aggiunto dolore con bruciore al petto e nell'effettuare movimenti di una certa fatica,avverto mancanza di respiro.Ad oggi comunque non vi e' stata una diagnosi certa,anche perche' visto e considerato che sono allergica al lattice,tutti gli enti ospedalieri si rifiutano di effettuare la "gastroscopia".
Dai sintomi sopra descritti quale potrebbe essere la diagnosi?
Devo preoccuparmi?
Avevo da subito pensato alla "gastroscopia" per avere una diagnosi certa,ma e' mai possibile che tutti si rifiutino di effettuarla e perche'?
Quali sono i rischi a cui andrei incontro?
Vi sono esami alternativi?
Maria Rita
Dai sintomi sopra descritti quale potrebbe essere la diagnosi?
Devo preoccuparmi?
Avevo da subito pensato alla "gastroscopia" per avere una diagnosi certa,ma e' mai possibile che tutti si rifiutino di effettuarla e perche'?
Quali sono i rischi a cui andrei incontro?
Vi sono esami alternativi?
Maria Rita
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La gastroscopia si puo' eseguire senza problemi anche in pazienti con allergia al lattice se indicata:l' endoscopio il boccaglio e alcuni guanti non contengono lattice.
Se si vuole una diagnosi precisa e se la terapia non è efficace la gastroscopia è l'esame piu' indicato. Auguri!
Se si vuole una diagnosi precisa e se la terapia non è efficace la gastroscopia è l'esame piu' indicato. Auguri!
Dottor Andrea Favara
http://www.andreafavara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 04/12/2008.
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