Malattia cronica o altro?
Egregi dottori buongiorno.
Mi trovo a chiedere un vostro consulto in seguito a diagnosi "poco chiare".
Nel 2012 inizio ad avere dolori diffusi all' addome con evacuazioni sanguinolente con sangue scuro e feci catramose. Allertato il medico di famiglia faccio la prima colonscopia, esame che non evidenzia alcun problema. dolori e fastidi( come nausea,inappetenza ecc) rimangono ma finisce li, non mi viene indicata alcuna terapia. Due anni fa riscontro una grandissima quantità di muco molto denso e bianco nelle evacuazioni(che sono 4-5 al giorno ma mai liquide), sintomo unito a addome gonfissimo con dolori, anche forti, in zona appendice e quadrante inferiore sinistro. Faccio esami per intolleranza al glutine( so!o intollerante al lattosio, elemento che ho eliminato completamente dalla mia vita dal 2010) risultano negativi.faccio esami sangue e calprotectina che risulta elevata (255).Faccio un altra colonscopia che evidenzia "mucosa nodulare con isolati aspetti micropetecchiali e lieve riduzione pattern vascolare assenza di erosioni, emorroidi del canale". Fanno tre biopsie che indicano "morbo di crohn in fase iniziale." Mi somministrano per un mese supposte di mesalazina senza beneficio. Faccio visiva G.E dove dicono di non essere d'accordo con il laboratorio proponendo anzi rettocolite ulcerosa, altra terapia ( topster per 1 settimana più mesalazina per 30 giorni). Smetto di sanguinare ma il muco resta onnipresente e si tinge di verde. Seguono altre visite che non portano a nulla, nel frattempo con l' arrivo del caldo sto peggio. Il mio medico dissente dal parere del G.E. e dice si tratti di colon irritabile, anche qui nessuna indicazione sul come conviverci o altro. Riferisco tale teoria al G.E che dissente dal parere del medico di base. Mi fanno fare anche una gastroscopia che evidenzia solo una gastrite cronica lieve, non mi somministrano alcuna terapia se non integratori alimentari per favorire la digestione ed evitare il gonfiore, anche qui nessun beneficio. I sintomi in generale persistono,mi prescrivono asacol in slismi, beneficio per un mese circa poi tutto ricomincia. Cosa devo pensare? A chi devo credere, grazie in anticipo per le risposte
Mi trovo a chiedere un vostro consulto in seguito a diagnosi "poco chiare".
Nel 2012 inizio ad avere dolori diffusi all' addome con evacuazioni sanguinolente con sangue scuro e feci catramose. Allertato il medico di famiglia faccio la prima colonscopia, esame che non evidenzia alcun problema. dolori e fastidi( come nausea,inappetenza ecc) rimangono ma finisce li, non mi viene indicata alcuna terapia. Due anni fa riscontro una grandissima quantità di muco molto denso e bianco nelle evacuazioni(che sono 4-5 al giorno ma mai liquide), sintomo unito a addome gonfissimo con dolori, anche forti, in zona appendice e quadrante inferiore sinistro. Faccio esami per intolleranza al glutine( so!o intollerante al lattosio, elemento che ho eliminato completamente dalla mia vita dal 2010) risultano negativi.faccio esami sangue e calprotectina che risulta elevata (255).Faccio un altra colonscopia che evidenzia "mucosa nodulare con isolati aspetti micropetecchiali e lieve riduzione pattern vascolare assenza di erosioni, emorroidi del canale". Fanno tre biopsie che indicano "morbo di crohn in fase iniziale." Mi somministrano per un mese supposte di mesalazina senza beneficio. Faccio visiva G.E dove dicono di non essere d'accordo con il laboratorio proponendo anzi rettocolite ulcerosa, altra terapia ( topster per 1 settimana più mesalazina per 30 giorni). Smetto di sanguinare ma il muco resta onnipresente e si tinge di verde. Seguono altre visite che non portano a nulla, nel frattempo con l' arrivo del caldo sto peggio. Il mio medico dissente dal parere del G.E. e dice si tratti di colon irritabile, anche qui nessuna indicazione sul come conviverci o altro. Riferisco tale teoria al G.E che dissente dal parere del medico di base. Mi fanno fare anche una gastroscopia che evidenzia solo una gastrite cronica lieve, non mi somministrano alcuna terapia se non integratori alimentari per favorire la digestione ed evitare il gonfiore, anche qui nessun beneficio. I sintomi in generale persistono,mi prescrivono asacol in slismi, beneficio per un mese circa poi tutto ricomincia. Cosa devo pensare? A chi devo credere, grazie in anticipo per le risposte
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Utente
Egregio dottore grazie per la celere risposta e mi perdoni se non ho fatto altrettanto. Purtroppo (o per fortuna?) Sono già seguito dagli specialisti in IBD dell'ospedale della mia città. Proverò eventualmente a cercare altrove, nel caso ovviamente non si arrivi, per l'ennesima volta, da qualche parte, ammetto di iniziar a perdere un po' le speranze.
Grazie ancora, cordiali saluti.
Grazie ancora, cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 28/06/2017.
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