Malattia da reflusso gastroesofageo

Buonasera,
scrivo per avere più chiarezza sula mia situazione attuale.
Premetto che in generale soffro di una forte ansia, nonché periodi di ipocondria, che sto tenendo sotto controllo grazie alla psicoterapia.
Tutto è cominciato circa 3 anni fa, in un periodo particolarmente stressante, ho cominciato ad avere di continuo reflusso acido, senza altri particolari disturbi, non di notte, solo poco dopo i pasti. Il 28/04/15, dopo circa 6 mesi dai primi sintomi, ho fatto una gastroscopia, con questo esito:
- Esofago: parete elastica, mucosa rosea ai due terzi sup. e iperemica al terzo distale. Presenza di reflusso, linea Z regolare a 39 cm con les ipotonico
- Stomaco: cavità gastrica ampia con parete elastica, pliche normodisposte delimitate da mucosa rosea-rossa, segni di iperemia più accentuati all'antro. Prelievi per ricerca H.P.
- Piloro: regolare
- Duodeno: regolare
- Sedazione: no - Biopsia: no - Polipectomia: no - H.P.: negativo
- Diagnosi: Esofagite iperemica terzo distale in paziente con reflusso per ipotonia del les--gastropatia infiammatoria--
- Terapia: ciclo di IPP
Il mio medico mi ha prescritto Lansoprazolo 15mg una volta al dì (in genere la assumo di mattina a digiuno). Mi aveva dato subito benefici. Provai a smetterlo dopo un mese, ma il problema persisteva e ho continuato a prenderlo.
Sono stata bene fino a un mese e mezzo fa, quando ho cominciato ad avere di nuovo un po' di reflusso (di nuovo un periodo stressante). 5 giorni dopo mi è sorto un mal di gola cronico. Dopo 10 giorni comincio anche a sentire dei bruciori, che variano di sede: a volte più sotto l'ombelico, a volte sopra l'ombelico, a volte a livello dello sterno. E ho quasi sempre reflusso dopo mangiato, piuttosto fastidioso.
Ho fatto un'altra gastroscopia per ulteriori accertamenti e l'esito è stato:
- Esofago: lume regolare, rettilineo. Mucosa rosea, indenne. Linea Z a 40 cm. Cardias in sede, ipotonico e solo parzialmente continente ai gas
- Stomaco: pareti elastiche e ben distendibili, rivestite da mucosa regolare; biopsie di controllo. Assenza di ristagno. Piloro in spasmo, pervio
- Duodeno: regolare, seguito fino al ginocchio inferiore
- Conclusioni: Parziale incontinenza cardiale
Attendo risultato H.P. fra 10-15 giorni.
Terapia da provare: Marial bust. 1x2 lontano dai pasti + Gaviscon Advence sosp. prima di coricarsi la sera + PPI al bisogno. Se dopo 10 giorni non avevo miglioramenti, sentire il mio medico.
Ora sono solo 4 giorni che lo prendo, ma non ho alcun beneficio.
Presumo che il mio sia un problema cronico. Proprio tramite Medicitalia sono venuta a conoscenza degli effetti collaterali a lungo termine dei PPI, e mi sto preoccupando, in particolare per la demenza, i problemi ossei e il rischio di infarto miocardico. Nel mio caso i PPI sono davvero l'unica soluzione? Anche perché il Lansoprazolo a 15mg sembra non dare più i suoi risultati. Ci sono altre terapie possibili? Interventi chirurgici (giusto per avere un'idea)? Grazie in anticipo
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Si tratta di una malattia da reflusso che deve essere adeguatamente trattata con gli IPP. Non ci sono altre alternative terapeutiche ed è impensabile pensare immediatamente alla chirurgia (che può anche non essere risolutiva per la malattia).


Cordialmente

Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)

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Utente
Utente
Grazie per la sua gentile risposta
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Utente
Utente
Scusi ancora. Vorrei capire perché, per le terapie a lungo termine, per esempio non si potrebbe optare per gli h2 antagonisti, di cui ho sentito parlare. Hanno anch'essi effetti collaterali importanti come gli IPP? Che tra l'altro alla dose attuale non mi danno più grossi benefici? Oppure non sono indicati per la mia situazione? Non vorrei assumere un farmaco che non mi dà benefici e che in futuro potrebbe crearmi problemi di salute peggiori. La possibilità di aumentare la dose non mi tranquillizza affatto.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Gli h2 antagonisti sono meno efficaci degli attuali IPP..... Dovrebbe provare con altri IPP più forti del lansoprazolo.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
Si tratta di una malattia da reflusso che deve essere adeguatamente trattata con gli IPP. Non ci sono altre alternative terapeutiche ed è impensabile pensare immediatamente alla chirurgia (che può anche non essere risolutiva per la malattia).


Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Vorrei comunque capire se il mio può essere un caso di intolleranze alimentari (mai fatto il test), tenendo conto della sintomatologia sorta nell'ultimo mese e mezzo: bruciori a tutto lo stomaco (anche sotto l'ombelico), faringite cronica, sensazione bruciante lungo l'esofago soprattutto in fase di eruttazione, sensazione lingua e palato che brucia. Si può inoltre capire se è reflusso da acido o biliare? Grazie
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Utente
Utente
Vorrei aggiungere che soffro anche di crampi e dolori acuti o diffusi in zona intestino (già accertato che non si tratta di problemi ginecologici). Grazie.
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Utente
Utente
In attesa di una sua cortese risposta, vorrei aggiornarla.
Ora sono 2 settimane che assumo Esomeprazolo 40mg associato a Gerdoff e non ho avuto particolari miglioramenti. Il mio mal di gola e la mia fastidiosissima stomatite correlati non accennano a diminuire. È possibile che gli IPP abbiano smesso di fare effetto sul mio organismo? Dato che sto assumendo uno degli IPP più efficaci, mi fa strano non notare miglioramenti. Inoltre, il GerdOff mi è stato detto di essere assunto lontano dai pasti..ma io ho acidità pochissimo dopo mangiato! Come dovrei comportarmi? Grazie in anticipo.
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Dr. Felice Cosentino Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo generale, Colonproctologo 71.8k 2.3k
I sintomi sono da reflusso, ma si potrebbe anche associare qualche intolleranza alimentare. Se gli IPP non hanno effetto dovrebbe eseguire la titolazione della gastrinemia (prelievo di sangue) sotto terapia. In tal modo si saprà se tali farmaci sono efficaci.
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