Candidosi interstinale
A seguito di problemi intestinali il mio medico mi ha fatto fare l’esame delle feci occulte e quello per vari esami culturali. Mentre per le feci occulte l’esame è stato negativo, tra gli altri è risultato sviluppo culturale di candida Albicans. Premetto che alcuni giorni prima avevo preso per sei giorni antibiotici per sinusite. Sto curando la candidosi intestinale, con scarsi risultati, da quasi un mese,con Sporanox e Codex. Ma il problema maggiore è l’alimentazione sulla quale ho avuto chiarimenti discordanti. Premetto che ho 80 anni e faccio comunque un’alimentazione molto corretta e limitata. Il medico mi dice di continuare con la mia solita dieta evitando di eccedere in latte e derivati e verdure. Ma ho letto che bisogna eliminare del tutto gli zuccheri, le fibre,i carboidrati e via di questo passo. Ma cosa posso mangiare veramente?. Grazie
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Gentile signore,
è verosimile che la presenza di candida all'esame delle feci sia stato, nel suo caso, condizionato dalla pregressa terapia antibiotica che può aver determinato una variazione dell'equilibrio della flora batterica intestinale favorent lo sviluppo del micete.
Non è precisata, nella sua esposizione, la sintomatologia che ha indotto l suo medico curante alla richiesta degli esami di laboratorio - suppongo sia stata l'insorgenza di diarrea - ma la terapia farmacologica dovrebbe ormai aver espletato la sua azione.
La persistenza dei sintomi potrebbe essere legata perciò al comportamnto alimentare. In ogni caso le raccomandazioni dietetiche per la candidosi prevedono l'astensione dal consumo di carboidrati semplici (dolci, bevande zuccherate...), formaggi fermentati e alimenti lievitati; sono invece permessi, anzi consigliati, pasta e riso, verdure, carne e pesce.
Codiali saluti.
è verosimile che la presenza di candida all'esame delle feci sia stato, nel suo caso, condizionato dalla pregressa terapia antibiotica che può aver determinato una variazione dell'equilibrio della flora batterica intestinale favorent lo sviluppo del micete.
Non è precisata, nella sua esposizione, la sintomatologia che ha indotto l suo medico curante alla richiesta degli esami di laboratorio - suppongo sia stata l'insorgenza di diarrea - ma la terapia farmacologica dovrebbe ormai aver espletato la sua azione.
La persistenza dei sintomi potrebbe essere legata perciò al comportamnto alimentare. In ogni caso le raccomandazioni dietetiche per la candidosi prevedono l'astensione dal consumo di carboidrati semplici (dolci, bevande zuccherate...), formaggi fermentati e alimenti lievitati; sono invece permessi, anzi consigliati, pasta e riso, verdure, carne e pesce.
Codiali saluti.
Alessandro Scuotto, MD, PhD.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 30/11/2008.
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