Sindrome aderenziale intestinale con occlusione in bimbo di 5 anni.
Salve, sono il papa' di Alessandro un bimbo di 5 anni.
All'eta' di 8 mesi soffriva un fortissimo mal di pancia(eravamo in Ecuador) i dottori lo ricoveravano per 4 giorni, non sapendo cosa fosse, solo grazie all'aiuto di un amico italiano facevo notare che era da operare per invasginamento intestinale, e purtroppo, per il troppo tempo perso, si erano necrotizzati 15 cm di intestino, si procedeva quindi a laparoscopia e colon-stomia che poi veniva risolta con nuova operazione laparoscopia due mesi dopo.
Il bambino dai 10 mesi al giorno del suo quinto compleanno, viveva tranquillamente, solo qualche episodio di stitichezza e alito pesante, ma nulla di grave.
Il giorno del suo quinto compleanno(sempre in Ecuador) si svegliava di notte con fortissimo mal di pancia e vomito, capivo immediatamente che era lo stesso problema di 4 anni prima, e correvo in Ospedale.Qui fanno raggi x del torace e gli mettono il sondino sperando che si risolva cosi', aspettano 12 ore ma dato che la situazione non migliora decidono di operare con laparotomia(non laparoscopia) e celitomia(termine spagnolo)trovano un'ernia nella quale si e' intrecciato l'intestino, riposizionano l'intestino senza alcun taglio e chiudono l'ernia.
Finita l'operazione mi dicono che e' probabile che tornino questi problemi e che devo avere fede e vedere che succede.
Le mie domande sono:
esiste qualcosa per prevenire nuove occlusioni(farmaci, diete, attivita', esami clinici?)
Mio figlio con questi precedenti potra' diventare un adulto sano e felice o ha alto rischio di morire?
Mille grazie per la vostra risposta da un padre innamorato e preoccupato.
All'eta' di 8 mesi soffriva un fortissimo mal di pancia(eravamo in Ecuador) i dottori lo ricoveravano per 4 giorni, non sapendo cosa fosse, solo grazie all'aiuto di un amico italiano facevo notare che era da operare per invasginamento intestinale, e purtroppo, per il troppo tempo perso, si erano necrotizzati 15 cm di intestino, si procedeva quindi a laparoscopia e colon-stomia che poi veniva risolta con nuova operazione laparoscopia due mesi dopo.
Il bambino dai 10 mesi al giorno del suo quinto compleanno, viveva tranquillamente, solo qualche episodio di stitichezza e alito pesante, ma nulla di grave.
Il giorno del suo quinto compleanno(sempre in Ecuador) si svegliava di notte con fortissimo mal di pancia e vomito, capivo immediatamente che era lo stesso problema di 4 anni prima, e correvo in Ospedale.Qui fanno raggi x del torace e gli mettono il sondino sperando che si risolva cosi', aspettano 12 ore ma dato che la situazione non migliora decidono di operare con laparotomia(non laparoscopia) e celitomia(termine spagnolo)trovano un'ernia nella quale si e' intrecciato l'intestino, riposizionano l'intestino senza alcun taglio e chiudono l'ernia.
Finita l'operazione mi dicono che e' probabile che tornino questi problemi e che devo avere fede e vedere che succede.
Le mie domande sono:
esiste qualcosa per prevenire nuove occlusioni(farmaci, diete, attivita', esami clinici?)
Mio figlio con questi precedenti potra' diventare un adulto sano e felice o ha alto rischio di morire?
Mille grazie per la vostra risposta da un padre innamorato e preoccupato.
[#1]
Gentilissimo, purtroppo non ci sono mezzi diagnostici o modalità di prevenzione per le aderenze intestinali. Gli episodi potrebbero ripetersi come anche non ripresentarsi in futuro. Non è possibile fare previsioni. Non ci sono rischi per la vita e l'alimentazione è libera. Ci si augura che con il passare degli anni i mezzi diagnostici e terapeutici possano essere meno invasivi.
Cordialmente
Cordialmente
[#2]
Utente
Mille grazie Dot Cosentino, mi ha rincuorato dicendomi che non c'e' un particolare pericolo di mort; le dico che nelle tre operazioni in Ecuador sempre ci sono stati problemi, per esempio nell'ultima il bimbo ha avuto a seguito dell'anestesia (dicono che aveva raffreddore ed intubandolo hanno spostato il muco ai polmoni, ma non so se sia vero, qui la comunicazione coi medici e' purtroppo molto difficile e spesso criptica) una polmonite che ha fatto collassare un polmone ed e' stato intubato, rischiando la vita( i dottori ci hanno detto che e' stato un mezzo miracolo che si sia ripreso); ora torniamo in Italia definitvamente, spero che non si debba piu' operare, ma che se lo debba fare in Italia non succedano le cose che sono successe qui in Ecuador, io e mia moglie, usciamo emotivamente distrutti dall'ultima esperienza, ed il bimbo fisicamente provato, oltre ad aver dovuto sostenere un costo di quasi 20 mila dollari.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.7k visite dal 01/04/2017.
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