In sede interstiziale lieve flogosi cronica senza componente granulocitaria intraepiteliale
Salve.
Dai miei precedenti consulti capirete come il mio stomaco non sia più lo stesso dallo scorso Luglio. Tutto è esordito con un dolore lancinante in sede epigastrica a seguito di alimentazione disordinatissima e abuso di birra, accompagnato da reflusso. I primi due mesi di malattia sono stati "tranquilli", ma dopo un ciclo di antibiotici causa raffreddore ho dovuto cominciare la terapia con IPP, procinetici ed alginati, terapia che è poi sfociata in una gastroscopia, il cui esito è il seguente:
- Esofagite di Grado A (modesta iperemia della regione cardiale);
- Lembi di mucosa gastrica antrale con focale iperplasia delle foveole. In sede interstiziale lieve flogosi cronica senza componente granulocitaria intraepiteliale. Microorganismo H.P.: assente (Gastrite Cronica Quiescente).
Dopo tale esame, accorgendomi che i sintomi si acuivano quando mangiavo alcuni cibi, mi sono sottoposto a test delle intolleranze tramite esame leucocitotossico (so che non è supportato dalla comunità scientifica, ma togliendo i cibi a cui sono risultato intollerante, ovvero latte vaccino e il lievito di birra, e diminuendo l'introito totale di zuccheri complessi, il mio stomaco ha cominciato a migliorare di giorno in giorno), cui poi è seguita una seconda terapia con Ranitidina, procinetici ed alginati, finita due settimane fa.
Di tutti i sintomi che avevo, due sono quelli rimasti: aria che risale e che mi provoca leggera nausea (il che capita maggiormente quando "sgarro" mangiando gli alimenti sopracitati), insieme ad un leggero gonfiore gastrico: i bruciori sono quasi del tutto scomparsi e si limitano, quando li avverto, alla sola regione epigastrica, senza risalire fino al petto.
I miei dubbi adesso riguardano il risultato dell'istologia precedentemente specificato: c'è speranza di guarire definitivamente da tale patologia, o ci dovrò convivere per tutta la vita con alti e bassi? Potrò mai tornare ad alimentarmi in modo decente?
P.S. Ho notato che, quando mi innervosisco o sono triste per i più disparati motivi, è più facile che tali sintomi si presentino rispetto a quando non lo sono.
Dai miei precedenti consulti capirete come il mio stomaco non sia più lo stesso dallo scorso Luglio. Tutto è esordito con un dolore lancinante in sede epigastrica a seguito di alimentazione disordinatissima e abuso di birra, accompagnato da reflusso. I primi due mesi di malattia sono stati "tranquilli", ma dopo un ciclo di antibiotici causa raffreddore ho dovuto cominciare la terapia con IPP, procinetici ed alginati, terapia che è poi sfociata in una gastroscopia, il cui esito è il seguente:
- Esofagite di Grado A (modesta iperemia della regione cardiale);
- Lembi di mucosa gastrica antrale con focale iperplasia delle foveole. In sede interstiziale lieve flogosi cronica senza componente granulocitaria intraepiteliale. Microorganismo H.P.: assente (Gastrite Cronica Quiescente).
Dopo tale esame, accorgendomi che i sintomi si acuivano quando mangiavo alcuni cibi, mi sono sottoposto a test delle intolleranze tramite esame leucocitotossico (so che non è supportato dalla comunità scientifica, ma togliendo i cibi a cui sono risultato intollerante, ovvero latte vaccino e il lievito di birra, e diminuendo l'introito totale di zuccheri complessi, il mio stomaco ha cominciato a migliorare di giorno in giorno), cui poi è seguita una seconda terapia con Ranitidina, procinetici ed alginati, finita due settimane fa.
Di tutti i sintomi che avevo, due sono quelli rimasti: aria che risale e che mi provoca leggera nausea (il che capita maggiormente quando "sgarro" mangiando gli alimenti sopracitati), insieme ad un leggero gonfiore gastrico: i bruciori sono quasi del tutto scomparsi e si limitano, quando li avverto, alla sola regione epigastrica, senza risalire fino al petto.
I miei dubbi adesso riguardano il risultato dell'istologia precedentemente specificato: c'è speranza di guarire definitivamente da tale patologia, o ci dovrò convivere per tutta la vita con alti e bassi? Potrò mai tornare ad alimentarmi in modo decente?
P.S. Ho notato che, quando mi innervosisco o sono triste per i più disparati motivi, è più facile che tali sintomi si presentino rispetto a quando non lo sono.
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Non si allarmi per l'istologia gastrica che non presenta problemi di rilievo. I suoi sintomi sono da intolleranze alimentari amplificati da una forte componente ansiogena.
Cordialmente
Cordialmente
Dr Felice Cosentino Gastroenterologo Endoscopista - Milano (Clinica la Madonnina), Monza (Wellness Clinic Zucchi)- Reggio C (Villa Sant'Anna)
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 21/03/2017.
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